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Titolo originale: Evaman, la máquina del amor
Anno: 1980
Genere: erotico (colore)
Regia: Antonio D'Agostino
Note: Aka "Eva man (2 sessi in uno)", "Eva, la macchina dell'amore".
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 26/07/08 DAL BENEMERITO RENATO
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- Non male, dopotutto:
Renato - Mediocre, ma con un suo perché:
Lucius - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Matalo!, Pigro, Ronax - Gravemente insufficiente!:
Schramm
Triste e divertente allo stesso tempo... possibile? Sì, perché da un lato c'è lo squallore di una sotto-produzione hard del periodo (ma il film circola anche soft), con interni deprimenti e luci da filmino amatoriale, ma dall'altro c'è l'indubbio fascino trash della trama, con il professorone che parla con un accento russo da barzelletta ed altre amenità che preferisco risparmiarvi. In ogni caso, si guarda solo per vedere nuda/o la Robin's e tanto basta.
Creatura splendente e unica (che ho rapidamente conosciuto) Eva Robin's esordisce con questo poverissimo filmaccio accompagnata dal trans Ajita Wilson. Il film è di uno squallore raro non tanto per volgarità ma per messinscena da tipico sottoprodotto poveristico spagnolo (una povertà tutta sua). Unica curiosità la doppia sessualità della Robin's (divino ermafrodita più donna di una donna) che anche in questa pellicola riesce a incuriosire, turbare e affascinare.
Avventure erotiche di un ermafrodito: questo il succo di una pessima pellicola pornosoft, da dimenticare. Pessima per la qualità narrativa e tecnica, e per il trash che riecheggia il precedente dello studio scientifico del freak (Gola profonda), ma senza quella freschezza pioneristica che lì diventava umoristica. Qui invece non c'è proprio niente se non esibizione della stranezza.
Esaudita la curiosità di vedere per la prima volta in un softcore un ermafrodita in azione, men che nulla resta, se non l’assolutezza di uno sfacelo che non lascia scampo anche al trashofilo più accostumato (o, fate vobis, scostumato) e assuefatto al peggio. Ma anche l’onanista può circolare circolare, ha ben poco da vedere, ché il film brancola vanveroso nel proprio buio, peggio d’un relitto alla deriva. Della cerimonia dei sensi non è rimasta neanche la polvere sui mobili e la curiosità uccide quella specie felina chiamata cinefilo. Zero film in uno: evitarlo significa volersi un gran bene.
Un ermafrodita (la Robins) e un ex sergente dei pompieri divenuto donna (la Wilson) sono le indiscusse star di questo infimo film girato al totale risparmio di mezzi e di idee e fugacemente circolato ai tempi nelle sale a luce rossa. Assodata senza riserve l'assoluta desolazione del tutto, con una demenziale pseudo trama gialla condita da dialoghi inaudibili, va detto che nelle scene erotiche le due signore in questione sfoggiano una non indifferente presenza scenica. Agghiacciante, come di regola in queste produzioni, il cast maschile.
MEMORABILE: Come si viveva quando non c'erano i cellulari: i due scagnozzi si arrampicano su un palo del telefono per collegarsi ai fili e fare una chiamata.
La divina Eva Robins prende parte a questo filmetto che ha un incipit imbarazzante e un finale che ripaga le attese. Basso badget e momenti "forti" per chi vuole ammirare la dea in tutto il suo splendore. La trama è ai minimi termini: uno scenziato russo vuole studiare l'ermafrodita, essere perfetto dai contatti corporali, che scatenano una nuova energia capace di investire tutti i sensi, di tutti. Tecnicamente inesistente, ma con un'idea di fondo, seppur manipolata per esigenze di copione. D'Agostino vi mostrerà più di quello che pensate.
MEMORABILE: Le sequenze in piscina; La classse e bellezza di Eva; La fellatio; Il threesome.
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- Ringrazio Renato, poiché mi ha permesso di correggere il (grave) refuso fatto nella sezione curiosità...
- Fatto. E ora, prima di andare a letto, ne approfitto per ringraziare anche Renato (oggi va così). Se voi infatti trovate sempre meno errori nelle schede davinottiche il merito massimo spetta a Renato. Voi non potete saperlo ma nessuno lavora nell'ombra come lui, nessuno è tanto attento alla correzione degli errori, a precisare nomi giusti e npomi sbagliati anche di caratteristi semisconosciuti. E' uno sporco lavoro ma qualcuno deve pur farlo, hanno detto. Ebbene, quel qualcuno ha un nome e un cognome: Renato Renato! Che poi sia un altro di quelli che commenta con classe e competenza è la ciliegina sulla torta: uno di quei Fondatori di cui non si può fare a meno!
- Utilità dei motori di ricerca
Sarebbe "fuori tema" anche nelle curiosità, però il fatto è talmente simpatico che mi sembra cosa interessante riportare.
Chi, casualmente, approda sul Davinotti, come ci arriva?
