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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Produzione Apple per raccontare ascesa e caduta della Ty, marchio produttrice di peluche che prende il nome dal suo padre-padrone Ty Warner (Galifianakis), uomo geniale, a suo modo brillante ancorché non propriamente simpatico. Se ne accorgeranno col tempo le donne che lo affiancheranno, a cominciare dalla sua prima socia in affari Robbie (Banks). La storia ci viene raccontata attraverso un continuo e veloce andirivieni temporale, che dai primi Ottanta spazia e arriva a fine Novanta riprendendo e riallacciando discorsi che sembrano sempre interrompersi soprattutto nelle sue aperture sentimentali; tanto che non si capisce inizialmente come si sovrappongano la figura di Robbie con quella di Sheila...Leggi tutto (Snook), madre di due figlie che Ty incontra quando deve vedere una casa facendola aspettare e ricevendo per tutta risposta un'orgogliosa reazione: è amore a prima vista.

La terza donna a entrare piuttosto prepotentemente nella vita del protagonista, ma in veste di giovane e intraprendente addetta al marketing, è Maya (Viswanathan), con cui Ty intratterrà proficui e soddisfacenti rapporti di lavoro. In tutto questo, però, l'azienda e il suo business sembrano quasi sempre stare sullo sfondo, al punto che se invece di peluche l'oggetto da vendere fosse diverso, la sensazione è che cambierebbe poco o niente: non c'è particolare interazione coi bimbi, non ci si cura di dare rilievo alle invenzioni nel campo che giustifichino il successo del marchio preferendo soffermarsi sulle strategie commerciali; ma anche qui si resta in superficie, come se quello di cui il regista sembra volersi occupare sia sempre altro, senza che si capisca cosa davvero sia.

Galifianakis, irriconoscibile senza barba, con improbabile capigliatura nero corvino e Ray-ban dalla montatura spessa, ha difficoltà nel riuscire a risultare divertente come d'abitudine: mancano le battute, i dialoghi - per quanto non necessariamente banali - sono di rado interessanti ed è come se si costruisse il film ponendo molta attenzione alla forma senza preoccuparsi di donargli un'anima.

Montaggio serrato che gioca bene col continuo cambio di anni, colonna sonora studiata e utilizzata con grande cura, botta e risposta incalzanti, frasi studiate ed eccellente performance del cast femminile nel suo complesso (con la Banks una spanna sopra a tutte) contribuiscono a confezionare un film tecnicamente superiore, ma che poi all'atto pratico si rivela molto meno godibile del previsto; verbosissimo quanto inconsistente, aleatorio, vuol essere tutto senza essere niente nel suo tentativo di seguire schemi consolidati di un genere preciso che negli anni ha fornito esempi decisamente di altro livello (si pensi al SOCIAL NETWORK di Fincher, solo per citarne uno). Anche l'avvento parallelo di internet o  l'esordio online di Ebay passano senza lasciare la traccia che potrebbero e tutto rientra in un gioco all'interno del quale si punta a evidenziare soprattutto il carattere ambiguo di Ty, in apparenza complice, comprensivo, generoso, in realtà egocentrico, fragile, fatuo. Un personaggio che si vorrebbe complesso ma che poco si percepisce come tale.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 1/08/23 DAL BENEMERITO GALBO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 18/08/23
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Galbo 1/08/23 06:19 - 12402 commenti

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Ascesa e caduta di una celebre azienda di peluche raccontata da un punto di vista femminileì, quello delle tre donne decisive per il successo dell’impresa. Nello stesso tempo il fondatore (Ty Warner) è descritto come un uomo insieme affascinante e tossico, manipolatore e misogino. Un film che affascina per la messa in scena pop e colorata, il grande ritmo (con continui salti temporali e un eccellente lavoro di montaggio) e un’indovinata scelta di casting, con un affiatato gruppo di ottimi attori, Banks e Galifianakis in primis. Molto divertente e istruttivo.

Daniela 2/08/23 23:45 - 12673 commenti

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Ascesa e caduta di un impero commerciale raccomntate dal punto di vista di tre donne che nel corso degli anni scoprono a loro spese come il proprietario nasconda dietro un aspetto giocoso una natura manipolatrice, misogina, infantilmente egocentrica. Ispirato alla vera vicenda della Ty Peluches che negli USA dette origine a una vera e propria bolla speculatrice, una commedia didattica nel senso migliore, impaginata con brio alternando i vari piani temporali e interpretata brillantemente a da tutto il cast a cominciare da Galifianakis, che qui sembra il gemello di Christian Clavier.

Rambo90 17/08/23 14:16 - 7704 commenti

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Più che la storia della bolla dei Beanie (per certi aspetti comune a tante altre mode passeggere statunitensi), a colpire è il modo in cui il personaggio di Ty Warner viene ben usato dalla sceneggiatura come esempio di personalità tossica e manipolatrice. Presentato inizialmente come positivo si trasforma in spregevole villain su cui le tre donne protagoniste riusciranno a spuntarla con intelligenza nei modi più disparati. Bene il ritmo, con un cast tutto adeguato e in parte a condurre i giochi. Plauso per la sceneggiatura.

Capannelle 27/08/23 00:06 - 4412 commenti

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Una vicenda a molte facce che poteva diventare scoppiettante se gestita in modo meno contorto e con maggiore attenzione al prodotto peluche. Montaggio e attori danno brio e risultano mediamente empatici, ma il continuo andirivieni temporale e alcuni passaggi poco curati rendono meno godibile il risultato finale. Il personaggio principale è ovviamente il giocoso ed egomaniaco Ty, anche ben interpretato, discreto il resto del cast.
MEMORABILE: Il montaggio alternato del bussare alla porta.

Paulaster 29/09/23 18:01 - 4431 commenti

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Se le bolle speculative non sono una novità come soggetto per un film, i peluche sono almeno un esempio diverso, anche se sono un prodotto come un altro. La prima parte, briosa, sfrutta l'enfasi dei motivi musicali (sebbene non riflettano i periodi storici) ma si sgonfia man mano. I differenti piani temporali si incastrano e nulla più, tanto da risultare inutili, verso la conclusione. Trattando comunque di capitalismo, qualche spiegazione più tecnica sull'esplosione della bolla poteva essere più approfondita. Cast che non lascia il segno.
MEMORABILE: Il balletto al bowling; Il nome cambiato sul pupazzetto; I testimoni di Geova come venditori.

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