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Discussioni su 4 mosche di velluto grigio - Film (1971) | Pagina 4

DISCUSSIONE GENERALE

109 post
  • Ciavazzaro • 26/09/15 00:05
    Scrivano - 5583 interventi
    Sono d'accordo con Buio,a mio personale avviso il migliore della trilogia animalesca.
    Il gatto è quello che mi ha sempre convinto di meno e L'uccello essendo il primo,non ha ancora la "sicurezza" di successivi titoli,per quanto presenti una discreta carica morbosa.

    Quattro mosche è molto affascinante e presenta probabilmente uno dei finali più belli,non solo di Argento ma di tutto il giallo italico

    SPOILER

    Nel genere ritengo la morte dell'assassino/a molto importante,essendo caratteristica della maggior parte dei titoli appartenenti al filone
    e questa dal punto di vista visivo,di tensione e musicale è veramente stupenda,da applausi a scena aperta,terribile,inquietante e stupenda,con il vetro che si rompe e la testa che rotola.

    FINE SPOILER
  • Buiomega71 • 26/09/15 00:47
    Consigliere - 27501 interventi
    Ciavazzaro ebbe a dire:



    Quattro mosche è molto affascinante e presenta probabilmente uno dei finali più belli,non solo di Argento ma di tutto il giallo italico




    Parole sagge, che condivido pienamente!
  • Ruber • 26/09/15 00:57
    Formatore stagisti - 9489 interventi
    Siamo pienamente d'accordo in cinque, ovviamente poi i gusti sono gusti ci mancherebbe e se Markus che un noto conoscitore della filmografia di Argento non lo ritiene riuscito o non all'altezza delle altre pellicole del periodo '70 di Argento vuol dire che a lui non ha dato in emozioni e visioni ciò che ha dato a noi.

    A me al contrario non ha dato emozioni e visive (come ben molti sanno) "Suspiria", che ho trovato curato negli aspetti delle scene e nei momenti più horror e degli effetti speciali, ma falso nelle scenografie (pacchiane a mio modo di vedere) mentre salvo il soggetto buono in partenza ma che si dissesta parecchio nello svolgimento, e il mio giudizio non può essere che uguale a quello di Fedemelis, che sembra aver capito bene il difetto del film ossia la lentezza assurda delle scene di quella pellicola, che molti anzi in diversi assoldano a capolavoro ma che per me non e mai stato, ma come scrivevo prima sono gusti come per Markus a cui le mosche non li sono piaciute molto.
    Ultima modifica: 26/09/15 01:06 da Ruber
  • Buiomega71 • 26/09/15 01:27
    Consigliere - 27501 interventi
    Ruber ebbe a dire:
    Siamo pienamente d'accordo in cinque, ovviamente poi i gusti sono gusti ci mancherebbe e se Markus che un noto conoscitore della filmografia di Argento non lo ritiene riuscito o non all'altezza delle altre pellicole del periodo '70 di Argento vuol dire che a lui non ha dato in emozioni e visioni ciò che ha dato a noi.

    A me al contrario non ha dato emozioni e visive (come ben molti sanno) "Suspiria", che ho trovato curato negli aspetti delle scene e nei momenti più horror e degli effetti speciali, ma falso nelle scenografie (pacchiane a mio modo di vedere) mentre salvo il soggetto buono in partenza ma che si dissesta parecchio nello svolgimento, e il mio giudizio non può essere che uguale a quello di Fedemelis, che sembra aver capito bene il difetto del film ossia la lentezza assurda delle scene di quella pellicola, che molti anzi in diversi assoldano a capolavoro ma che per me non e mai stato, ma come scrivevo prima sono gusti come per Markus a cui le mosche non li sono piaciute molto.


