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Discussioni su I cento passi - Film (2000)

DISCUSSIONE GENERALE

11 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Gugly • 1/04/08 17:23
    Archivista in seconda - 4712 interventi
    Forse non sarà il capolavoro considerato da molti, però questo film ha vari pregi:
    primo fra tutti, ricorda un personaggio dimenticato per molto tempo, che ha avuto la sfortuna di essere ucciso lo stesso giorno in cui hanno ritrovato il cadavere di Moro
    anche se il regista si concede qualche escamotage ( le musiche degli anni 60, liberi ,belli e frikkettoni), il lavoro è realizzato con cura, e Lo Cascio almeno a mio parere, rivela nella prima interpretazione sul grande schermo la sua derivazione teatrale.
    Ultimo ma non meno importante, alla presentazione in Mondadori di cui vi ho parlato, Lo Cascio ha raccontato come un sacco di gente dopo aver visto il film prendeva il treno ed andava a Cinisi dalla signora Felicia Impastato. Anche questo non mi pare poco.
  • Cotola • 1/04/08 18:35
    Consigliere avanzato - 3905 interventi
    Non c'è dubbio che il film sia bello e meritevole sotto vari punti di vista. D'altronde mi è piacuto abbastanza anche se ricordo che rimasi un pò deluso poichè le mie aspettative erano elevatissime a causa di critiche forse eccessivamente entusiastiche.

    Il mio voleva essere un discorso più generale su alcune tendenze della critica nostrana che negli ultimi tempi tende, a volte, a magnificare un pò troppo le nostre pellicole anche quando si tratta di film modesti o comunque di medio livello. Ciò mi pare accada soprattutto nel caso dei film impegnati (perciò ho citato il film di Giordana che comunque è superiore alla media) verso i quali si ha un occhio se non di riguardo certamente più benevolo. Certo forse questo accade poichè vengono trattati temi importanti, interessanti e meritevoli di attenzione ma non sempre le buone intenzioni fanno un bel film. Anzi!

    Infine un'altra tendenza di carattere più generale della critica (non solo cinematografica) è quello di esaltare un regista, attore o altro dopo appena una prova buona. Ma non sarebbe il caso di aspettare almeno un pò prima di parlare di grande interprete, regista e così via.
    E poi soprattutto perchè fare paragoni con mostri sacri del passato a cui non sarebbe il caso di paragonare nessuno? Ma davvero qualcuno pensa che la maggior parte dei mestieranti cinematografici di oggi possa essere minimamente paragonata ai grandi del passato?
    Paragoni del genere sono nocivi soprattutto per le nuove leve che così rischiano di bruciarsi più in fretta e più facilmente del dovuto.

    P.S.

    In ogni caso quello delle tendenze e degli orientamenti della critica è un problema epocale per sviscerare il quale non basterebbero pagine e pagine.
  • Gugly • 1/04/08 18:45
    Archivista in seconda - 4712 interventi
    Sai cos'è ? Nel paese dei ciechi, si beatificano i monocoli...siccome c'è penuria di buoni films, appena ne esce uno che promette, tutti ad incensare. E poi, guarda i film di autori emergenti: al 90% viene presentato come " un film di...." come se fosse chissà chi... ma non sarebbe meglio parlare di un autore nuovo?