Ovvio, se non è un utente o ci arriva perché cerca un film su un motore di ricerca o perché s'imbatte in qualche link in siti amici (Tre Rose, Cinema e Medio Evo, Nocturno o altri).
Poi ci sono quelli che cercano altro e, sfiga vuole, finiscono qua.
Ecco una serie di "termini" utilizzati in un search tipo google che hanno portato qualche sventurato su questo sito di cinema:
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Quando si dice che gli italiani sono un popolo di fantasiosi...Ultima modifica: 11/04/09 22:39 da Undying - Pigro ebbe a COMMENTARE:
(...) il trash che riecheggia il precedente dello studio scientifico del freak (Gola profonda), (...).
Qui invece non c'è proprio niente se non esibizione della stranezza.
Capisco che di questi tempi possa suonare strano, ma il termine freak è offensivo e non rispetta la natura diversa, ma non per questo mostruosa, del transessualismo.
Gola profonda era una parodia, incentrata sulla deformità della protagonista (dotata di clitoride nella gola), Eva Man mette in esposizione l'idea del "terzo sesso": ed è semplicemente ridicolo (e questo sì: strano) che nel 2010 qualcuno si ostini ancora a ritenere anormale chi ha pulsioni (naturali e, per chi lo crede, divine) diverse dalla media.
Il pensiero della popolazione media non accarezza affatto la verità, ma solo una norma di comportamento, presa appunto per comune (ed estesa ingiustamente a DOGMA) perché attuata dalla maggioranza delle persone.
Questo mi sentivo di dire...Ultima modifica: 16/06/09 01:57 da Undying - Uhm, scusa Undying, Wikipedia sotto la voce freak dice:
Freak, in lingua inglese, indica una persona dall'aspetto o dal comportamento inusuale.
Personalmente non lo so e approfondirò meglio, ma sei sicuro che il termine freak abbia necessariamente connotazioni offensive legate alla mostruosità? A me non pareva, ma ovviamente posso sbagliarmi. - Zender ebbe a dire:
Uhm, scusa Undying, Wikipedia sotto la voce freak dice:
Freak, in lingua inglese, indica una persona dall'aspetto o dal comportamento inusuale.
Personalmente non lo so e approfondirò meglio, ma sei sicuro che il termine freak abbia necessariamente connotazioni offensive legate alla mostruosità? A me non pareva, ma ovviamente posso sbagliarmi.
Forse apparirò noioso: ma non c'è dubbio che definire una "persona" dall'aspetto o dal comportamento inusuale già sia una forma di emarginazione.
Non c'è dubbio che freak stia a indicare questa diversità (implicitamente considerata non comune, non normale) e, appunto per questo, è termine offensivo.
Dare del freak a qualcuno non è un complimento, poi possiamo girarci attorno come vogliamo e utilizzare termini meno aggressivi tipo inusuale anziché diverso.
La mia idea (ripeto, a scanso di equivoci: la mia idea) è che un transessuale è una persona, non un freak.
P.s.:
Wikipedia aggiunge anche che in antropologia al termine freak è associato il concetto accostabile a mostro o "fenomeno da baraccone": più offensivo di così...Ultima modifica: 16/06/09 02:33 da Undying - Undying ebbe a dire:
Forse apparirò noioso: ma non c'è dubbio che definire una "persona" dall'aspetto o dal comportamento inusuale già sia una forma di emarginazione.
Non c'è dubbio che freak stia a indicare questa diversità (implicitamente considerata non comune, non normale) e, appunto per questo, è termine offensivo.
Dare del freak a qualcuno non è un complimento, poi possiamo girarci attorno come vogliamo e utilizzare termini meno aggressivi tipo inusuale anziché diverso.
La mia idea (ripeto, a scanso di equivoci: la mia idea) è che un transessuale è una persona, non un freak.
P.s.:
Wikipedia aggiunge anche che in antropologia al termine freak è associato il concetto accostabile a mostro o "fenomeno da baraccone": più offensivo di così...
Non sono d'accordo sul fatto che definire inusuale una persona significhi emarginarla. Altrimenti anche il termine eccentrico lo sarebbe. Inusuale non implica secondo me offesa. Ciò detto, è vero che dare del freak può apparire più grave e sicuramente NON E' una tua idea che il transessuale SIA UNA PERSONA. Su questo non dev'esserci alcun dubbio: un transessuale E' UNA PERSONA, che sia chiaro! - Zender non so cosa ne pensi ma toglierei "volgare" dalla curiosità postata in scheda. Mi sa tanto di copia e incolla o non se ne capisce il senso... Senza contare che una curiosità dovrebbe essere neutra e poi Undying ha dato tre pallini a "Mascara", sarebbe un controsenso se lo considerasse volgare.. Inoltre il film non ha nulla di volgare: è girato, montato e fotografato bene.. Che ne pensi, sbaglio?Ultima modifica: 3/05/20 17:24 da Lucius
- Spostato qui infatti, i pareri vanno nella discussione generale. Semplicemente una volta non era così.
