Da un serial di culto scaturì una serie di lungometraggi tagliaeincolla di fattura italiana (con lo zampino di Bruno Mattei). Questo è attraversato dal leit-motiv del condizionamento mentale, allo scopo (come sempre) della distruzione da parte aliena della base SHADO, quartier generale della resistenza anti-extraterrestri. Ovviamente di nessun rilievo cinematografico, utile come Bignami del telefilm.
Da una fortunatissima serie televisiva un film di montaggio puramente antologico che sviluppa il solito tema dell'attacco difensivo nei confronti degli extra-terrestri dal rotatorio disco volante. Gran dispiego di parrucche, bionde e viola shocking, memoria nostalgica di chi è stato spettatore ai quei tempi in bianco e nero.
Da bambino rimasi talmente terrorizzato da La guerra dei mondi, che questo film con il bel colonnello Straker, la SHADO, base Luna, strumenti quali missili a supposta, Sky Diver, semoventi... mi hanno molto rigenerato l'ottimismo. Anche oggi rimango soggiogato dalla musica meravigliosa, ma di questo film sono indimenticabili gli effetti ipnotici e condizionanti degli UFO e il fatidico minuto molto prolungato ove Straker si prende una sola possibilità di salvare il mondo... Davvero un sogno ad occhi aperti.
MEMORABILE: Il gatto siamese; L'operatore radar col go-kart; L'uscita di Straker: "Un UFO non localizzato è come una donna di troppo".
Da ragazzina avevo un simil-cotta per il bonazzo colonnello Foster, mentre mia sorella minore trovava inspiegabilmente affascinante il canuto comandante Straker, quindi l'effetto nostalgia è assicurato... però le avventure della SHADO sono proprio invecchiate maluccio e, a differenza della sempreverde TOS, fanno ormai parte dell'antiquariato televisivo. Non è tanto questione di effetti speciali quanto di povertà delle storie, assai ripetitive (gli attacchi alieni sono fatti con lo stampino, le battaglie spaziali idem) e questo film-collage non fa certo eccezione.
MEMORABILE: Le assurde pettinature femminili - Il cigolio rotatorio sibilante dei dischi volanti
Film di montaggio della serie UFO dove la SHADO se la deve vedere con alieni che hanno costruito una base terrestre, con copie del comandante Stryker, del colonnello Foster e degli altri. Si alternano sequenze psichedeliche a scontri spaziali. C'è però una chicca: si vede, finalmente, il vero volto degli alieni. L'idea di fare dei film da una serie tv di successo non è una novità, anche se qui impera il Tagli, ritagli e frattaglie, perché saltano più le immagini che gli Ufo cattivi. Solo per fanatici.
Sicuramente visto ora, appare datato e a tratti ridicolo. Per l'epoca, invece, fu una vera innovazione. Col tempo è diventato (giustamente) un cult per gli appassionati di fantascienza. Leggermente inferiore a Spazio 1999 e Star Trek. Particolare la figura del comandante Straker. Direi comunque, visto il budget ridicolo, che il risultato è apprezzabile!
Gli episodi della mitica serie riuniti sono sempre un piacere da seguire, nonostante tutti gli evidenti limiti. Il collegamento è relativo alla possibilità alternativa dei nemici extraterrestri di attaccare SHADO: insinuarsi negli esseri umani e sfruttarli come distruttori! Un po’ psichedelico, anche per la luce del disco volante che richiama a sé; molto “cult” nei classici carismatici che contraddistinguono l’intera serie. La misteriosa e oscura brughiera sarà, anche qui, un elemento fondamentale. Da vedere e ricordare.
MEMORABILE: Il richiamo dell'Ufo nella brughiera; L'attacco alla base di SkyDiver 3, con la forzatura della porta di sicurezza con le mani.
Bizzarra ma efficace l’idea di un produttore italiano di cucire tre episodi della serie inglese UFO. Ma se sicuramente intrigante è l’effetto in crescendo basato sul filo rosso della capacità degli alieni di condizionare le menti degli umani per sabotare le forze di difesa terrestre, e sempre piacevole il rimando all’amatissima saga televisiva, l’impatto col cinema e con le diverse esigenze narrative si fa sentire: il risultato è proprio quello di un accrocchio senza capo né coda, gustoso nelle parti, sfaldato nel tutto. Per i fan della serie.
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CuriositàMatalo! • 6/09/11 10:34 Call center Davinotti - 613 interventi
Gabrielle Drake, che interpreta Gay Ellis, una delle "centraliniste" con capelli viola della Base di Ufo, è sorella maggiore del grande cantautore Nick Drake.
Ho visto i tre film sulla Shado, del film di Adamson ho appena letto i commenti. No, direi che di demenziale-allucinato non c'è niente. Al limite fanno un po'ridere gli extraterrestri con sembianze umane ma pelle verde e sclera degli occhi più iniettata di un alcolemico, ma i vari Straker, Freeman, Foster, Carlin sono degni personaggi e anche le apparecchiature non sono strampalate...Mi meraviglio che tu non conosca la serie televisiva e la musica celeberrima. L'hanno riproposta più volte in Rai. L'ho sempre trovata interessante e rivista volentieri. Se vedi il secondo, Distruggete base Luna, c'è un lungo excursus di come sia nata la Shado. Io li ho sempre visti e rivisti volentieri.
Fauno ebbe a dire: Mi meraviglio che tu non conosca la serie televisiva e la musica celeberrima
ricordo Project U.F.O., ma non so se stiamo parlando della stessa cosa. ti ringrazio per le delucidazioni.
DiscussioneDaniela • 3/11/17 19:17 Gran Burattinaio - 5944 interventi
Project U.F.O. è una serie americana in cui ci sono degli investigatori che indagano su presunti avvistanti di oggetti volanti non identificati.
U.F.O. invece è una serie inglese di qualche anno precedente a carattere prettamente fantascientifico, ambientata in un futuro prossimo (tanto da essere diventato per noi passato: gli anni ottanta): gli alieni stanno tentando di invadere il nostro pianeta e una organizzazione militare segreta ne contrasta i piani con relativa facilità, considerata la scarsa fantasia degli aggressori.
Da ragazzina non mi perdevo una puntata, per questioni prettamente ormonali (vedi commento), ma anche allora trovavo le storie molto meno belle di quelle narrate nella TOS: gli episodi si somigliavano molto l'uno all'altro e finivano quasi tutti nello stesso modo, ossia una battaglia spaziale con trottoline aliene sibilanti destinate a esplodere. Se gli effetti speciali lasciavano a desiderare (anche se allora pare fossero all'avanguardia per la tv), la descrizione della SHADO (questo il nome dell'organizzazione segreta) e la caratterizzazione dei personaggi principali erano piuttosto convincenti.
Potrai ascoltare il celebre tema musicale di Barry Gray, una di quelle colonne sonore che ti si stampano nel cervello: bastano poche note per far tornare in mente l'intera serie.
Inoltre, negli ultimi secondi, c'è pure una trottolina che esplode: nei vari episodi, gli scontri spaziali finiscono nello stesso modo, quindi visto uno... visti tutti.