Blando film di fantascienza che scopiazza senza pudore moltissimi libri e film di genere tra cui soprattutto Blade Runner. Tra simil replicanti (che qui si chiamano trancers) passaggi temporali e vari altri cliché, la pellicola arranca stancamente e in maniera assolutamente prevedibile, fatta eccezione per qualche riuscita venatura ironica (forse involontaria) fino al consueto finale. Nel cast si segnala la presenza di una gustosa Helen Hunt. Sembra incredibile ma ha avuto sei seguiti.
Primo film di una delle saghe bandiane più note. Mix di poliziesco e sci-fi, fra viaggi nel tempo e nemici sotto mentite spoglie (in stile Terminator e Blade runner, ma coi più tradizionali zombi controllati telepaticamente in vece degli androidi), diretto con vivacità da un Band in piena forma. Tim Thomerson (che lascia straniti coi capelli tinti) interpreta il cacciatore di trancer Jack Deth: duro, sarcastico e spassosamente fuori luogo nella Los Angeles del passato. Buon ritmo, un po' di suspense, qualche plot hole: un B-movie soddisfacente.
MEMORABILE: La barista si rivela una trancer e attacca furiosa Jack; Jack disintegra il corpo di Whistler; L'orologio ferma-tempo; Scazzottata nel locale punk.
Film leggero e di breve durata in cui però si nota il classico stile di Band. Classica pellicola anni Ottanta, contenente molta azione e pochi dialoghi. Ci sono diversi spunti da capolavori di fantascienza da poco usciti. Thomerson fa il suo dovere, il film sembra creato apposta per lui, brava anche la Hunt allora alle primissime armi. Non manca una sottile ironia che tiene a galla tutta la storia.
MEMORABILE: Jingo Bells suonata in versione punk da tipacci con la cresta: vale da sola la visione del film.
Fantapoliziesco futuristico di gran livello prodotto e diretto alla grande da Band. Thomerson è l'interprete ideale e si cala ottimamente nei panni del detective che agisce per conto proprio. La Hunt è la partner perfetta, tutto gira a mille. Bella la storia dei trancers, persone controllate mentalmente da un cattivo che si è rifugiato nel passato e a cui il nostro dovrà dare la caccia. Non c'è un attimo di noia, le battute divertono e il film fila come un treno. Atmosfere dannatamente anni Ottanta. Non si potrebbe chiedere di meglio.
Un centone sfacciato fra Blade runner, Terminator e quant’altro. Il mischione alla fine rischia addirittura di funzionare se non fosse per le ingenuità e certe inettitudini (la goffa lotta col Babbo Natale) disseminate lungo il cammino. Mancano le esagerazioni e le rozzezze che di solito contraddistinguono i B-movie sublimandoli al cult pur se è presente un apprezzabile tratto ironico (il poliziotto nel corpo di una ragazzina). Thomerson ha qualche dignità come cacciatore temporale di trancers; debole, invece, l’antagonista. Assai graziosa la Hunt.
La sorpresa che non ti aspetti arriva da una pellicola che smentisce l’impressione iniziale della frequente produzione a basso costo e di poco conto. Nulla di trascendentale, si intende, ma il personaggio di Jack Deth funziona e riesce a essere smargiasso al punto giusto. Helen Hunt acqua e sapone è a dir poco affascinante, oltre che una presenza più che degna e inaspettata che dà un valore aggiuntivo. La durata di poco inferiore alla media e il ritmo spedito permettono di non fare caso a evidenti analogie con altre opere più blasonate.
Fanta-poliziesco, ben riuscito, anni '80 low budget. Jack Deth deve uccidere degli zombi per nulla immobili! Divertente, a volte scanzonato, il protagonista riesce con varie peripezie temporali a muoversi con disinvoltura reggendo il peso della storia. Carina la giovane Helen Hunt nelle vesti di una sprovveduta ma tenace ragazza. B-movie che merita per gli appassionati del genere sicuramente una visione.
Con un budget non certo faraonico Band dirige uno sci-fi mediamente riuscito. I meriti vanno equamente spartiti tra l’abile regia di Charles e un valido cast, con Thomerson poliziotto dai metodi spicci, un’incantevole Helen Hunt e il villain di turno Micheal Stefani. Certo, poi è ovvio che abbia quel retrogusto di già visto e alcune sequenze sono ai limiti del ridicolo (la zuffa con la cameriera di colore), ma sono difetti che non vanno a minare un film che, nel genere, può benissimo dire la sua senza troppo sfigurare al confronto di quelli ben più blasonati.
Empirata di Charles Band che, dopo un promettente inizio in un futuro distopico (bello lo sfondo di una Lost Angels sommersa), si svolge in un più economico presente (gli anni 80). Jack Deth dà la caccia ai trancer (zombi indotti in trance dal solito megalomane) sfidando le leggi del tempo e del ridicolo. Un po' fantascienza, un po' noir, un po' scontato. Riserve anche per il trucco dei trancer, pure quello al risparmio. Come in ogni action anni 80 che (non) si rispetti, la "pollastrella" (double H) si fa coinvolgere in sparatorie, fughe, omicidi senza esitazioni.
MEMORABILE: I risibili gadget alla 007 comprendono un orologio che ferma il mondo per 100 secondi, non uno di più.
Charles Band HA DIRETTO ANCHE...
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HomevideoAnthonyvm • 10/02/20 14:45 Vice capo scrivano - 828 interventi
DiscussioneCaveman • 23/05/20 19:56 Servizio caffè - 403 interventi
Filmone prodotto e diretto da quel genio di Charles Band.
Gli ingredienti per un ottimo scifi poliziesco ci sono tutti:
Ambientazione perfetta.
Un protagonista, interpretato alla grande da Thomerson, che in ruoli come questo ci ha sempre sguazzato alla grande.
Una giovane futura star come Helen Hunt che tiene testa al deus ex macchina della saga (perché grazie al cielo questo gioiellino non è rimasto una pellicola unica)
Art LaFleur garanzia di sicurezza in prodotti del genere.
Forse si poteva fare di meglio solo se ad interpretare il cattivo avessero scritturato "Michelone" Ironside, ma veramente non possiamo lamentarci.