Come sempre in Iskanov, incontenibile durata fiume tutta reiterazioni compromettente la più solida pazienza, score tonitruante scavalcante il film, idee niente male ma di balorda e/o superficiale traduzione, f/x anteposti a un’evanescente trama mummificata da tanta patina postproduttiva, arty e visceralità che si rompono vicendevolmente le corna, digitale scadente e tanta, troppa tsukamotaggine amatoriale. Se non strafacesse, lodevoli sarebbero l’elogio all’emisfero destro, il voler fare del cinema un inno alla corticalità, l'omaggio a Beksinski e 3 sprazzi inventivi che tengono fede al titolo.
POTRESTI TROVARE INTERESSANTI ANCHE...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
alle solite. un irrisolto braccio di ferro tra ci siamo e non ci siamo. ci siamo perché iskanov i numeri li ha quasi tutti, non ci siamo perché non conosce la matematica per usarli e allora se li gioca al lotto del ndò cojo cojo e come viene viene, sprecandosi nella solita velleitarissima epigonalità tsukamotara amateurish, e in una post-produzione che cerca di sopperire a una mancanza di pregnanza che marchia a fondo l'intera operazione, credendo magari che basti un ottimo score post industriale ed electro-core a fare da tappeto sotto al quale nascondere i grumi di zozzeria. peccato perché quando vi sono dei guizzi, questi sono davvero notevoli e capaci di farsi didascalia a tutto tondo del titolo. e ti incazzi di brutto perché ti chiedi come mai non si fermi a riflettere che quella dovrebbe essere la cifra di tutto il film, che invece non sa andare oltre il tenersi a cavallo tra una video-amataroliatà casalinga e il videoclip con idee che vanno dal men che discreto al distinto.
i passaggi ambrati valgono da soli la tortura di 126' di expo sì inventivo e visionario, ma alla lunga anche snervante, anche perché -forza e limite dell'intera operazione- una trama vera e propria non c'è, deve sforzarsi di inventarla il fruitore ricamando attorno a quel che gli è dato di incassare.
sfrondando tre quarti d'ora, sarebbe stato un buon uppercut. nel dubbio, comunque, e visto che comunque l'esaltazione dell'emisfero destro va lodata a prescindere, un sei politico glielo darei. da vedere giusto per rallegrarsi di quel che accade quando ci si abbandona all'estro, ma il cinema è un altra cosa. in definitiva, chi cerca una storia che renda corposo e razionalizzabile il tutto stia chilometri alla larga. a meno che non abbia finito la camomilla.