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124c • 25/08/16 17:04 Contatti col mondo - 5193 interventi
Ho visto questo (s)cult d'azione in versione originale. Ross Hagen come pseudo-007 della situazione non vale né Sean Connery né Roger Moore, ma è protagonista di una divertente scena di combattimento. Nancy Kwan come dottoressa pazza in stile Fu Manchu sembra a a suo agio, visto che, rispetto alla Bette Davis di Agente segreto asgli ordini di Madame Sin del 1972, ha una giovinezza non ancora sfiorita. Notevole il ruolo anche della bruna Maria de Aragona, anche se il suo karate è così disastoso da essere simpatico a vedersi. Gli sarà stato dato il titolo italiano di Le sensitive, forse per via di una scena psichedelica fra Hagen e la Kwan.
124c ebbe a dire: Ho visto questo (s)cult d'azione in versione originale. Ross Hagen come pseudo-007 della situazione non vale né Sean Connery né Roger Moore, ma è protagonista di una divertente scena di combattimento. Nancy Kwan come dottoressa pazza in stile Fu Manchu sembra a a suo agio, visto che, rispetto alla Bette Davis di Agente segreto asgli ordini di Madame Sin del 1972, ha una giovinezza non ancora sfiorita. Notevole il ruolo anche della bruna Maria de Aragona, anche se il suo karate è così disastoso da essere simpatico a vedersi. Gli sarà stato dato il titolo italiano di Le sensitive, forse per via di una scena psichedelica fra Hagen e la Kwan.
visto in versione originale? so che è uscito in italia in super8 ma è alquanto complicato ,almeno per me, visionarli.Ne ho due li da una vita a prendere polvere.
Digital • 19/11/18 21:52 Portaborse - 4148 interventi
il super 8 italiano è tagliatissimo: dura appena 63'...
Xtron • 7/01/23 14:33 Servizio caffè - 2233 interventi
Durante i titoli di testa si vede una partita di jai alai specialità della pelota basca. E' lo stesso sport che pratica Bud Spencer (con parrucca) in una scena del film Pari e dispari.
Se non altro affronta il problema attualissimo del mercato nero degli organi. Nella mia personale serie di film futuristi lo appaierei a Zardoz e a La fuga di Logan, anche se questi due sono infinitamente meglio. Non sono però mai riuscito a vedere L'uomo che fuggì dal futuro, perché già dopo un minuto ne uscivo a pezzi a pensare alla vita sotterranea. Per l'amore a impulsi nervosi il richiamo a Barbarella è evidente.
In passato per un film come questo arrivavo a dare 3 pallini per l'attualità appunto del problema affrontato, ma oggi mi limito all'essenziale e non posso certo dare un voto alto, anche perché ogni cosa crolla per il minimo urto quasi fosse fatta con lo zucchero...Manila viene descritta come una città rudimentale dove tutto sembra stare in piedi con la colla...
POI DAVINOTTATO IL GIORNO 31/12/22
124c
Ronax, Marcel M.J. Davinotti jr.
Fauno