    Suspiria non e un capolavoro, e IL CAPOLAVORO

    Peccato che le scenografie pacchiane (come le chiami tu, in realtà stile Liberty), siano state saccheggiate da mezza cinematografia mondiale...
    Ultima modifica: 26/09/15 01:28 da Buiomega71
  • Graf • 26/09/15 01:45
    Fotocopista - 902 interventi
    Le immagini in Quattro mosche… vanno molto oltre le forme e le figure che fotografano. Sembrano quasi che esse non abbiano uno stretto rapporto di referenza con il mondo tangibile. Fotografano un oggetto o riprendono una persona ma è come se si rifiutassero di rappresentarla minuziosamente è come se ripudiassero il loro referente concreto e ne cercassero qualcun altro nel mondo fluido della psiche invisibile. Qui le immagini acquistano dei significati arbitrari e finora non autorizzati.
    Questo riesce a fare Argento in questo film: rappresentare con le immagini non (solo) il corporeo ma anche l’'intangibile che è “oltre”.
    Non fotografare solo una persona ma anche la percezione impalpabile del segreto che nasconde.
    E’ un film che non espande una storia rigorosa di accadimenti ma dipana un ricamo irrazionale di intuizioni, di impressioni, di sensazioni, di presagi.
    Argento filma l'’arcano che è dietro la fenomenologia, il mistero che è dietro un'espressione facciale.
    Un’'impresa difficilissima da realizzare ma il suo stato di grazia gli permette di centrare l'’obiettivo.

    Suspiria è, invece, un horror programmatico, intransigente e indeformabile.
    Non permette alla realtà di filtrare ma il suo viaggio nell'oltretomba non ammette deroghe o indecisioni.
    Quattro mosche... ritrae una realtà reinventata con un fecondissimo gioco di spola tra il qui e l’'oltre….
    Suspiria è una macchina fantastica che viaggia in un aldilà definito e delimitato e non lascia ad ognuno di noi il piacere d'immaginare ciò che è (ancora) indefinibile e inesprimibile. Argento lo fa per tutti.
    Un buon film comunque, soprattutto dal punto di visto tecnico ma io con l'horror, in generale, non mi ci piglio.
    Ultima modifica: 8/05/19 00:18 da Graf
  • Ruber • 26/09/15 02:13
    Formatore stagisti - 9489 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:

    Suspiria non e un capolavoro, e IL CAPOLAVORO

    Peccato che le scenografie pacchiane (come le chiami tu, in realtà stile Liberty), siano state saccheggiate da mezza cinematografia mondiale...


    Buio saranno anche in stile liberty non ne ho motivo per dubitarne, ma a me non sono mai piaciute, e i colori forti me le hanno fatte sembrare uscite da un cartoon. Che siano state copiate da mezzo mondo cinematografico, anche qui non lo dubito lo so per certo vedendo molti horror di quel periodo e anche dopo nel corso delgi anni, ma non le ho mai sopportate in special modo in un horror.

    Che sia il capolavoro e un tuo giudizio che non voglio minimamente intaccare, per me il capolavoro resta e resterà: Profondo rosso.
  • Graf • 26/09/15 03:33
    Fotocopista - 902 interventi
    Esatto: Profondo Rosso è il capolavoro di Dario Argento. Spero ci sia un'ampia maggioranza di davinottiani a pensarla così...
  • Buiomega71 • 26/09/15 09:30
    Consigliere - 27501 interventi
    Ruber ebbe a dire:
    Buiomega71 ebbe a dire:

    Suspiria non e un capolavoro, e IL CAPOLAVORO

    Peccato che le scenografie pacchiane (come le chiami tu, in realtà stile Liberty), siano state saccheggiate da mezza cinematografia mondiale...


    Buio saranno anche in stile liberty non ne ho motivo per dubitarne, ma a me non sono mai piaciute, e i colori forti me le hanno fatte sembrare uscite da un cartoon. Che siano state copiate da mezzo mondo cinematografico, anche qui non lo dubito lo so per certo vedendo molti horror di quel periodo e anche dopo nel corso delgi anni, ma non le ho mai sopportate in special modo in un horror.

