Scritto dalla Cavani, in collaborazione con Franco Arcalli e Italo Moscati, il film tratta un argomento controcorrente, occupandosi di Friedrich Nietzsche e del rapporto a tre costituito dal controverso filosofo (Erland Josephson), la sua amante Salomè (Dominique Sanda) e Paul (Robert Powell). Il tentativo di realizzare un film oltraggioso, ma coraggioso, appare riuscito solo in parte: grazie all'eccellente cura dei particolari (costumi e fotografia) in grado di far dimenticare un erotismo di testa affievolito da personaggi caricaturali e poco verosimili. Ottimo il cast.
Un capolavoro assoluto, ispirato alla vera storia di Nietszche con Paul Rèe e Lou Von salomè. Un triangolo amoroso nato in una Roma di fine ottocento. Con Il portiere di notte rappresenta il livello più alto della filmografia di Liliana Cavani. Diverse citazioni letterarie in questa sceneggiatura tratta da una storia intrigante e vera dove è assente ogni morale. Bellissime le scenografie degne di un film di Visconti.
Tra i più celebrati film della Cavani, è la storia di un rapporto amoroso a tre (Lou Von Salomé, Friedrich Nietzsche, Paul Rée) ricco di venature ideali e letterarie e in cerca di sublimazione. Il film appare estremamente curato per quello che riguarda l'ambientazione, le scene e i costumi ma ha il limite di disegnare personaggi poco credibili e che raramente acquistano vero spessore. Buono il cast.
Languida opera controversa della Cavani. Possiede innegabile fascino figurativo e ha alcuni passaggi convincenti (la visita di Lou e Nietszche in casa della sorella del filosofo, con una Lisi nevrotica sessuofoba da manuale). In generale pecca però di una letterarietà piuttosto esangue, con la regista a disagio nel momento di trasporre sul piano visivo le ovvie ripercussioni erotico-pruriginose del soggetto (le attrazioni omosessuali di Paul Rèè). La sobrietà dei tre interpreti spesso salva capra e cavoli. La Salomè fu il modello del Superuomo Nicciano.
MEMORABILE: Il confronto tra la freddezza "lussuriosa" della Sanda e la bruciante frigidità della Lisi: due donne, due modelli socio-psicologici, due mondi a sè.
Personalmente l'ho trovato detestabile: contiene, infatti, tutti i lati più deteriori
dei film "storico-biografici" (se questo è giusto definirlo così). Abuso di frasi magniloquenti; dialoghi che affogano nella banalità e nel ridicolo; patetiche scene madri a profusione e quant'altro. Aggiungiamoci anche qualche bel paesaggio cartolinesco per fare un po' di colore ed il gioco è fatto. Credetemi: il filosofo tedesco non ha nulla a che vedere con questo pasticcio. Terribile: inaccettabile vaccata!
Ménage à trois scandalosissimo per la fine del XIX secolo, dove Paul cerca di raggiungere Fritz passando per Lou von Salomé. Il tentativo di superare la morale comune, inseguendo semplicemente la personale natura, naufraga però miseramente e ognuno farà i conti con le proprie diversità. Ancora un'opera controcorrente che la Cavani affronta con la disinvoltura e la classe a cui ci ha sempre abituati.
Capolavoro non solo per la resa eccellente del trio di protagonisti, ma soprattutto per i numerosi botta-risposta nei quali la componente antimistica, trascendentale e quindi davvero innovativa e rivoluzionaria, sbaraglia e scardina i luoghi comuni, indici di un immobilismo durato ben 19 secoli! Che lo si voglia o no, nel XX secolo han trionfato le idee di Fritz: la lungimiranza che ha portato al progresso è partita dalla disobbedienza e dalla trasgressione, che a loro volta sono partiti dai piaceri del basso ventre, emancipati una volta per tutte...
MEMORABILE: "L'antisemitismo è un vangelo da birreria"; "Distruggete idealismi, nazionalismi e buoni sentimenti e la vita ricomincerà daccapo".
Il problema è che ci si chiede cosa ne avrebbe tratto Visconti: avrebbe reso i personaggi più credibili nelle motivazioni e meno caricaturali nel comportamento e non avrebbe sbagliato il duplice finale, peraltro inventato di (mal)sana pianta. Ciò, ovviamente, non vuol dire che il film sia brutto. Belle le ambientazioni, ottime alcune interpretazioni (il protagonista e la Lisi su tutti), interessante il cast secondario (la Cegani, Orsini) di grandi nomi non sottoutilizzati. Purtroppo il film presenta e non scava, dicendo meno di ciò che ostenta.
Tranne qualche breve cenno psicologico e politico, la sceneggiatura si esaurisce nell'orgia di una sessualità cupa e malata, per la quale la Cavani - che non è Visconti, né Ken Russell, né Fassbinder - appronta un graveolente corredo di immagini aspre e intrise di torbida decadenza. Un film dove il lato drammaturgico, pomposo e fragile a dispetto dei numerosi attori di grido scritturati - capaci peraltro di qualche acuto recitativo come Josephson e la Lisi - crolla sotto il peso di quello meramente esteriore, sostenuto dalla fotografia e da arie romantiche di musica classica.
MEMORABILE: Fritz che parla con il cavallo; il rivoltante balletto gay; l'apparizione di Paul.
Irritante, calligrafico drammone (non ho capito quanto) biografico, con qualche intermezzo estremo incapace di rendere dirompenti le provocazioni, né di risvegliare dal torpore generale. La raffinatezza di regia, fotografia, ambientazioni e costumi e il ricco cast se da una parte garantiscono il mezzo pallino politico, dall'altra non fanno altro che aggiugere patina alla patina, rendendo l'atmosfera ancor più sonnecchiosamente rassicurante e gli ampi sbordamenti grottesco-decadenti ancor meno tollerabili.
Liliana Cavani HA DIRETTO ANCHE...
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Grazie Buio, sempre esaustivo :) penso proprio che registrerò da Cielo e poi vediamo cosa trasmettono... Strano anche il visto di censura del dvd comunque che lo dà Per Tutti... nonché genere "Commedia": avranno stampato i dati di un altro film...
Tagliatissima la versione trasmessa da Cielo: 108 minuti contro i 121 della versione integrale (dunque fate i vostri conti). Dovrebbe trattarsi dell'edizione VM14 approntata nel 1991.
Non ho il dvd 01, ma vedo che circola una versione da dvd dalla durata di 121 minuti, dunque penso possa trattarsi della stessa versione (al di là di durata e divieti riportati sulla fascetta). Attendo conferme o smentite.
Historie D'O era massacrato dai tagli, ma paradossalmente con alcuni inserti in lingua originale e sottotitoli, dato che invece il dvd da cui derivava il master era totally uncut... dopo mezz'ora ho rinunciato...
La via in cui Paul Ree va in carrozzella è via SS. Quattro in Roma con la chiesa stessa (Aula Gotica) sullo sfondo e provenendo da Piazza di S. Giovanni in Laterano. Coordinate: 41.88769460140506, 12.50084852312201
Basilica e Monastero Agostiniano Santi Quattro Coronati: https://goo.gl/maps/JibgXJXp1Pkr9wcw6
Fotogramma del film: https://goo.gl/maps/2KFYtptrX6o8hW5F8