Buiomega71 • 27/06/15 09:36
Consigliere - 27126 interventiNOTTI E NEBBIE DEL GIAPPONE
Curioso e bizzarro questo "pinku eiga" (perchè alla fine questo è) travestito da "film storico/biografico"
Le vicende di Kitagawa Utamaro, un pittore ossessionato dal corpo femminile, che ritrae donne e coppie fare all'amore (in pratica un raffinato voyeur, che spia tra i solai le gheise in amore, le prostitute e i loro perversi clienti, le nobili nipoti dello Shogun), incitato dalla sua cricca di artisti (attori di teatro kabuki, scrittori, poeti) a continuare la sua arte in barba alle tirannie del governo (la solita metafora della censura, della repressione sul potere dirompente dell'arte in tutte le sue espressioni)
Ma Jissoji è un mezzo geniaccio, e impreziosito dalla fotografia calda (che ritrae raffinatamente il narrato in una dimensione quasi favolistica e surreale) di Masao Nakabori, ci infila scene di sesso ora perverse, ora passionali, tra gheise sempre disponibili e affamate d'amore, ninfomani, prostitute e mogli sottomesse
Così Utamaro spia la gheisa con i suoi clienti (
Se una gheisa si innamora muore, e io non voglio morire), bamboline di carne sempre disponibili per i loro "padroni"
Forza la sua compagna a fare all'amore con un suo amico artista (prima sembra uno stupro in piena regola, poi la donna si abbandona al delirio dei sensi), mentre Utamaro li guarda dall'altro lato della stanza
Spia una prostituta con un suo cliente perverso, che le apre la vagina e la contornia di candele, per poi picchiarla a sangue
Assiste a un rito erotico buddista, dagli echi febbrili zulawskiani
Entra nelle grazie (dopo aver scoperto una truffa ai suoi danni) alla nobile nipote di uno Shogun (che però, nel film-o almeno nell'edizione italiana-non si sa che fine fà)
Incontra amanti perdute (la borseggiatrice), e si abbandona all'impero dei sensi (Jissoji filma la scena d'amore tra l'allucinato, il febbrile, con effetto da luci stroboscopiche e potenti percussioni), per poi però pagarne dazio, quando la donna verrà stuprata da due uomini (tra cui uno il marito stesso) e lui costretto a guardare
Dipingerà l'agonia della compagna di Ponte Fluttuante (una specie di Robin Hood), mentre viene torturata a morte dalla polizia, legata, palpata brutalmente negli orifizi, appesa e suppliziata, poi scudisciata fino a morire
Verrà invitato dal suo amico attore, in un atmosfera esotica e lussureggiante, nella sua dimora a ritrarlo mente fà l'amore con una sua ammiratrice
Poi Edo brucia, gli artisti finiscono in carcere per volere del governatore (causa la loro arte immorale che corrompe le menti) e Jissoji cambia rotta, e trasforma il suo "roman porno" in un pregevole chambara, con combattimenti ottimamente coreografati e un finale sospeso e onirico.
Davvero un film sorprendente (a tratti), tra notti, nebbie, kitsh, gheise tatuate che ripetono quasi tutte
Fai piano, non ancora..., riprese coincitate della MDP di Jissoji tra le piazze e i mercati, un affascinante ricostruzione d'epoca e un misto anarchico e surreale tra il jidaigeki, il pinku eiga e il chambara con momenti ora suggestivi, ora eccitanti, ora densi di atmosfera
Bizzarro, inusuale, erotico (il corpo della donna viene ora amato, ora villipeso, ora profanato, ora suppliziato, ora ritratto con amore e devozione), forse penalizzato dal doppiaggio italiano non sempre all'altezza
Merita una riscoperta e non so perchè, ma durante la visione mi veniva in mente certo cinema di Sion Sono (che l'autore di
Guilty of Romance lo abbia preso a modello?)
Buiomega71