    Poi dovremmo entrare nella politica: quasi tutta la cinematografia italiana attuale è espressione di una certa visione politica, anche se il distributore fa capo al leader della fazione opposta, altra bella contraddizione...
    Ultima modifica: 2/04/08 15:34 da Gugly
  • Zender • 2/04/08 10:57
    Capo scrivano - 48851 interventi
    Gugly ebbe a dire:
    Poi dovremmo entrare nella politica: quasi tutta la cinematografia italiana attuale è espressione di una certa visione politica, anche se il distributore fa capo al leader della fazione opposta, altra bella contraddizione...
    Però non capisco perché contraddizione. In fondo buona parte del cinema italiano ha sempre avuto la tendenza a guardare a sinistra, quindi suonerebbe un po' stonato se poi solo perché il distributore sta a destra si producessero improvvisamente film "di destra".
  • Gugly • 2/04/08 11:08
    Archivista in seconda - 4712 interventi
    no...la contraddizione è questa:il film di sinistra picchia duro su ideologie e personaggi riconducibili alla fazione avversa, però viene distribuito da soggetti riconducibili alla medesima.Esempio molto pratico: Tutta la vita davanti, che critica per tutto il film il Grande Fratello è distribuito da Medusa, che è riconducibile alle società di Berlusconi.
    Ultima modifica: 2/04/08 19:23 da Gugly
  • Zender • 2/04/08 11:24
    Capo scrivano - 48851 interventi
    Sì, l'avevo capito. Ed è verissimo. Il punto è che io non la vedo molto come una contraddizione. Alla fine chi distribuisce deve pensare a cosa può piacere e cosa no, indipendentemente da ciò che si dice. Prendere in giro il Grande Fratello è un luogo comune che trova facili appigli per la risata o per la critica sociale. E buona parte del pubblico di Virzì condivide, quindi perché "censurare"?
  • Gugly • 2/04/08 11:35
    Archivista in seconda - 4712 interventi
    è tutta una questione di profitto, ok. Però che tristezza.... però non cambia nulla, perchè allora è possibile che criticante e criticato siano d'accordo, e se il Grande Fratello lo vedono in tanti, magari saranno gli stessi che poi vanno a vedere il film di Virzì, che pare vada bene (io del GF ho visto solo la prima edizione, dopo mi sono persa).
    Ultima modifica: 2/04/08 21:29 da Gugly
  • Cotola • 2/04/08 13:26
    Consigliere avanzato - 3905 interventi
    Cara Gugly purtroppo anche io penso sia tutta una questione di profitto. E' triste ma è così.
    Tuttavia cerchiamo di vedere il lato positivo della cosa...se il distributore capo un giorno decidesse di produrre e distribuire solo i film della sua parte politica o di cui condivide gli assunti, cosa succederebbe? Probabilmente molti dei film e dei libri che escono ora non vedrebbero mai la luce.
  • Gugly • 2/04/08 13:31
    Archivista in seconda - 4712 interventi
    eh si....diciamo che speriamo sempre di accostarci al meno peggio.
    Però c'è un dovere, ed è quello di sperare sempre di migliorare, perchè di soli ideali non si vive, ma senza è molto triste.
  • Samuel1979 • 19/09/12 22:10
    Addetto riparazione hardware - 4558 interventi
    Piccola parte per l'attore Dario Veca nel ruolo del cugino Paolo Schillirò
  • Alex75 • 20/09/17 17:26
    Call center Davinotti - 710 interventi
    Gugly ebbe a dire:
    Forse non sarà il capolavoro considerato da molti, però questo film ha vari pregi:
    primo fra tutti, ricorda un personaggio dimenticato per molto tempo, che ha avuto la sfortuna di essere ucciso lo stesso giorno in cui hanno ritrovato il cadavere di Moro
    anche se il regista si concede qualche escamotage ( le musiche degli anni 60, liberi ,belli e frikkettoni), il lavoro è realizzato con cura, e Lo Cascio almeno a mio parere, rivela nella prima interpretazione sul grande schermo la sua derivazione teatrale.
    Ultimo ma non meno importante, alla presentazione in Mondadori di cui vi ho parlato, Lo Cascio ha raccontato come un sacco di gente dopo aver visto il film prendeva il treno ed andava a Cinisi dalla signora Felicia Impastato. Anche questo non mi pare poco.


    Se un film impegnato riesce a far conoscere diffusamente certi fatti o a sensibilizzare l'opinione pubblica su certe questioni, ha centrato l'obiettivo. Penso che buona parte delle iniziative che da Nord a Sud vengono dedicate a Peppino Impastato abbiano tratto impulso proprio dal film di Giordana. Concordo sulle tue impressioni riguardo a Lo Cascio, uno dei pochi attori lanciati nei due ultimi decenni ad avermi lasciato un'impressione positiva.