Una piscina senz'acqua - Film (1982)

Una piscina senz'acqua
Locandina Una piscina senz'acqua - Film (1982)
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Titolo originale: Mizu no nai puuru
Anno: 1982
Genere: drammatico (colore)

Cast completo di Una piscina senz'acqua

Note: Aka "A pool without water".

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Tutti i commenti e le recensioni di Una piscina senz'acqua

TITOLO INSERITO IL GIORNO 30/01/18 DAL BENEMERITO FAUNO
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Fauno 30/01/18 17:09 - 2253 commenti

I gusti di Fauno

Quando il tran tran di un bigliettaio di una stazione di treni giapponese conduce al delirio più totale... Ma come si fa a mandare a ramengo qualsiasi lavoro e le sorti di una famiglia che nessuno ti ha detto di fare, per il gusto di spruzzare cloroformio col siringone e farsi poi i propri comodi con le giovincelle e lasciare come obolo una colazione a base di uova? Sì, è vero che nel film una piscina senz'acqua c'è pure, ma a me sa tanto che sia più il liquido cefalo-rachidiano venuto a mancare al protagonista e che gli ha bruciato le cervella...
MEMORABILE: Il siringone che sembra più schizzare urina che cloroformio, vista la direzione del getto.

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  • Discussione Fauno • 30/01/18 17:13
    Formatore stagisti - 2760 interventi
    A me fa sempre piacere inserire qualcosa di nuovo, anche se non fa parte dei generi da me più seguiti, ma in questo caso avrei davvero preferito lasciare ad altri questo ingrato compito. 102 minuti per confezionare una ciofeca simile...Altro che D'Agostino, Masi, Pastore, Polselli o Bergonzelli...Questo sì che è stra-ultra-arci-trash da pattumiera! Neanche il peggior Siragusa...

    Ed è perfino una registrazione di Rai 3 in v.o. sottotitolata. Se era in Fuori Orario mi vien da ridere...
    Ultima modifica: 30/01/18 17:14 da Fauno
  • Discussione Poppo • 30/01/18 18:43
    Galoppino - 466 interventi
    Uno dei tanti "film eccellenti" di Wakamatsu.

    E non lo dico per fare polemica. KW è un autore torrenziale quindi ci sta che qualcosa, a volte, possa risultare meno riuscita, ma sinceramente della dozzina di film che ho visto non riuscirei a scartare nulla, insomma nulla che stia sotto i tre pallini.
  • Discussione Fauno • 30/01/18 19:09
    Formatore stagisti - 2760 interventi
    Nessuna polemica. A me non è piaciuto e punto. E visto che di tanti autori che io ho anche apprezzato ne ho sentito sia dire che scrivere peste e corna, diciamo che stavolta non ho fatto sconti...Ma puoi credermi, mi avrebbe molto più fatto piacere se avessi potuto dare anch'io 3 pallini, ma la falsità non è mai stata una mia prerogativa. L'unico invito che ti posso fare è di commentarlo a tua volta e scrivere quello che a te al contrario è piaciuto. Purtroppo per me è stato orrendo...in sé e per sé. Poi se vedo altri film dello stesso autore può darsi pure che mi piacciano.

    Ad esempio Caiano ha fatto Milano violenta che mi ha fatto schifo e L'occhio nel labirinto a cui ho dato 5 palle convintissime...
  • Discussione Poppo • 31/01/18 10:11
    Galoppino - 466 interventi
    Leggerò con attenzione la tua rece anche se le premesse che hai dato mi lasciano un poco basito.

    Dovremmo anche considerare che stroncature da un lato ed esaltazioni dall'altro indichino sostanzialmente una opposizione di giudizio inconciliabile.

    Quando questo accade c'è da pensare, pensare a chi dalle due parti abbia preso una cantonata, non abbia visto o ascoltato attentamente, abbia magari aggiunto di suo, etc...

    Converrai con me che ci sono capolavori la cui stroncatura suscita riso più che indignazione.

