Non perchè amo visceralmente un autore non posso cassare la sua opera prima
Ricordo che questo titolo faceva sempre capolino nella sua filmografia, e la mia mente si faceva i film mentali, che aumentavano a dismisura, credendo fosse un dramma su due donne sole che uccidevano gli uomini in stili morbosamente altmaniani del più morboso
Images (avendo poi visto pellicole visceral/carnali come
Il quarto uomo, Fiore di carne, Kitty Tippel e Spetters)
Niente di più sbagliato, e nulla a che vedere con il Verhoeven che verrà (per fortuna aggiungerei, e altrettanto fortunato ad averlo visto in coda ai suoi capolavori, altrimenti partivamo piuttosto maluccio)
In realtà una commediaccia che oscilla tra il grottesco e la pagliacciata (fosse almeno come
Personal Services), piena di stupidatelle e clienti un pò tocchi , giochetti erotici scemotti (su tutti quello delle gallinnelle, di infinita tristezza e nadir di tutto il cinema verhoeviano), tra "operazioni chirurgiche" che sembrano la versione comicarola de
La corta notte delle bambole di vetro, "scolaretti" indisciplinati (se penso che cosa ha fatto Tinto, solo tre anni prima, con
L'urlo), necrofilia che nemmeno
Sesso matto , in un andiriveni di schiocchezze (ci sono pure le torte in faccia) che manco Nando Cicero o le comiche di Ridolini.
Forse perchè amo fino alle fondamenta il cinema carnale, sporco e sanguinante del "pazzo olandese", e vedere questo suo esordio in berlina mi ha dato una fitta al cuore (un pò come, con le dovute distanze, se Argento al posto dell'
Uccello avesse esordito con
Giovannona Coscialunga, mettiamola così)
Ci sono debolissimi barlumi del suo cinema futuro (le stramberie sessuali, anche se il sesso è solo un gioco, e non si fà mai veramente o sul serio), la fotografia di Jost Vacano è già meraviglia, bravissime le due attrici principali e qualche gusto tipico del regista de
L'amore e il sangue (gli stivaloni, la piuma davanti alla patata, il cabaret, i clienti delle due simpatiche-pure troppo-peripatetiche e i loro vizietti), ma da Verhoeven e dal suo fido Gerard Soeteman voglio sperma, sangue, sesso lurido, nichilismo, amori balordi e malati, carne , cinismo, pugni nello stomaco (come da
Fiore di carne in poi, come gli stupri omosex di
Spetters, le blasfemie omoerotiche del
Quarto uomo, l'odissea infernale di Kitty, il medioevo fatto di stupri, santi guidatori, castelli inespugnabili se non con carne infetta di cane e cadaveri marsiscenti impiccati agli alberi), quì, ahimè, totalmente assenti, o al limite, passioncelle segrete sessuali messe in burletta che pendono più dalla parte del Campanile di
La matriarca o della
Sculacciata che nemmeno dei furori verhoeviani prossimi venturi.
Mignotta movie col sorriso sulle labbra, da fondo di squallido avanspettacolo, lontano dalla vera poetica verhoeviana.
Con rammarico un pallino e mezzo al "mio" Paul (dopo
L'uomo senza ombra), sofferto a dir poco , ma tant'è
Eppoi dicono in giro che il suo film più brutto è
Showgirls (per me un gustoso remake non dichiarato di
Kitty Tippel, come
Basic Instict lo era del
Quarto uomo), forse non hanno visto questo suo "irriconoscibile" esordio (dopo la serie televisiva
Floris)
Dietro l'angolo, per fortuna, c'è
Fiore di carne...