Take cover – Al riparo - Film (2024)

Cecchino professionista rimane braccato in un attico di vetro e deve vedersela con un agguerrito "collega". Alla fine non si tifa per nessuno dei due contendenti, che si facciano pure fuori a vicenda (il divertimento, semmai, sta nel tirare a sorte sull'eventuale superstite, perché potrebbero anche soccombere entrambi, basta che nessuno la faccia franca a eccezione degli innocenti!). Pellicola deludente e con meno azione di quanta se ne possa aspettare, incapace di creare suspense persino nelle situazioni più delicate; non male l'interpretazione di Adkins, anonimo il rimanente cast.

Praticamente Assassins che incontra Die hard e crea quello che unisce l'utile del mercato per la tv (unica location, budget all'osso) con il dilettevole necessario per lo spettatore. Il risultato è buono perché l'idea di avere un cecchino sotto scacco di un altro cecchino è gustosa e l'azione è tanta e ben coreografata (persino la CGI è sopra la media di questi prodotti). Adkins poi è sempre garanzia di ottimi stunt e di un impegno che guarda oltre il cachet che gli viene dato. Onesta serie B, divertente e ritmata.

Sostanzialmente Carpenter e Nunn/Thompson stancamente rielaborati da un McTiernan che non sa più che altre declinazioni applicare al diehardismo. Vogliamo ribattezzarlo Ristretto 13? Ritmo che mai riesce a stabilizzarsi, attori a un passo dall'anonimia insalamoiati nella routine (Alice Eve imperdonabilmente bruciacchiata), l'inverosimile che fa pallamano col cartoonistico (selve di proiettili nell'ordine delle centinaia dalle quali si esce indenni in uno spazio limitato; war drones ai quali la si fa bellamente in barba). Se proprio non si ha altra scelta e si ha bisogno di frivolo.