    Che sia il capolavoro e un tuo giudizio che non voglio minimamente intaccare, per me il capolavoro resta e resterà: Profondo rosso.


    Quelli che tu chiami colori da "cartoon" sono la dimensione fiabesca argentiana (che verrà poi ripresa, in totale anarchia visiva, in Inferno) e anche quelli hanno fatto scuola

    Capisco che IL CAPOLAVORO argentiano non debba per forza far impazzire tutti.

    Per me resta il suo capolavoro assoluto, seguito da Inferno, Phenomena, Tenebre e Profondo Rosso
    Ultima modifica: 26/09/15 09:31 da Buiomega71
  • Markus • 26/09/15 10:48
    Scrivano - 4768 interventi
    Ruber ebbe a dire:
    Siamo pienamente d'accordo in cinque, ovviamente poi i gusti sono gusti ci mancherebbe e se Markus che un noto conoscitore della filmografia di Argento non lo ritiene riuscito o non all'altezza delle altre pellicole del periodo '70 di Argento vuol dire che a lui non ha dato in emozioni e visioni ciò che ha dato a noi.

    A me al contrario non ha dato emozioni e visive (come ben molti sanno) "Suspiria", che ho trovato curato negli aspetti delle scene e nei momenti più horror e degli effetti speciali, ma falso nelle scenografie (pacchiane a mio modo di vedere) mentre salvo il soggetto buono in partenza ma che si dissesta parecchio nello svolgimento, e il mio giudizio non può essere che uguale a quello di Fedemelis, che sembra aver capito bene il difetto del film ossia la lentezza assurda delle scene di quella pellicola, che molti anzi in diversi assoldano a capolavoro ma che per me non e mai stato, ma come scrivevo prima sono gusti come per Markus a cui le mosche non li sono piaciute molto.


    Sì, è proprio una questione di gusti personali. Oh! Sia chiaro che non sto dicendo che "Quattro mosche..." sia un brutto film, ma gli preferisco i due precedenti (di Profondo rosso non stiamo qui nemmeno a parlarne).
  • Markus • 26/09/15 11:59
    Scrivano - 4768 interventi
    Graf ebbe a dire:
    Esatto: Profondo Rosso è il capolavoro di Dario Argento. Spero ci sia un'ampia maggioranza di davinottiani a pensarla così...

    Credo che sia il cosiddetto film della vita per molti (compreso me).
  • Didda23 • 26/09/15 13:00
    Compilatore d’emergenza - 5806 interventi
    Il mio preferito resta Inferno, poi poco sotto l'uccello, tenebre e profondo rosso ( nell'ordine)
  • Rebis • 26/09/15 14:44
    Compilatore d’emergenza - 4464 interventi
    Anche per me Suspiria tutta la vita, e poi Phenomena. Al contrario di Graf ho un ottimo rapporto con l'horror argentiano, mentre il thriller mi lascia sempre un senso di insoddisfazione. Amo molte sequenze di Profondo rosso, Tenebre e Opera ma nel complesso non mi convincono mai del tutto. Forse il migliore per me rimane L'uccello. Eresia delle eresie, adoro gli argentinismi in film di altri registi. Le quattro mosche invece aspettano una rivalutazione, considerato che la visione risale a molti anni orsono da una vhs urenda che duplicava la mitica messa in onda di Rete4...
  • Buiomega71 • 26/09/15 14:48
    Consigliere - 27501 interventi
    Rebis ebbe a dire:

    Eresia delle eresie, adoro gli argentinismi in film di altri registi.


    Allora siamo in due a essere "eretici", perchè gli "argentinismi" nei film degli altri registi hanno sempre fatto impazzire anche il sottoscritto
  • Rebis • 26/09/15 14:51
    Compilatore d’emergenza - 4464 interventi
    Grande Buio :)
  • B. Legnani • 26/09/15 19:53
    Pianificazione e progetti - 15289 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Ciavazzaro ebbe a dire:



    Quattro mosche è molto affascinante e presenta probabilmente uno dei finali più belli,non solo di Argento ma di tutto il giallo italico




    Parole sagge, che condivido pienamente!


