Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Dalla commedia teatrale al cinema il passo è più difficoltoso del previsto. Gabriele Pignotta ci prova e come a teatro scrive, dirige e interpreta il tutto, snellendo i dialoghi e cercando di dare naturalmente più ampio respiro al film; introducendo nuovi personaggi sullo sfondo e sfruttando il complesso intreccio che sviluppa una serie di equivoci da chiudersi in un finale pirotecnico, fortunatamente - proprio perché di derivazione teatrale - lontano da quello sentimental-riflessivo che affligge troppe delle commedie italiane recenti. Il complicato gioco d'inganni si apre con Luca (Pignotta), fisioterapista, che si spaccia per il suo psicologo solo per fare la conoscenza di Andrea (Incontrada),...Leggi tutto abbandonata sull'altare e da quel giorno ossessionata dalla parola "matrimonio" al punto di svenire al solo sentirla pronunciare. Lei crede di parlare con un luminare, lui si arrabatta per farglielo credere e intanto frequentarla. Nel frattempo Andrea (Avaro), amico di Luca, chatta via internet con la propria promessa sposa (Francini) senza sapere che si tratta di lei (né lei immagina che si tratti di lui): entrambi interpretano la cosa come un'avventura per evadere dalla routine e dallo stress prematrimoniale. Stabiliti i ruoli, il prosieguo è un intrecciarsi di relazioni e di equivoci che coinvolge i quattro protagonisti. Il film ricalca senza fantasia stereotipi visti mille volte, concentrandosi sull'elaborazione di un soggetto particolarmente ramificato e dando modo agli attori di utilizzarne i meccanismi per mascherare la propria limitata gamma espressiva. Avaro un po' meglio di Pignotta (le cui parti con la Incontrada si sarebbero potute sfrondare guadagnandoci in fluidità), la Francini buona attrice brillante decisamente più adeguata di una Incontrada la cui stordente bellezza copre per sua fortuna la modestia recitativa. Molto banale il tratteggio dei genitori della promessa sposa, col marito che passa il tempo a maledire il giorno in cui ha accettato di sposarsi ricalcando caratterizzazioni legate soprattutto a un cinema che fu. Eppure, nonostante sia evidente un certo imbarazzo nel gestire al cinema una pochade così intrisa di personaggi ben poco “moderni”, la forza del copione permette di salvare il film rendendolo per lunghi tratti godibile, incuriosendo lo spettatore in vista di una resa dei conti finale che si aspetta ansiosamente. Con una regia più matura e in grado di gestire meglio i tempi comici il tutto sarebbe comunque uscito diversamente, su questo non v'è dubbio, così come se si fosse preferito aumentare il numero di battute (limitatissimo rispetto alle potenzialità del soggetto) invece dei primi piani sulla Incontrada o delle riprese sul laghetto dell'Eur. Il materiale per una commedia spassosa c'era ma è stato sfruttato solo a tratti, forse nel tentativo di rifarsi a un carinismo parapieraccioniano che si poteva evitare.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 21/04/14 DAL DAVINOTTI
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Markus 21/04/14 11:14 - 3682 commenti

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Trasposizione cinematografica dell'omonima commedia teatrale (che vidi) scritta da Gabriele Pignotta. La pièce mi entusiasmò: ritmo serrato, situazioni ridanciane/pochadistiche (che amo particolarmente) e un ritmo di equivoci davvero notevoli che, nel passaggio su pellicola, perdono ahimé smalto per dar spazio a situazioni che dovrebbero dar respiro a tutti quei momenti che a teatro non si possono rappresentare; a scapito, però, della cadenza serrata delle battute in favore di tiritere amorose francamente stucchevoli.

Gabrius79 23/04/14 00:28 - 1420 commenti

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Esordio registico sufficiente per Gabriele Pignotta, che porta al cinema un suo famoso spettacolo teatrale. Nella prima parte vengono seminate le mine che poi scoppieranno inevitabilmente nella seconda. La commedia ha i suoi limiti in quanto è l'ennesima trama basata sugli equivoci. Pignotta e la Incontrada sono belli ma un po' acerbi, mentre in forma troviamo Francesco Foti, Fabio Avaro e una frizzante Chiara Francini. Simpatici i duetti Triestino-Cruciani. La Spaak e la Andreozzi sono due meteore. Tutto sommato si ride, con piccole puntate sul sentimento.

Saintgifts 20/05/14 09:48 - 4098 commenti

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Discreta l'idea di base per costruirci una commedia leggera, una satira di costume che dovrebbe divertire. Altro conto è portarla sullo schermo con eleganza, intelligenza e senza farsi prendere troppo dal voler enfatizzare tutto, anche a sproposito. A teatro (è nata per questo scopo) può funzionare, al cinema il rischio di cadere nello stereotipo più grossolano è alto, cosa che sta succedendo spesso in questo settore del cinema nazionale. Sarà un fatto di cultura, come si suol dire, ma meglio allora non abbassare troppo il livello.

Nando 7/06/15 23:55 - 3810 commenti

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Commedia semplice in cui emergono gli equivoci nell'era dei social network, tra scambi di persona e innamoramenti. Discreto il ritmo, scontato il finale ma sicuramente meglio di commediole più blasonate. Pagnotta ha buoni tempi ma il più simpatico appare Triestino, con quella verve disfattista... Incontrada monotematica, meglio la Francini.

Ultimo 26/04/19 12:12 - 1653 commenti

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Graziosa commedia sentimentale, che sfrutta il consueto canovaccio degli equivoci per dare vita a situazioni divertenti. Bravi gli interpreti, su tutti le protagoniste femminili Francini e Incontrada. Nel cast maschile sfigura solo Paolo Triestino, bravo attore relegato a un ruolo marginale e ripetitivo. Finale un po' sopra le righe, ma va bene così. Non male.
MEMORABILE: La Incontrada che sviene alla parola matrimonio.

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