Una fortuna da morire - Film (1988)

Secondo e ultimo film diretto da Perkins, è una commedia nera dagli spunti horror che vede un uomo grasso e ingenuo adocchiato come pranzo di Natale da una famiglia di cannibali. In sceneggiatura c'è l'autore di tanti successi demenziali e a tratti si vede; le gag sono simpatiche, specialmente nella prima parte e il cast è ben scelto, anche se alla lunga la trama risulta un po' stiracchiata. È comunque un lavoro grottesco piuttosto godibile, girato e confezionato con criterio, che anticipa leggermente la tendenza a mischiare horror e humour diventata poi popolare negli anni '90.

Dopo l'enfasi grottesca di Psycho III, per la sua seconda e ultima regia il mitico Perkins si fionda a capofitto nella commedia nera a sfondo Southern gothic, con un grasso sempliciotto che cade tra le grinfie di una famiglia di cannibali in cerca del piatto forte per la cena di Natale. La trama è linearissima e l'umorismo non eccede nel dark, tuttavia il ritmo è sufficientemente sostenuto e le gag, per quanto non eccelse, si fanno complessivamente apprezzare (lo script è di Pat Proft, collaboratore di Zucker, Abrahams e Zucker). Spassosa la performance del doppiatore Joe Alaskey.