Undying • 30/10/09 10:52
Comunicazione esterna - 7568 interventi La separazione come causa di prolifiche madri di mostri
Brood è un film sulla famiglia, che pone l'accento sul rapporto tra corpo e mente, ingredienti - di nuovo nel cinema di
Cronenberg - coinvolti nel processo di mutazione in grado di dare fisicità all'orrore: una gravità mostruosa, tutt'altro che novità nel genere (
Rosemary's Baby ha fatto scuola) che ha però originalità nella concezione tipicamente ascrivibile al regista, nella quale
il mostro è dentro, "
non è nella propria mente, ma nelle proprie ghiandole".
Come dice Renato Venturelli, è un concetto che si manifesta platealmente nell'esibizione della placenta esposta da
Samantha Eggar: l'interno che diventa esterno, il (prima) dentro e (ora) fuori.
Un concetto di orrore che esula dalle maschere gotiche, delle - spesso pittoresche e manieristiche - figure dell'horror classico, in favore di un organ(ism)o interno sviluppato in maniera abnorme, sorta di concretizzazione di una patologia che parte dalla mente e che è mirata alla rivolta contro l'unità, l'essenza, l'identità dell'organismo.
A detta del regista
Brood è "nato" in un momento delicatissimo della sua vita privata, essendo stato
concepito (termine adatto) durante una causa di separazione...
Ultima modifica: 23/09/19 08:29 da
Zender
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