Da un fortuito scambio di bersagli, che risulterà ancora più tragico, si assisterà alla trasformazione di un uomo, già non stinco di santo, in un essere senz'anima, mosso solo dal desiderio di vendetta. Il succo è questo; e a dare al protagonista (un Roth sceriffo in parte) la possibilità di sfogarsi, ci penseranno quelli che intralceranno il suo percorso di vendetta, o peggio, risulteranno sulla lista dei sospettati. Un po' Fargo, un po' troppo eccessivo qua e là, anche solo per colpire, non soddisfa appieno, ma un'occhiata la merita.
MEMORABILE: Il pelato, preciso, metodico e asettico; Il domino delle moto, con conseguenze; Roth, che non fa distinzioni tra feccia e colleghi se infastidito.
Famiglia cittadina si trasferisce in località sperduta che, sotto le apparenze amene, cela un casino di pericoli... Lo spunto ricorda quello di Ozark, ma la qualità di questa serie è molto inferiore: sceneggiatura piena di forzature, montaggio confuso e fuorviante, personaggi mal disegnati che compiono azioni insensate, interpretati in modo poco convincente, compreso Roth che, affidandosi alla sua abilità nei ruoli indisponenti, eccede nella maniera. Nella penultima puntata si scoprono le carte ed il bluff. fino ad allora sospettato, diventa manifesto. Da salvare la bellezza dei luoghi.
MEMORABILE: Il fumettoso pelatone cattivo si salva dallo strangolamento in auto con una mossa da ricordare la prossima volta che mi capita di essere strangolata
Ormai sembra diventata una moda il plot che prevede un uomo non propriamente candido trasferirsi in un'altra città (possibilmente bucolica) dove dovrà scontrarsi con i loschi abitanti. Tin Star si guarda con estremo piacere sebbene richiami a film e serie tv di recente e passata produzione. Merito di un Tim Roth monumentale (doppiato magnificamente da Massimo Lodolo) e di una storia che riesce a catturare sin dai primi episodi in un tourbillon di emozioni e colpi di scena, il tutto valorizzato da un'ottima fotografia.
E mentre la produzione già strombazza una seconda stagione, le ultime due puntate ricordano più una montagna che partorisce un topolino. Perché presenza di Roth a parte, questa serie è di una banalità e di una noia terribile, con personaggi sfaccettati ingenuamente. Ma è un po' il tutto che lascia l'amaro in bocca: un cast anonimo e irritante, un montaggio che confonde solo le idee e una fotografia mal sfruttata, viste anche le location. Cattivi da operetta completano il quadro. Il terribile Jack alla fine affronterà solo se stesso.
MEMORABILE: La moglie fa ubriacare Jack per fargli attuare la vendetta: alla faccia del recupero e degli alcolisti anonimi!
Discreta serie tv prodotta da Sky che poggia sulle spalle del bravo Tim Roth, attore versatile e dotato di una presenza scenica notevole nonostante la statura minuta. La vicenda è in realtà un archetipo del western, con una serie di eventi e vendette incrociate che vanno a turbare l'immobile bellezza del paesaggio canadese. Finale aperto, ma vicenda in realtà conclusiva, quindi una seconda stagione sarebbe superflua.
Western contemporaneo assai deludente, che dopo premesse tutto sommato promettenti (il misterioso passato del torbido protagonista, il brutale lutto che lo spinge alla vendetta, l'ambientazione bucolica dal contrasto programmatico) arranca sempre di più: il simbolismo esasperato (il cattivone macellaio, l'alcolismo come licantropia) strizza l'occhio al weird senza mai davvero osarlo e la pretesa "suspence" si riduce a una perenne attesa di qualcosa, che la baracconesca resa dei conti finale non è in grado di ricompensare. Buon cast (sprecato).
MEMORABILE: Roth che si "dopa" ubriacandosi.
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Terminata la visione della prima serie. Grandissimo Tim Roth aiutato da un personaggio dalle plurime sfaccettature, che pone lo spettatore sempre in bilico tra odio e compassione. Peccato, come dice Piero68, che la chiusura sia frettolosa e di molto inferiore alle attese create nelle puntate precedenti. In generale, direi più che sufficiente.
DiscussioneDaniela • 9/11/17 09:55 Gran Burattinaio - 5930 interventi
x Il Dandi
ne abbiamo parlato in un'altra scheda, quando mi avevi scritto di aver lasciato a metà questa Tin Star. Io invece la stavo ancora guardando, sperando in un "botto" nelle ultime puntate.
Altro che botto: afflosciata come un soufflé mal riuscito :o(
SPOILER (grosso)
Ti racconto la cosa più pregevole che ti sei perso: la fine del pelatone cattivo, introdottosi nottetempo nella casa del poliziotto per far fuori un'indiana che vi aveva trovato rifugio. Prima gli fanno saltare un dito, poi riceve una coltellata nella schiena, infine è abbattuto con un colpo di fucile. Dovrebbe essere una scena drammatica, ad alta tensione, ma... mi fa fatto tanto ridere questa catena di disgrazie alla Willy Coyote, a conferma del carattere fumettoso del personaggio.
hahaha... immagino... ho mollato giusto a meno tre puntate, quasi quasi mi hai invogliato a terminare. Però sono un po' stufo di questo realismo magico dominante, non lo tollero fuori da Twin Peaks (e a volte manco lì). Tutto esasperatamente sovraccarico (l'alcolismo come licantropia, il capitalismo come cannibalismo, et caetera etcaetera..) e alla fine tanto rumore per nulla.... basta.
DiscussioneDaniela • 9/11/17 20:29 Gran Burattinaio - 5930 interventi
Il Dandi ebbe a dire: hahaha... immagino... ho mollato giusto a meno tre puntate, quasi quasi mi hai invogliato a terminare.
In effetti, così ti sei perso il meglio, se sei un estimatore dell'umorismo involontario.
SPOILER (indiretto ma sempre spoileroso)
Guarda, uno di questi giorni, quando mio marito mi telefonerà come sempre dal lavoro per sentire come sto, risponderò lapidaria: "Ho dato fuoco alla casa" e se lui si azzarderà a chiedermi il perché invece di rispondere "Hai fatto bene", beh, la piglierò come una grave mancanza di fiducia... ;oP
FINE SPOILER
DiscussionePiero68 • 18/03/19 09:43 Contratto a progetto - 241 interventi
Tin Star II stagione
10 puntate, 450 minuti, 7,5 ore di nulla assoluto, il riassunto breve di questa seconda stagione di serie dove nemmeno la presenza di Roth riesce nel miracolo (come successo per la prima stagione) di annullare la completa assenza di una sceneggiatura.
Gruppo di famiglia in un esterno, le scene vanno indifferentemente da una riunione di famiglia ad un'altra senza che nemmeno i dialoghi o le caratterizzazioni vengano in soccorso del prodotto. Senza contare quell'inutile ed assurda aurea surreale che permea le azioni dei protagonisti.
Il tutto condito da un cast irritante, svogliato e, a tratti, anche incapace. Gli ultimi 20 minuti non bastano a giustificare l'inutilità di 10 puntate.
Sicuramente una delle peggiori serie che abbia mai visto. *