Buiomega71 • 11/01/25 09:20
Consigliere - 27156 interventi Hammer house of horrorMentre Gibson gioca al rialzo con la morbosità già
collaudata, e prima di portare il conte Dracula nella Londra moderna, la Hammer riprende le note
sangsteriane (la paraplegia, la ragazza che arriva nella villa al mare dove c'è qualcosa che non torna, la matrona melliflua, il pianoforte, il padiglione, l'ambientazione francese) e si disinibisce (visti i tempi ormai maturi delle cadute censoree) in fatto di lussuria sudaticcia (le lascivia sadica della cameriera che mignotteggia sfacciatamente, le lingue guizzanti in bocca, gli spogliarelli) toccando temi scottanti (la droga, il farsi in vena, le crisi d'astinenza).
Ne esce uno psycho/thriller fluido e ossessivo, claustrofobico, psicotronico e torbido tra volti di donna tramutati in teschi ghignanti (notevole l'incipit oniricheggiante), doppelganger con la fissa di massacrar manichini a colpi d'accetta pre
Frank Zito (di forte impatto macabro la bambola a grandezza naturale, seduta sulla poltrona, con l'orbita a penzoloni e la faccia di plastica spaccata), madri possessive edipicamente malate (la gravidanza "forzata" verrà riutilizzata in parecchi film di genere a venire) e un suggestivo delitto in piscina, a suon di coltellate, che non solo si annoterà sul taccuino
Bava jr, ma sarà preso a modello da Dario Argento e da parecchi thriller nostrani.
Abbandonati i castelli, le nebbie, la Londra vittoriana e tutto il bric a brac del gotico, casa Hammer si adegua ai tempi e ripropone lo psycho/thriller, lasciando però marginalmente le spire complottische alla
I diabolici e puntando più sulle psicopatologie del maniaco di turno, facendo risaltare gelosie spasmodiche e malsane in un clima perverso dalle fondamenta di famiglia marce fino al midollo.
Parte con "crescendo" lento (come le suonate al pianoforte), dove l'inquietudine si insinua piano piano (anche se il colpo di scena "finale" non è così ben celato e facilmente intuibile), dove paga pegno un'inadatto score musicale e qualche dialogo di troppo.
Ma quella chiusa notturna sulla strada, dopo l'esplosione di follia che tutto distrugge, non può non far balzare alla mente il finale di
Suspiria, con le dovute differenze e, in parte, quello del primo
Venerdì 13.
La Hammer semina, "i cattivi" maestri raccolgono.
Uomomite, Claudius
Homesick, Ciavazzaro, Cotola, Corinne, Fedeerra, Rambo90, Mco, Buiomega71
Lucius, Nicola81, Rebis
Undying, Rufus68
John trent