Vai alla scheda Sei nel forum Discussioni di

Discussioni su La sedia a rotelle - Film (1972)

DISCUSSIONE GENERALE

4 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Dusso • 12/08/11 00:01
    Archivista in seconda - 1924 interventi
    Non si tratta certo di una commedia...
  • Lucius • 14/08/11 11:16
    Scrivano - 9056 interventi
    Parlava di commedia nera, non commedia.Per intenderci, tipo La signora ammazzatutti, ma in questo caso, il genere giallo-thrilling è quello predominante.
    Ultima modifica: 14/08/11 11:17 da Lucius
  • Dusso • 6/03/12 07:43
    Archivista in seconda - 1924 interventi
    Lucius ebbe a dire:
    Parlava di commedia nera, non commedia.Per intenderci, tipo La signora ammazzatutti, ma in questo caso, il genere giallo-thrilling è quello predominante.

    Certo non discutevo questo,ma il film era stato inserito sul Davinotti come commedia poi è stato corretto
  • Buiomega71 • 27/08/12 09:54
    Consigliere - 27109 interventi
    L'ESTATE FRANCESE IN NERO

    Farragginoso, improbabile, e piuttosto cervellotico, ma senza dubbio originale e zeppo di colpi di scena.

    Ancora una riprova che il "thriller" francofono e distante anni luce dal nostro "giallo all'italiana", e pesca a piene mani dal noir americano e da quello hitchcockiano.

    Pèrier si rifà a certo cinema della tensione d'oltreoceano (chessò, penso a Gli occhi della notte) e il suo noir sembra a tutti gli effetti un episodio allungato di Alfred Hitchcock presenta, con depistaggi e twist finale.

    L'impianto e dei più classici, ma molto raffinato e a volte elegante.

    La Stephane Audran su sedia a rotelle (appunto), che sbraita e impazza sulla carrozzina nell'enorme villa, non può non far venire alla mente la Joan Crawford di Che fine ha fatto baby Jane?, e la follia continua con la depalmiana doppia Audran, ancor più sciroccata della sorella (da antologia quando si mette a sparare, di notte, dalla finestra della villa, ad ogni ombra che si muove).

    Straordinario l'inizio, sempre con la Audran, di notte sulla strada, travolta in retromarcia dalla sua Renault 16.

    Di fascino diabolico il persecutore di Robert Hossein (colpo di scena finale sul suo infido ruolo) e castissima la Catherine Spaak post Gatto a nove code.

    Curioso come il noir di Pèrier assomigli non poco a 7 Hyden Park-La casa maledetta, praticamente De Martino ne prendererà tutta l'intelaiatura iniziale col personaggio della Audran, anche se poi, virando verso lidi splatter da psycho thriller ferocissimo.

    Curioso, a volte bizzarro, con momenti da commedia nera, che tiene l'interesse e l'attenzione viva sino al finale risolutore (che ha qualcuno può anche far storcere il naso).

    Cameo da macchietta per il maestro Claude Chabrol (il bigliettaio del treno completamente orbo), e location notturne da thriller d'Albione negli esterni della villa, impreziosiscono questo giallo a sorpresa che non manca di originalità e un pizzico di cinismo.
    Ultima modifica: 27/08/12 10:01 da Buiomega71