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Discussioni su Sei donne per l'assassino - Film (1964) | Pagina 3

DISCUSSIONE GENERALE

100 post
  • Von Leppe • 4/01/11 19:30
    Call center Davinotti - 1131 interventi
    Rivedendo i film di Bava in questi giorni ho notato che La frusta e il corpo non spaventa più, però mi è sembrato un ottimo film.
    Ho dato il massimo del pallinagio a questo 6 donne per l'assassino come pure alla Maschera del demonio, che hanno dei momenti un pò ingenui, ma altri che ancora oggi sono d'impatto.
  • Zender • 5/01/11 00:20
    Capo scrivano - 49231 interventi
    Conoscendo i tuoi gusti, immagino che le 5 palle coerentemente ci stiano. Io l'ho trovato molto debole a livello di sceneggiatura, ma di certo come impatto visivo ha pochi eguali!
  • B. Legnani • 5/01/11 11:12
    Pianificazione e progetti - 15254 interventi
    Von Leppe ebbe a dire:
    ... hanno dei momenti un po' ingenui, ma altri che ancora oggi sono d'impatto.

    Mmmmmmhhh ... non è un buon motivo per scendere a **** ?
    Ultima modifica: 5/01/11 11:12 da B. Legnani
  • Funesto • 5/01/11 12:13
    Fotocopista - 1414 interventi
    Esistono anche i 4 pallini e mezzo...
    A me questo film è piaciuto moltissimo, la sceneggiatura è un po' debole e il soggetto assai scarno ma in fondo non ci sono (da quel che ricordo) grosse incongruenze di trama. Il prefinale, sì, un po' ingenuo ci è...
  • Von Leppe • 5/01/11 13:09
    Call center Davinotti - 1131 interventi
    Ingenuo mi riferivo a certe battute come il poliziotto che esclama: "sarà un maniaco sessuale?" Era una definizione molto usata ai tempi, ma troppo popolare. Psicopatico oggi mi sembra più giusta.
    Riguardo alla trama è da classico giallo: dove c'è una spiegazione razionale. Ho detto che va oltre il giallo riferendomi a quelli di Martino e nella definizione più classica italiana, ma credo che all'estero questo di Bava sia il vero giallo italiano.
    Gli americani hanno risolto con il pazzo mascherato che uccide proprio perché pazzo e cattivo.
    All'impatto mi riferivo a certe scene che ancora colpiscono, come alcuni delitti.
    Ultima modifica: 25/11/14 11:43 da Von Leppe
  • B. Legnani • 5/01/11 13:46
    Pianificazione e progetti - 15254 interventi
    Funesto ebbe a dire:
    Esistono anche i 4 pallini e mezzo...


    Certo, ma non li uso mai.
    Faccio fatica a vedere un che di intermedio fra il **** e il *****
  • Funesto • 5/01/11 14:40
    Fotocopista - 1414 interventi
    Lo so che non li usi. Ma tu, appunto. A me è capitato (ad esempio è il max che metto per i corti Disney migliori, anche se pure ai toon corti m'è capitato, quando c'è grandiosa perfezione stilistica insieme alla tecnica, di dare 5*).
  • Von Leppe • 5/01/11 14:44
    Call center Davinotti - 1131 interventi
    4 e mezzo li ho dati ad altri Horror baviani, che nell'insieme sono migliori dei due a cui ho dato il massimo; ma in questi due film ci vedo scene che sono la storia del cinema dell'orrore: il delitto della stufa ancora oggi fa chiudere gli occhi a qualcuno. Il delitto dell'armatura con il guanto: tutta la sequenza è splendida.
    Nella maschera del Demonio: il supplizio iniziale, la bara che esplode, Asa che ansima con le unghie che grattano sulla pietra, il tipo che risorge da sottoterra, la maschera stessa. Poi ci sono scene meno riuscite (ingenue) più sbrigative nel risolvere la trama.
    C'è chi da il massimo a Profondo Rosso, dove ci sono le scenette simpatiche, ma anche parti straordinarie.
    Ultima modifica: 5/03/11 11:04 da Von Leppe
  • Didda23 • 3/05/12 14:28
    Compilatore d’emergenza - 5799 interventi
    Quanto dura esattamente la versione integrale?
  • Buiomega71 • 3/05/12 14:38
    Consigliere - 27343 interventi
    La mia vhs Shendene (che dovrebbe essere uncut) dura esattamente: 1h 24m 57s.
  • Didda23 • 26/05/12 01:47
    Compilatore d’emergenza - 5799 interventi
    Sinceramente non riesco proprio a capire cosa ci trovano di così straordinario molti davinottiani in quest'opera. Se togliamo il fatto che l'opera anticipa gli stilemi cari al genere "giallo all'italiana" rimangono pochi gli elementi da salvare.

