Una partita a carte - Corto (1895)

Tre uomini all'aperto giocano a carte mentre un cameriere porta loro da bere. Gli esperimenti cinematografici dei Lumière li portano a immortalare un dettaglio domestico e famigliare (il loro padre troneggia al centro di questa pellicola), cercando qualcosa di più ravvicinato rispetto ai filmati precedenti, non solo mostrando così da vicino la partita, ma inserendo anche come sguardo interno/esterno quello del cameriere, che si esibisce un po' istrionicamente nel coinvolgimento nel gioco. Interessante.

Un pezzo di storia, diretto dai papà del cinema, assolutamente da conservare. I Lumierè come al solito in pochi secondi (circa 52 nella copia da me visionata) riescono a immortalare un momento semplice (una partita a carte) come da titolo e a renderlo immortale, testimonianza indelebile per i posteri.

Importante filmato targato Lumière, in cui la descrizione oggettiva di un fatto, pur non sfociando in una narrazione vera e propria, vede una interpretazione delle persone immortalate dai fotogrammi. Il breve film troverà una parioda ravvicinata ad opera di Georges Méliès!

Una semplice partita a carte, fotografata con una particolare saturazione dell'immagine che dà un senso di corposità alla scena. Il personaggio al centro è il padre dei due fratelli Lumiere. Spassosissimo il cameriere che porta da bere e poi, come un fastidioso spettatore, ride e scherza con i tre personaggi lanciando sguardi complici in camera.

Una scenetta di vita quotidiana: un tavolino di un bar con tre uomini che giocano a carte. In Italia nei nostri bar di scenette animate così ce ne sono un sacco e il muto permette ai Lumiere di concentrarsi sulla mimica del corpo dei tre giocatori. Simpatico e innovativo l'inserimento della figura del cameriere che interagisce pure con lo spettatore. Uno dei tre che giocano è il padre dei fratelli Lumiere, specie di meta-omaggio alla propria famiglia prima ad avere l'onore di essere immortalata su celluloide.

Una scena che ancora oggi può essere vista in ogni bar del mondo, ovvero una partita di carte. Qui non si gioca solo per il gusto di farlo ma in palio ci sono anche dei soldi. Il regista si muove sempre nella rappresentazione del quotidiano ma questa volta lascia perdere la sfera lavorativa per concentrarsi sul gioco. Il risultato è buono.

Un momento quotidiano ludico immortalato dalla camera di Lumière: tre uomini giocano a carte, anche se la partita sembra coinvolgere maggiormente due di loro (il terzo è il padre dei due cineasti). La partita è abbastanza animata anche per la posta in palio. A spezzare la “drammaturgia” del momento, la figura di un istrionico cameriere che commenta con una mimica significativa ed ammicca simpaticamente allo spettatore. Interessante.

Piccolissimo film (meno di un minuto) in cui s'inscena una partita a carte tra due giocatori con un terzo spettatore. Anche se non si può parlare di una vera e propria trama, non siamo di fronte a una semplice ripresa di avvenimenti ma a una breve "recita". Il fatto che uno dei personaggi ordini da bere, portato da un cameriere che poi interagisce col gruppo, dona alla vicenda una certa vivacità.