Versione televisiva del fumetto di Crepax, in cui la celebre fotografa è interpretata dall’esordiente Hampton, protagonista della serie insieme a Russel Case, il partner paragnosta. Le storie risultano abbastanza avvincenti, grazie alla mescolanza tra generi diversi (noir, thriller, fantasy, dramma, erotico e un tocco di morbosità). Tra le guest-stars si ricordano la Ferilli, Kim Rossi Stuart, la scream-queen Mary Sellers, Diego Cappuccio, Ricky Gianco; tra i brani della colonna sonora anche gli OMD.
Non particolarmente fedele al tratto di Crepax, ma realizzata con stile frenetico e con buon gusto per la fotografia. Il discreto risultato è stato conseguito dal bravo Gianfranco Giagni, già artefice (come regista) di un misconosciuto horror di certo interesse. La discreta varietà degli episodi, la buona musica ed un cast costituito, di volta in volta, da piacevoli ritorni, lo rendono quantomeno interessante.
A quel tempo questa trasposizione del fumetto di Crepax fu molto pubblicizzata e forse aveva un non so che di attuale, per quegli anni. Malgrado questo, la serie non ebbe gran successo e in virtù degli alti costi di realizzazione non fu riproposta una seconda stagione. In fin dei conti il successo lo ebbe per qualche tempo solo l’allora provocante Demetra Hampton, la cui lingerie fece sbavare il popolino italico. Episodi lenti, ma dotati di una certa raffinatezza narrativa.
Prodotto televisivo inconsueto, considerato che nasceva come telefilm a notevole contenuto erotico ma allo stesso tempo era molto curato sia visivamente che dal punto di vista della scrittura degli episodi. Il casting era abbastanza ragguardevole per una serie tv. Non conoscendo il fumetto, non posso fare comparazioni. Demetra Hamtpon aveva la presenza giusta per il ruolo, ma non ha fatto più nient'altro, il che dice qualcosa sulle sue doti. Qui comunque era mozzafiato.
Era già mediocre ai suoi tempi, oggi è decisamente invedibile. Storie per lo più noiose, scandite da un ritmo blando, prive di qualsiasi momento efficace e momenti erotici a dir poco penosi. La Hampton è una splendida donna, ma in quanto a recitare... Del resto del cast si ricorda solo il sempre bravo Antonello Fàssari, poi finito nei Cesaroni.
Valentina nel comune vivere è il fumetto sexy di Crepax. Successivamente se ne dà una riduzione televisiva e si coglie anche nel segno con la sensualità della Hampton. Molto fetish, con esibizioni di seni e piedi, calze e gambe in quasi tutti gli episodi che contano la direzione di Giagni, bravissimo regista dell'altrettanto bello "Il nido del ragno". Eccitante, intrigante e molto vicino aslle atmosfere "fariniane" di Baba Yaga... Bello.
Beh, sentir parlare in italiano Valentina come Michela Miti o Nadia Bengala nei "Pierini" con Alvaro Vitali (infatti la voce è la stessa, quella di Claudia Balboni) fa un effetto curioso, ma meglio così, dato che la Hampton in originale ha una voce da virago tremenda! Per essere Valentina, veramente Demetra è un po' troppo formosa (ma anche la De Funès del film di Farina era bassetta e tarchiatella). Una serie piacevolmente fetish, con atmosfere morbide ben ricreate e una bella fotografia. Davvero inconsueta per la TV italiana d'allora.
La Valentina dei fumetti di Guido Crepax prese vita nel 1988, con una breve, ma comunque, interessante serie televisiva. Il corpo ed il volto erano quelli di Demetra Hampton (la voce, invece, era dell'attrice Claudia Balboni), una modella che non aveva mai letto l'opera di Crepax. L'autore non partecipò al progetto tv (mi ricordo che non ne era felice) ma noi, che fummo spettatori di questo telefilm di seconda serata di Italia uno, godemmo non poco nel vedere Demetra nei panni di Valentina.
MEMORABILE: Antonello Fassari, ex-Puccio de I ragazzi della Terza C, nel ruolo del fotografo Checco, amico e socio di Valentina Rossetti!
La Hampton si spoglia e si muove nuda con la naturalezza di una donna vestita calzando alla perfezione il personaggio del fumetto di Crepax. Nonostante alcuni vuoti di sceneggiatura e una illuminazione fai da te, la serie si fa apprezzare per il mix di generi; si va dalla fantascienza all'horror, dalla chiromanzia al thrilling, senza saltare streghe e fantasmi del passato. Caratterizzata da un sottotesto lesbico e da una certa raffinatezza visiva ha come punto forte la catwalk music e come punto debole la partecipazione di Fassari. Osé al 50%.
Arduo cimento trasporre l'universo di Crepax con tutte le sue sfumature e i suoi filoni, per di più aderendo totalmente a un'estetica molto diversa. Se ci si adatta al canone l'esperimento può dirsi tutto sommato più riuscito che no, e per gli standard televisivi anche di allora (oggi lasciamo stare) il voto è sopra la sufficienza. Altissimo invece quello alla Hampton
La scapestratezza regna sovrana, l'aura cult c'è; la qualità è scarsa. Il linguaggio di Crepax non è preso in considerazione nemmeno per tentare uno stile registico traslitterato. Alcune puntate ("Caduta angeli" ne è l'esempio più lampante) sono quasi inguardabili, altre sfiorano il sublime involontario ("L'altra", "Ciao Valentina"). Per chi è goloso di certe produzioni tv ottantiane atipiche la tavola è imbandita; con musica ad hoc.
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DiscussioneZender • 16/10/12 08:11 Capo scrivano - 49055 interventi
Dunque, la casa di Valentina a Milano va bene. Il castello invece, appartenendo a un solo episodio, non si può mettere. Grazie per la correzione, in effetti ho sempre chiesto di non mettere mai la reperibilità dei film nei commenti, son notizie quasi sempre destinate a cambiare.
Pubblicità (non poco) occulta nella serie.
Il profumo Borsalino, in una puntata addurittura al centro di un servizio fotografico e in diverse altre sempre in primo piano, come profumo personale dell'uomo di Valentina.
Dice Markus: Confermo che il profumo (così come si vede nel manifesto) e la relativa linea da toilette maschile esisteva davvero ed è stato lanciata sul mercato nel 1984.
PS Un flacone di EDT da 75 ml. ce l'ho ;)
Come fa vedere Ruber, anche in un'altra puntata si esibisce spudoratamente il marchio:
Lucius ebbe a dire: Pubblicità (non poco) occulta nella serie.
Il profumo Borsalino, in una puntata addurittura al centro di un servizio fotografico e in diverse altre sempre in primo piano, come profumo personale dell'uomo di Valentina.
Dice Markus: Confermo che il profumo (così come si vede nel manifesto) e la relativa linea da toilette maschile esisteva davvero ed è stato lanciata sul mercato nel 1984.
PS Un flacone di EDT da 75 ml. ce l'ho ;)
Il tema della serie è per l'appunto:
"24h a day", arrangiata da Fio Zanotti. Nel vinile ve ne sono credo 3/4 versioni tra cui una mixata, e una versione radio.