    * La fotografia innaturale di Ubaldo Terzano è splendida e per nulla criticabile.

    Per il resto dura 85 minuti e sembra che ne duri 200. Troppi passaggi a vuoto da latte alle ginocchia.

    * Registicamente non mi sembra che proponga inquadrature o sequenze memorabii. Più che altro c'è un vago sapore hitchcockiano.

    * Esiste una sceneggiatura? I personaggi hanno uno spessore psicologico pari a zero. Le voragini della trama sono evidenti.

    * Le interpretazioni sono tutt'altro che accettabilo. Sono passate cinque ore dalla visione e faccio fatica a ricordare un volto.

    Sono fermamente convinto che molte opere ( soprattutto di genere ) vengono oltremodo sopravvalutate.

    Rimane un lavoro sufficiente e niente più.

    Argento con il suo Uccello dalle piume di cristallo è di un altro pianeta.
    Ultima modifica: 26/05/12 02:51 da Didda23
  • Cotola • 26/05/12 02:44
    Consigliere avanzato - 3918 interventi
    Mmmm...che dirti caro Didda? E' troppo tardi
    per imbarcarsi in una discussione lunga ed
    interessante come questa. Ne parliamo domani e... ti prendo a martellate sui denti per l'affronto a Bava :-)) Scherzo! Scriverò qualcosa nel forum quando torno dal week-end
    milanese.

    Anticipo solo che le sceneggiature e gli attori
    per Bava non hanno alcuna importanza. Valgono meno di zero. Ma la tecnica c'è, eccome.
  • Dusso • 26/05/12 07:55
    Archivista in seconda - 1973 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Sinceramente non riesco proprio a capire cosa ci trovano di così straordinario molti davinottiani in quest'opera. Se togliamo il fatto che l'opera anticipa gli stilemi cari al genere "giallo all'italiana" rimangono pochi gli elementi da salvare.

    * La fotografia innaturale di Ubaldo Terzano è splendida e per nulla criticabile.

    Per il resto dura 85 minuti e sembra che ne duri 200. Troppi passaggi a vuoto da latte alle ginocchia.

    * Registicamente non mi sembra che proponga inquadrature o sequenze memorabii. Più che altro c'è un vago sapore hitchcockiano.

    * Esiste una sceneggiatura? I personaggi hanno uno spessore psicologico pari a zero. Le voragini della trama sono evidenti.

    * Le interpretazioni sono tutt'altro che accettabilo. Sono passate cinque ore dalla visione e faccio fatica a ricordare un volto.

    Sono fermamente convinto che molte opere ( soprattutto di genere ) vengono oltremodo sopravvalutate.

    Rimane un lavoro sufficiente e niente più.

    Argento con il suo Uccello dalle piume di cristallo è di un altro pianeta.


    Sacrilegio!!!
    A parte gli scherzi si il film dal punto di visto storico è importantissimo non si discute,l'ho visto un pomeriggio del lontano 2004(bei tempi...)nella vhs Shendene.Il film mi piacque molto,credo sia stato il primo "giallo all'italiana" che ho visto,da li è iniziata la mia passione per tutto il cinema bis che da allora non conoscevo...
    Per risponderti meglio devo rivederlo perchè praticamente poi non lo ho piu' visto ma le sequenze memorabili me le ricordo ancora(l'omicidio della stufa per esempio)
    Per me i film sopravvalutati sono altri e spesso non di genere(se devo fare un nome 1 dico subito "La dolce vita")
  • Zender • 26/05/12 08:43
    Capo scrivano - 49231 interventi
    Beh, i film tutto sommato vanno anche considerati rispetto al momento in cui vengono girati; Sei donne per l'assassino ha una quantità tale di virtuosismi registici e intuizioni che han fatto scuola da poter essere considerato davero il padre di tantissimi thriller a venire. Che poi la sceneggiatura valga molto poco credo possano convenirne tutti. Però poi la scena dell'omicidio nell'atelier (per dirne una) ha una tale forza immaginifica da lasciare a bocca aperta (e Argento nella scena dei quadri/specchi in Profondo rosso se ne ricorderà eccome). Riposto solo questo frame, indicativamente:

  • Buiomega71 • 26/05/12 11:00
    Consigliere - 27343 interventi
    D'accordo in toto con Zender e Dusso...

