Dalla terra in cui tutti sanno e nessuno vede o sente nulla, esce questo personaggio, memorabile, quasi unico nella sua anarchia (5 figli avuti da 5 donne diverse) ma disponibile a 360° per venire a capo di ogni problema (vende e ripara elettrodomestici in pieno boom economico). Chi meglio di lui potrà risolvere l'eterno duello fra parenti proprietari di agrumeti aventi falde acquifere comuni, quando uno dei due fa perfino i riti per avere un erede e l'altra ha un'eterna rivalità con la moglie del primo? Superbi Tognazzi e la Ralli per un film arioso, folkloristico e mai lezioso.
MEMORABILE: Il frullatore; Il discorso finale di Mita; I buchi nell'auto come "prese di aerazione per i bimbi"; Il filo del microfono e quello della dinamite.
Strambo film di Blasetti, che modifica pesantemente il pirandelliano Liolà (che qui vende e ripara elettrodomestici). Il film va visto e valutato sul piano del grottesco in assoluto, non su quello della rappresentazione di una Sicilia inesistente a tali livelli. Limite principale è il fatto che Tognazzi funziona come ingravidatore ma non come siculo. Brasseur eccede. Meglio la Ralli (perché volitiva) e la Aimée (perché sobria). Mediamente meglio, allora, il cast secondario, con la Cegani su tutti. Ruolino per la Vukotic. Funzionano le dinamiche di piazza e le occhiate dalle finestre.
Donnaiolo e scapolo impenitente, il siculo Liolà dissemina figli a destra e a manca. Grazie a questa sua attitudine riuscirà anche ad assicurare un erede al signorotto del paese. Prendendo spunto dal testo pirandelliano, rimaneggiato e trasposto nel periodo contemporaneo alla realizzazione del film, Blasetti sembra più che altro muoversi sulla scia dei precedenti successi di Germi adagiandosi nella rappresentazione di una Sicilia folcloristica e di maniera. La sua consumata abilità e la bravura degli interpreti gli permettono comunque di confezionare uno spettacolo di buona fattura.
MEMORABILE: Gli argomenti con cui Tognazzi giustifica i colpi d'arma da fuoco rivolti contro di lui.
Venditore di elettrodomestici risolve il problema della discendenza per un signorotto. Spunto pirandelliano per una vicenda che scade nella commedia folkloristica. La Sicilia che fu è inserita solo per parlare di corna e i momenti migliori sono i pettegolezzi o lo humor con le guardie. Tognazzi riempie la scena e, quando manca, il film arranca; del siciliano non ha la mimica, tuttavia ha i tempi giusti. Ralli brava, Aimée sprecata.
MEMORABILE: I figli al lavoro; Davanti al microfono.
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