    Nel caso di Wakamatsu, essendo un regista sostanzialmente "violento" (intellettualmente e spesso anche fisicamente) e molto "politico" è probabile che risulti indigesto a molti. Abbacinante (come diceva Ghezzi).

    Inoltre non ho capito la battuta su Fuori Orario.
    Ultima modifica: 31/01/18 10:13 da Poppo
  • Discussione Fauno • 31/01/18 12:24
    Formatore stagisti - 2760 interventi
    Questo film mi è arrivato per puro caso, in effetti digitando il nome ho visto bene che è un regista fertile, ma non conoscendolo non ne faccio una questione politica, e mi fermo al film in sé e per sé.

    La battuta su Fuori Orario l'ho fatta perché si vanta di ospitare soprattutto cinema d'autore e pertanto cinema di cultura, mentre francamente non ho trovato elementi di arricchimento, a parte il tran tran che alla lunga può portare ad aberrazioni, ma è un elemento trito e ritrito in migliaia di altri film molto più coinvolgenti ed espressivi. A me questo è sembrato un personaggio maccheronicamente folle, che alla fine fa stravaganze più inutili che altro, e va avanti un'ora dietro fila a farle. Quindi anche la durata è eccessiva.

    Quanto ai capolavori la cui stroncatura suscita più riso che indignazione, allora io ci casco dentro in pieno, visto che ho stroncato film come Quarto potere, La signora di Shangai, Io la conoscevo bene, Il grande Lebowski, almeno 6 di Fellini, i due di Bergman che ho visto e altri meno eclatanti.

    Ma come credo tu sappia siamo su un sito che per definizione è correggibile; l'importante è non offendere e cercare di spiegare in maniera comprensibile a tutti il motivo di certe idee.

    Ripeto: di Wakamatsu ho visto solo un film e quindi non mi posso pronunciare né bene né male, ma su La piscina senz'acqua non riesco davvero a salvare niente. E la cosa, specie perché è una mia benemeritata, non mi fa piacere; tutt'altro...
    Ultima modifica: 31/01/18 12:26 da Fauno
  • Discussione Poppo • 1/02/18 11:56
    Galoppino - 466 interventi
    Beh, l'aver visto solo un film di W può spiegare la tua stroncatura; come ho già accennato credo si tratti di un regista molto difficile, da comprendere e metabolizzare nel tempo; fin dagli anni sessanta e settanta KW usava sempre sesso, violenza e politica come principale tema dei suoi plot, temi trattati con un linguaggio spesso simbolico e con immagini impattanti: la donna nuda crocefissa, la donna reclusa e frustata a sangue, la donna (vagina) come elemento rivoluzionario, la donna ninfomane, l'uomo impotente, etc...

    Qualcuno oggi potrebbe ad es pensare sia uno stile sessista, mentre invece è stato esattamente l'opposto. In questo senso parlo di cantonate che spesso la critica prende, o abbagli.

    In questo film si gioca quasi tutto sul piano simbolico: ad es il cloroformio spruzzato con una grossa siringa all'interno delle abitazioni ha chiaramente un rimando fallico/sessuale, altrimenti il regista non avrebbe inquadrato appunto il getto del liquido... Cioè lo spettatore sapeva benissimo cosa aveva in mente di fare il personaggio di questa storia surreale...

    E non mi stupirei se l'ispirazione fosse arrivata da qualche caso di cronaca realmente accaduto...
    Ultima modifica: 1/02/18 11:59 da Poppo
  • Discussione Schramm • 1/02/18 14:52
    Scrivano - 7816 interventi
    Fauno ebbe a dire:
    La battuta su Fuori Orario l'ho fatta perché si vanta di ospitare soprattutto cinema d'autore e pertanto cinema di cultura

    mica vero. f.o. è proprio fuori dal sospetto di ogni snobismo culturale tant'è vero che nei decenni ha trasmesso di tutto (anche franco, banfi per fare un paio di esempi diciamo così "bassi"...) perché ritiene giustamente ogni forma di cinema, anche quella più nazional-popolare o popolana o a-cinematografica come autoriale, per cui si dedicano notti a un ed wood o a bianchi mettendoli sulla stessa scacchiera culturale che prende dentro anche un rohmer o wakamatsu.