    Pensate l'effetto che il finale aveva, vedendolo all'epoca...
  • Graf • 26/09/15 20:47
    Fotocopista - 902 interventi
    Concordo.
    Il finale di Quattro mosche… è sconvolgente ed inatteso ma soprattutto, per lo spettatore che ha seguito il filo e in senso della storia, assolutamente sconcertante. Un’'irruzione che agisce su due livelli, uno più epidermico e razionale (chi è l’'assassino?), l'’altro più intimo ed emozionale (i particolari dati anagrafici dell'’assassino). Un colpo di genio che rimane impresso in modo indelebile nella memoria di tutti.
    I film di Argento, quelli degli anni ‘70 e ’80, al di là degli effettivi valori artistici, hanno seminato piante e piantine robuste e fertili nei giardini creativi dei registi dei cinque continenti.
    Ultima modifica: 8/05/19 00:22 da Graf
  • Fauno • 26/09/15 20:58
    Formatore stagisti - 2772 interventi
    Mi limito a fare i complimenti a Graf per l'interessante analisi su questo film, ma faccio prima a dire che a Profondo rosso ho dato solo 3 pallini perchè non ne potevo più di sentir dire che Argento aveva fatto questo immenso capolavoro, l'unico che faceva davvero paura, mentre i primi facevano ridere più che altro e quanto a Suspiria e Inferno solo i deficienti credevano alle streghe. Per fortuna non l'ho mai letto sul sito...

    Quello che invece ho sempre pensato e penso tuttora è che Dario fino a Opera (dove, N.B.,per la prima volta delinea in maniera abbastanza mediocre la personalità dell'assassino), sia assolutamente intoccabile.

    La mia preferenza va ai primi 6, ma neppure Tenebre e Phenomena erano calati come rendimento.

    Di 4 mosche, più che il finale ricorderò sempre il crescendo di tensione nella scena del parco, dove di punto in bianco la poveretta di turno si ritrova da sola, nonchè le indagini di Marielle e in contemporanea una mano che con una siringa tira del liquido, oppure, ancora peggio, il reseau della cabina telefonica, che finisce con delle voci minacciose fuori campo che ricordano il padre di lei...

    Ma io dico colleghi...ne potrei ricordare un'altra ventina nei primi 3 di Argento, oltre a tutte le scene indimenticabili riportate da voi. Siamo di fronte a qualcuno con delle risorse pazzesche, dotato di un'incredibile capacità di creare qualsivoglia alchimia, e di colpire lo spettatore a ripetizione, soprattutto col brivido, ma non solo col brivido.

    Se ognuno di noi ha le sue preferenze, non sarò certo io a dire che per i primi sei film ci sia un divario così netto fra uno e l'altro...saran diversi come impostazione o modelli, ma sono tutti supremi come risultato. FAUNO.
    Ultima modifica: 26/09/15 21:02 da Fauno
  • Graf • 27/09/15 01:34
    Fotocopista - 902 interventi
    Certamente è così, Fauno. Peccato che "le risorse pazzesche" Argento le abbia esaurite da almeno vent'anni. Dicevo in un altro post che, ormai, il nostro Dario è solo il monumento di se stesso...Ma, quello che egli ha creato nella prima metà della sua carriera, basta e avanza per assegnargli un posto d'onore nella storia del cinema mondiale.

    Sì Fauno, è logico che non solo i finali sono fondamentali nel cinema di Argento ma un numero notevolissimo di scene tese ed emozionanti rappresentano la spina dorsale e le costole del suo cinema...Un cinema non costruito su una sceneggiatura di ferro ma bensì sulla continua proliferazione di immagini di intuizioni, paure intime, tensioni latenti, ossessioni, incubi, manie, malattie mentali, segreti inconfessabili. Un cinema non di dialoghi, di chiacchiere e di vaniloqui ma un cinema di visualizzazioni, di figure, di rappresentazioni che rinviano quasi sempre ad un “oltre”,a un “celato” profondo ed inconfessato. Condizione esistenziale specifica della nostra epoca angosciata, priva di sicurezze esterne e di certezze interne. In questo, il cinema di Argento, si pone assolutamente dentro la storia sociale di questi decenni creando un’'empatia generale.

