Undying • 30/01/08 23:23
Comunicazione esterna - 7568 interventi Dall'erotismo alla castità
iter anticonvenzionale di una bellissima attrice
Nasce come
Claudia Colacione il 17 maggio del 1965 a Roma.
Debutta come attrice, utilizzando il nome d'arte di Claudia Koll (Koll è ispirato dal reale cognome), proprio con
Tinto Brass: è il 1992 e il film s'intitola
Così Fan Tutte.
Si tratta dell'ennesimo erotico girato dal regista milanese, ormai orientato - grazie al rilassamento della censura - a realizzare pellicole quasi al confine con l'hard, mai puramente affrontato per via di membri maschili posticci, dei quali v'è traccia anche nel film in questione.
Così fan Tutte è accentrato verso la perfezione di un fisico femminile, aggraziato e avvantaggiato da un viso con tratti remissivi; la Koll troneggia sulla locandina del film, ripresa di spalle: alludendo chiaramente al "succo" della pellicola, incentrata a mettere in rilievo atti (prima solo fantasticati, poi messi in pratica) di sesso non convenzionale.
La bella Claudia diventa più che famosa, ma - immediatamente - abbandona la scena dello scandalo (la sua presenza in pellicole erotiche si limita a questo solo titolo brassiano).
La Koll alterna quindi cinema a televisione: partecipa, infatti a fiction televisive tipo
Linda e il Brigadiere,
Valeria medico Legale e
Amiche e non disdegna apparizioni di certa importanza come valletta (al fianco di
Baudo e coadiuvata da
Anna Falchi) nella manifestazione del celebre Festival di Sanremo (1995).
Sempre nel 1995 è presente sul set della commedia brillante
Uomini sull'orlo di una Crisi di Nervi , diretta da
Alessandro Capone, singolare regista che debutta con un horror girato nel 1989:
Streghe, mentre in precedenza aveva collaborato - come sceneggiatore - al fiacco
Thrauma (1980,
Gianni Martucci), all'erotico
La Bonne (1986, di
Samperi) e al Venerdì 13 italiano, diretto nel 1987 da
Ruggero Deodato (
Camping del Terrore).
Con il passaggio del millennio le apparizioni dell'attrice si fanno sempre più sporadiche, sino a quando ricompare - a sorpresa - nella fiction televisiva dal sapore religioso (esattamente antitetica al debutto):
Maria Goretti, diretta nel 2003 da
Giulio Base.
Si inizia a parlare di conversione: la stessa Koll dichiara d'esser stata lettrice - nell'infanzia - della mistica carmelitana
Teresa di Lisieux.
Nel frattempo Claudia profonde tempo e solidarietà verso i meno abbienti, partecipando attivamente con associazioni di volontariato, attive nelle sfortunate zone del "Terzo Mondo".
La rivedremo poi nell'ennesima fiction diretta da
Giulio Base nel 2005:
San Pietro, ovviamente nelle vesti di una religiosa...
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