    non ho visto questa sua opera ma è vero che nella sua abnorme produzione i risultati sono diseguali e anche a me alcuni esiti hanno appassionato meno di altri.
  • Discussione Fauno • 1/02/18 16:25
    Formatore stagisti - 2760 interventi
    Mai visti passare film italiani che ho collezionato io su Fuori orario! Comunque non ci son stato dietro un'ecatombe di tempo e ho preferito far da me nelle maniere che tu sai, come da sempre conviene fare in Italia. Comunque Ghezzi l'ho sempre rispettato e lo rispetto tuttora.

    Tornando al film, quello che tedia è che purtroppo ci sarà sì un rimando fallico-sessuale come dici tu, Poppo, forse anche un'anticipazione di quello che in effetti il protagonista avrebbe fatto, ma il punto dolente è l'insistenza quasi arteriosclerotica su questo tema, e fra l'altro se vogliamo paragonare la siringa a un fallo che eiacula, vista la traiettoria a parabola del liquido, a me ricorda molto di più una pisciata. E nel protagonista di espressività ce n'è molto poca...Ok che in Giappone la disapprovazione e il malstare si esprimono silenziosamente, ma così è davvero troppo. Per 100 minuti ci si aspetta qualcosa che cambi l'inerzia del film; io speravo di vedere qualcosa di inerente a un suo eventuale nuovo impiego a fianco del Governo giapponese; invece a parte la siringa e due scazzottate senza senso non c'è proprio niente.
    Ultima modifica: 1/02/18 16:26 da Fauno
  • Discussione Poppo • 2/02/18 14:21
    Galoppino - 466 interventi
    Quella della siringa è solo una delle tante immagini simboliche, interpretabili, presenti nel film.

    Poi il giudizio sarà quel che sarà, ma non si può ridurre un film a una delle dozzine di immagini significative. E infierire.

    In ogni caso "pisciata" indica comunque un'azione funzionale a "segnare un territorio" e come tale non ha la valenza dispregiativa che invece tu stai sottolineando, contrapponendo appunto, "pisciata" a "eiaculazione".

    In ogni caso al protagonista interessa "dare piacere alle ragazze" senza lasciare alcun segno della sua presenza, né fisico né emotivo. Una sorta di "sogno erotico" a cui le ragazze si abbandonano piacevolmente.

    La qualcosa è ribadita dalla ragazza quando le chiedono di sporgere denuncia: la voce fuori campo che ascoltiamo all'inizio del film, e che poi vediamo appartenere a lei nella scena finale.
    Ultima modifica: 2/02/18 14:27 da Poppo
  • Discussione Fauno • 2/02/18 16:55
    Formatore stagisti - 2760 interventi
    Poppo, quella è la scena culmine, ripetuta più volte, che emerge da un ritmo lentissimo e di una monotonia asfissiante, indipendentemente dalle intenzioni del regista. Anch'io avevo fatto caso alla voce fuori campo e alla goduria delle donne.

    Quanto al marcare il territorio, ne so qualcosa per via del lavoro che faccio, ma ci mancherebbe solo che adesso ci paragonassimo tutti agli esseri a quattro zampe! Per me è una scena abominevole, e tanto di più in quanto ripetuta fino alla nausea.

    Attenzione: le mie sono sensazioni di un cinefilo iscritto a questo sito; mai al mondo pretenderei che qualcuno interpretasse come legge o come verità assoluta quelle poche righe che scrivo io. Se ho infierito è perché il film con tutta la buona volontà non mi è piaciuto; se poi mi capiteranno fra le mani altri film dello stesso regista e potrò dare votazioni più alte sarò ben lieto di farlo.
    Il mio fra l'altro è il primo commento, quindi chiunque può venirmi addosso con 5 pallini e trovare un'infinità di punti a favore che non ho trovato io. Ma il mio giudizio resterà di gravemente insufficiente, e ti ribadisco che è condizionato solo dalla visione del film e soprattutto dalla sua lentezza.