Vai alla scheda Sei nel forum Discussioni di

Discussioni su Io la conoscevo bene - Film (1965) | Pagina 1

DISCUSSIONE GENERALE

30 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Matalo! • 4/03/09 11:48
    Call center Davinotti - 613 interventi
    http://www.youtube.com/watch?v=1Lul7hYt4cI

    la mitica scena di tognazzi che fa il treno;per questo film Tognazzi vinse il Nastro d'argento
  • Cotola • 8/11/09 00:18
    Consigliere avanzato - 3911 interventi
    In occasione del Torino Film Festival la pellicola verrà proiettata nei seguenti giorni:


    20 Novembre ore 17,00 Cinema Massimo
    21 Novembre ore 22,30 Cinema Greenwich
  • Daniela • 6/03/10 12:02
    Gran Burattinaio - 5940 interventi
    Matalo! ebbe a dire:
    http://www.youtube.com/watch?v=1Lul7hYt4cI

    la mitica scena di tognazzi che fa il treno;per questo film Tognazzi vinse il Nastro d'argento


    il video è stato cancellato da quella posizione, ora si trova qui:
    http://www.youtube.com/watch?v=7vEs1SnbIF4
  • Zender • 6/03/10 12:20
    Capo scrivano - 49038 interventi
    Inserito nella scheda. Finché dura...
  • Fauno • 18/07/11 10:08
    Formatore stagisti - 2763 interventi
    Una piccola aggiunta...visto che c'è chi ha trovato attinenze tra Avere 20 anni e Thelma e Louise o addirittura con Easy Rider, allora io dico che David Lynch ha sicuramente visto in un sogno o in un'altra vita questo film e ha copiato spudoratamente la scena dell'incidente con l'uomo col volto insanguinato che straparla...non vale, non è giusto...ho già avvisato l'Interpol...come minimo deve far la fine di Polanski...FAUNO.
  • Elenamaria • 19/10/13 22:21
    Galoppino - 11 interventi
    chi sa dirmi in quale zona di Roma si trova il palazzone dove abita Adriana Astarelli nel film Io la conoscevo bene.grazie
  • B. Legnani • 19/10/13 23:13
    Pianificazione e progetti - 15232 interventi
    Elenamaria ebbe a dire:
    chi sa dirmi in quale zona di Roma si trova il palazzone dove abita Adriana Astarelli nel film Io la conoscevo bene.grazie

    A pag. 1 di VERIFICATE c'è già tutto.
  • Roger • 28/11/13 11:04
    Fotocopista - 2922 interventi
    In una piccola parte vediamo una giovanissima Loretta Goggi

    Ultima modifica: 28/11/13 16:10 da Zender
  • Zender • 28/11/13 14:24
    Capo scrivano - 49038 interventi
    Ma siam sicuri che sia lei?
  • Roger • 28/11/13 14:34
    Fotocopista - 2922 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Ma siam sicuri che sia lei?

    Lo riporta anche Imdb:
    la ragazza della reception del Calypso

    http://www.imdb.com/title/tt0060545/fullcredits?ref_=tt_cl_sm#cast
  • Dusso • 28/11/13 14:51
    Archivista in seconda - 1941 interventi
    Roger ebbe a dire:
    Zender ebbe a dire:
    Ma siam sicuri che sia lei?

    Lo riporta anche Imdb:
    la ragazza della reception del Calypso

    http://www.imdb.com/title/tt0060545/fullcredits?ref_=tt_cl_sm#cast


    secondo me è lei ma che lo riporti anche imdb non vuol dire niente...
  • Roger • 28/11/13 15:47
    Fotocopista - 2922 interventi
    Dusso ebbe a dire:
    Roger ebbe a dire:
    Zender ebbe a dire:
    Ma siam sicuri che sia lei?

    Lo riporta anche Imdb:
    la ragazza della reception del Calypso

    http://www.imdb.com/title/tt0060545/fullcredits?ref_=tt_cl_sm#cast


    secondo me è lei ma che lo riporti anche imdb non vuol dire niente...


    una foto dell'epoca

    http://www.lorettagoggi.it/Foto/e3.jpg

    http://www.lorettagoggi.it/Foto2/e10.jpg
    Ultima modifica: 28/11/13 15:54 da Roger
  • Zender • 28/11/13 16:09
    Capo scrivano - 49038 interventi
    Ok, direi che è lei.
  • B. Legnani • 28/11/13 16:16
    Pianificazione e progetti - 15232 interventi
    Intevengo in ritardo.
    Confermo che è lei, senza dubbio
  • Motorship • 28/11/13 17:54
    Servizio caffè - 269 interventi
    è lei al 100%.
  • Samuel1979 • 25/02/15 01:58
    Addetto riparazione hardware - 4586 interventi
    Il film che Adriana (Sandrelli), va a vedere al cinema dovrebbe essere "La guerra segreta" del 1965, nei dialoghi si sente nominare il Sig. Perego, che è il nome di Gassman.