    Diceva Hitchcock:il cinema non è teatro filmato o “fotografia di gente che parla” ma un raccontare per immagini. Tutte le scene memorabili del cinema di Argento applicano in pieno questo famoso assioma hitchcockiano.
    Forse più del cinema di Hitchcock stesso. (Ma viaggiamo su due rotaie diverse e in epoche differenti …e poi i film di Hitchcock sono assolutamente basati su un'’inattaccabile sceneggiatura di ferro…).

    Ultima considerazione: Quatto mosche di velluto grigio l'’avevo visto al cinema per la prima volta nel 1975 o ’76 e poi l’'ho rivisto in DVD la seconda volta ben 39 anni dopo, nel dicembre del 2014.
    Un film che avevo praticamente dimenticato; …è come se lo scorso dicembre, l'’avessi visto per la prima volta. Ebbene, quest'opera mi ha letteralmente scosso ed impressionato per la sua forza onirica. Un film del 1971 che non ha sofferto per nulla il passare del tempo. Per niente appassita, la potenza del suo impatto è rimasta, nei decenni, intatta. E questa sorprendente freschezza, questa eterna giovinezza la considero una grande qualità intrinseca del film.
    Ultima modifica: 8/05/19 00:31 da Graf
  • Ruber • 27/09/15 19:37
    Formatore stagisti - 9489 interventi
    Markus ebbe a dire:
    Graf ebbe a dire:
    Esatto: Profondo Rosso è il capolavoro di Dario Argento. Spero ci sia un'ampia maggioranza di davinottiani a pensarla così...

    Credo che sia il cosiddetto film della vita per molti (compreso me).


    Potete gridarlo forte cari Markus e Graf ci mancherebbe altro: PROFONDO ROSSOe assolutamente il capolavoro di Argento in assoluto, poi tanti altri belli ne sono
    seguiti chi più chi un pò meno.

    D'accordo anche con chi ha scritto che Argento abbia seminato molte piante robuste per tutti coloro che fanno cinema horror e si sono visti i risultati in tanti altri film negli anni seguenti.

    Meno d'accordo con chi dice che ormai lui abbia perso la sua vena artistica di un tempo, lo dicono da tempo di Verdone, ormai non mi arrabbio più non ci faccio neanche piu caso quando lo dicono, ci passo sopra, ma none certo cosi.

    E vero Argento negli ultimi anni e inciampato magari in qualche sceneggiatura poco riuscita (secondo me tutti quelli dove c'è la figlia chissà perchè non sono venuti bene...sarà un caso? elimino solo Trauma da questi) ma dire che è finito come regista e autore mi sembra assolutamente fuori luogo.

    Terza ma non meno importante ormai il mio cruccio per i film di Argento non e più Suspiria, ma visti i tempi recenti peroro la causa di Dracula 3d, che secondo me sarà rivalutato nel tempo e a distanza di anni, come scrissi tempo addietro.

    ps: Su "quattro mosche" ovviamente d'accordo con tutti quelli che hanno detto che ha un finale fantastico, illuminante oserei dire.
  • Graf • 27/09/15 21:41
    Fotocopista - 902 interventi
    Personalmente valuto i singoli film dei registi e non il talento innato o la personalità del regista che può essere più magnetica (Fellini...) o meno (Antonioni...).
    Valuto (cerco di valutare...) i film per quelli che sono senza lasciarmi influenzare (cerco di non lasciarmi influenzare...) dal nome del regista...

    Ma qui si stava parlando di Quattro mosche di velluto grigio...
    Ultima modifica: 25/03/16 20:56 da Graf