    E un film seminale, sperimentale e avanguardistico...Puro incubo baviano in assoluto.

    Per quelli della mia generazione (e anche prima) resta un capolavoro.

    Non si può pretendere che quelle nuove apprezzino certi capolavori, nati e cresciuti con un altra ottica di cinema.

    Ma ora della fine posso capire Didda, anch'io trovo sopravvalutato e datatissimo Hitchcok, così come Orson Welles, e non sono mai riuscito a sopportare i film di Raoul Walsh o John Ford, troppo datati e invecchiati malissimo, perchè cresciuto e formato sotto l'ottica del cinema settantiano.

    Come tutti sanno Bava guardava alle immagini e agli sperimentalismi visivi (le importava fino a mezzogiorno di script e attori-grazie a Dio!-).

    Di una cosa però sono convinto, chi non apprezza Bava non può amare i futuri capolavori argentiani (il discorso non vale per Didda).

    Questo resta uno dei suoi capolavori fondamentali, e un gioiello così Hitchcock se lo sogna!

    E chiudo in concomitanza con Dusso, i film sopravvalutati sono ben altri! Questa è pura immagine al potere, questo è CINEMA!
    Ultima modifica: 26/05/12 11:01 da Buiomega71
  • Von Leppe • 26/05/12 11:17
    Call center Davinotti - 1131 interventi
    Nei primi gialli di Argento l'assassino è uno che fino al momento dello smascheramento è ineccepibile e non dà segni evidenti di nervosismo e poi esplode nel finale, raccontando tutto in preda ad un attacco isterico che oggi trovo forzato, ma all'epoca faceva il suo colpo di scena.
    In Bava i protagonisti sono tutti sospetti e mostrano segni di instabilità emotiva o troppa sicurezza sorniona che arrivati al finale può appiattire la vicenda.
    In "Io ti salverò" di Hitchcock c'è la sequenza dell'incubo realizzata da Dalì, con il tipo dal volto mascherato, e credo sia una sequenza che abbia influenzato molto Bava per questo film
    Ultima modifica: 26/05/12 13:30 da Von Leppe
  • Buiomega71 • 26/05/12 11:23
    Consigliere - 27343 interventi
    Non per nulla il "tutti si scannano contro tutti" è l'epediente baviano per antonomasia.

    Chi, come me, ha visto questo gioiello baviano sulle mitiche tv selvagge ,in pieno pomeriggio, nei gloriosi primi anni 80, e poi rimaneva scioccato per la carne che sfrigolava sula stufa e per la maschera senza identità dell'assassino e faticava a prendere sonno...Sa ben di cosa parlo.
  • Pigro • 26/05/12 12:25
    Consigliere - 1713 interventi
    Io non sono un appassionato del genere, ma sono stato sedotto dall'atmosfera: barocca, eccessiva, troppo colorata, troppo teatrale... Gronda artificio da tutti i pori, e così facendo riesce a essere magnetica come una favola malata.
  • Buiomega71 • 26/05/12 12:45
    Consigliere - 27343 interventi
    Come da sempre asserisco bisognerebbe conoscere il regista prima di vedere le sue opere più radicali...

    Concordo sulla bella analisi fatta da Pigro. Proprio così: una magnetica favola malata
    Ultima modifica: 26/05/12 12:49 da Buiomega71
  • Von Leppe • 26/05/12 13:42
    Call center Davinotti - 1131 interventi
    Rispetto ai primi horror che avevano il difetto di essere ambientanti in paesi nord-europei a volte semi-inventati e girati in Italia dove poteva capitare che spuntassero irritanti pini mediterranei e palme (Bava non ha mai fatto questo tipo di errore in modo plateale), il giallo invece ha subito trovato un'ambientazione italiana e romana...