    Ultima modifica: 25/02/15 01:59 da Samuel1979
  • Zender • 25/02/15 07:30
    Capo scrivano - 49038 interventi
    Il signor Perego è prima di tutto Gassman in C'eravamo tanto amati (un po' a colori un po' in bianco e nero). Poi non so...
  • Il ferrini • 18/11/17 23:10
    Formatore stagisti - 115 interventi
    Stavo leggendo i vostri commenti ed è una curiosa coincidenza davvero: in effetti Gassman si chiama Perego sia ne "La guerra segreta" che in "C'eravamo tanto amati" ma ovviamente quello che Adriana vede al cinema è il primo dato che quello di Scola è uscito 9 anni più tardi.
    Comunque Pietrangeli qui dirige la Sandrelli in modo straordinario, questo piano sequenza di tre minuti è meraviglioso.

    https://www.youtube.com/watch?v=eFWj4bv26Uo
  • B. Legnani • 19/11/17 12:24
    Pianificazione e progetti - 15232 interventi
    Il ferrini ebbe a dire:

    Comunque Pietrangeli qui dirige la Sandrelli in modo straordinario, questo piano sequenza di tre minuti è meraviglioso.

    https://www.youtube.com/watch?v=eFWj4bv26Uo


    Ottima segnalazione.
  • Buiomega71 • 20/08/20 11:10
    Consigliere - 27246 interventi
    Rassegna estiva: Italian Graffiti d'agosto 

    Cinema attualissimo e travolgente quello di Pietrangeli (di una modernità registica da lasciare senza fiato), in un ritratto di donna spietato, crudele e dolorosissimo.

    Mentre Hollywood cominciava a fare i conti con la decadenza e le disillusioni della grande baldracca (Mulligan, Aldrich), Pientrangeli tratteggiava senza mezzi termini la meschinità e la sgradevolezza delle figure che gravitavano attorno al mondo dello spettacolo (sia pubblicitario che cinematografico), viscide e scellerate figure che incrociano la vita di Adriana (una Sandrelli mai più così intensa),  cercando solo di portarsela a letto e usarla per i loro foschi intrallazzi.

    Dal talent scout fallito e subdolo di Manfredi, al ladruncolo miserabile di Brialy (che pianta in asso la Sandrelli al resort, costringendola a pagare il conto con un bracciale da lui donato, che risulterà. poi, rubato), al disgustoso attore di Salerno, all'opportunista figlio di papà di Hoffman, uno scrittore cinico e freddo, dove le uniche figure positive sembrano essere i "poveri cristi", come il pugile ingenuo e tontolone di Adorf (bellissima la scena della foto di donna custodita nella sua misera valigetta) e il carroziere di Franco Nero.

    Una fauna maschile riprovevole, dove la Sandrelli sguazza nella melma, sempre in bilico tra ingenuità, superficialità, frivolezza e futilità, ascoltando le canzonette, ininterrotamente, con colpo di piedino, sul suo giradischi (straordinari pezzi d'epoca in colonna sonora, dove Pietrangeli sa come valorizzarli e inserirli nei momenti clou, come il bellissimo momento quando parte Mani bucate) passando da un lavoro all'altro , da un'uomo all'altro, a serate a ballare l'hully gully.

    Party della Roma bene che finiscono nell'umiliazione (nel personaggio triste, sudaticcio e squallido di Tognazzi, poi ripreso, grosso modo, da Christian De Sica in Compagni di scuola), flashback con tentati stupri (la bottiglia che si spacca rotolando dalle scale), derive nella sessualità voyeuristica pre depalmiana (Brialy e la Sandrelli, nella camera del resort, attraverso la finestra, spiano un panzone che induge una ragazzina a chinarsi per del sesso orale), i primi turbamenti adolescenziali ( il ragazzino invitato a ballare dalla Sandrelli a casa sua che c'ha un evidente erezione) e lascive occasioni ( il laido padrone dello squallido salone di bellezza che approfitta delle grazie della Sandrelli mentre legge un libraccio alla Diabolik, sdraiata sul letto), dove Adriana sembra quasi non dare peso, come se fosse un retaggio obbligato.

    Ma anche lei, nella sua frivolezza, ha una sua dignità (non si prostituisce come vorrebbe Manfredi e non cede all'invito volgare e gramo di Salerno) ma che in amore non gliene va dritta una, così come nella vita professionale (di rara crudeltà e spietatezza il promo pubblicitario sbeffeggiante al cinema, dove il montaggio truffaldino la fa sembrare un'oca senza cervello, in più con una calza smagliata, sottolinenando, a ludibrio del pubblico, la sua sciatteria di povera scemetta, che, in realtà, non è), dignità, che in fondo, le costerà assai cara.

    Notevole, poi, il gusto fetish di Pietrangeli (le zoccolette di Adriana in primi piano, il rumore che fanno quando cammina, le ciabattine che usa in casa, l'insistenza sui piedini nudi, la panoramica sulle scarpe delle ragazze che ballano alla festa, il gochino che fa con le ciabattine, calpestando le pozzette d'acqua sull'uscio della finestrona della terrazza), che si muove sinuoso intorno alla ragazza (come le struggenti riprese del suo volto allo specchio, solcato dal rimmel che cola, una specie di triste Pierrot, o quando guarda in macchina).

    Sarò forse capzioso, ma la sequenza notturna delle due coppiette illuminate solo dai fari dell'auto mi hanno fatto venire alla mente una sequenza analoga di Velluto blu, così come la scena bruale dell'incidente, con il camionista insanguinato che straparla in stato di schok, sarà ripresa in Cuore selvaggio, o la Sandrelli che sola, cammina di fronte alla facciata del Duomo, di notte, ripresa dal basso con dei passi che la seguono, non ho potuto non pensare a quella di Flavio Bucci, nella piazza, in Suspiria?, fino al bagno notturno a mare che si fanno Dario e Adriana, non poi così dissimile da quello che farà Christine, in solitaria, nell' intro dello Squalo.


    Eppoi le feste mondane, la capatina in Toscana a trovare i poveri genitori, il grottesco e felliniano momento della dizione con severa insegnante, l'ultima serata di festa con il negro, costretta da un amica infima ad abortire per il suo bene, lo straordinario piano sequenza all'alba, sulla Fiat 500, e quella chiusa che arriva come una fucilata a bruciapelo, che è un pugno dritto nello stomaco e che suggella il ritratto di una ragazza come tante (spesso mi veniva in mente l'iter fac simile della mia Betty-Elizabeth Short-nel tentare di entrare in un mondo scintillante di pizzi e lustrini, ma, destino avverso, abitato solo da miserabile gente di merda pronta a sbranare l'agnello sacrificale, che con Betty ha in comune il fidarsi troppo di balordi inaffidabili, le calze bucate, un'ostinazione che si trasforma, poi, in sonora delusione, l'amore per le canzonette, le notti passate a ballare, le promesse mai mantenute che si mutano in amarezze, l'incapacità di tenersi un posto di lavoro, essere spesso al verde, i maschietti che pensano solo a portarle a letto), pagando il prezzo di una celebrità (forse) post mortem, nella via crucis di quando muore una stella mai nata.

    Da stanting ovation tutto il cast (in primis Fabrizi, Salerno, Turi Ferro come severo ispettore di polizia In questo momento vorrei essere suo padre, Manfredi e naturalmente Tognazzi)

    Cultissima la scena di Manfredi che si abbuffa come un morto di fame e della ragazza di colore alla festa in casa di Fabrizi, Ma sei razzista?

    Cinema intenso e vibrante quello di Pietrangeli, che non fa sconti e non ha nulla da invidiare a certo cinema americano. Triste, malinconico e pervaso da un'amarezza e da un cinismo di fondo che lascia il segno.

    Piccola postilla, nella sequenza in casa di Fabrizi, quando all'attore di Salerno le viene presentata una modella che sembra straniera, ma in realtà è di Udine, Salerno se ne esce con un : "Urco-o orco-dio te piase il vin!". Sono tornato indietro un paio di volte e pare proprio che dica così. Se fosse, sarebbe al limite della bestemmia, forse tra le prime, e rarissime, in un film degli anni 60.

    Ps: Il Buono mi conferma che in realtà dice "Usteria, te piase il vin!". Come non detto...
    Ultima modifica: 20/08/20 17:37 da Buiomega71