Brosnan passa dall'altra parte della barricata con questo thriller spionistico che, pur attualizzato ai tempi del terrorismo post-11 settembre, richiama molto nello spunto iniziale i 3 giorni del Condor di 40 anni fa: ancora una volta eroina in un film d'azione, Milla per salvare la pelle deve sfuggire ai nemici e diffidare degli amici. McTeigue dirige con diligenza, senza esagerare con i fuochi d'artificio ma anche senza troppa inventiva, per cui la pellicola, pur dignitosa, scorre via senza lasciare traccia, a parte il killer gelido e spietato interpretato dall'ex 007.
Una ragazza si ritrova nelle mire di un killer per aver scoperto un complotto terroristico. Storia ai minimi termini che non riesce a trasmettere tensione; un vero peccato, vista la regia professionale di McTeigue e il buon lavoro del cast. La Jovovich è in parte e ancora un bel vedere, Brosnan interpreta con classe un killer silenzioso e freddo come pochi altri. Poca azione, ritmo sonnacchioso.
Storia classica che ha il merito di non cercare soluzioni improbabili, di non abbandonarsi alle sparatorie senza senso ma anche la colpa di non presentare motivi che la rendano distinguibile da tante altre spy story con eroi e villain che si inseguono a vicenda. Gli attori non demeritano, sono loro a sostenere il racconto che peraltro, come logica degli eventi, presta il fianco a più di una critica.
Una storia che ricorda quella del film di Pollack per una pellicola diretta in maniera diligente ma alquanto impersonale da James McTeigue. Se Pierce Brosnan convince nei panni del killer freddo e laconico, altrettanto non può dirsi per la Jovovich che non unisce il carisma interpretativo alla bella presenza, almeno in questo tipo di ruolo. Per il resto, convincente ambientazione ma storia che manca di momenti salienti che restano impressi nella memoria con un finale totalmente prevedibile e noiosamente consolatorio.
Action pasticciato senza capo né coda con una sceneggiatura imbastita alla meno peggio e una storia praticamente inesistente anche per colpa di svariati plot-hole. Caratterizzazioni vicino allo zero con un Brosnan unico personaggio veramente di spicco e unico attore che ci mette un po' più di passione, convincente a tratti. McTeigue fa quel che può e se il film si salva dal disastro totale è grazie alla sua professionalità nel tappare i buchi. La Jovovich invece fa addirittura rimpiangere i tempi di Resident Evil.
Attacchi terroristici, piani diabolici e trasferimenti extraurbani. Le metropoli sono a rischio e solo una scattante agente di sicurezza diplomatica può tentare di proteggerle. Controparte feroce pensa invece di spargere sangue come nelle tradizioni tragiche post 11 settembre: ha il volto di Pierce Brosnan. Il ritmo non è frenetico ma le fughe in tacchi a spillo della Jovovich hanno il loro fascino adrenalinico. E quell'atmosfera quasi apocalittica, di sopravvivenza a ogni costo, permette alla pellicola di guadagnare punti. Più che discreto.
Non rimarrà certamente nella storia degli action movie ma si fa guardare. Alla fine è un film senza infamia e senza lode, che "telefona" il finale sin dall'inizio. Quanto meno il cast ha una sua rilevanza e porta il film alla sufficienza. Magari si poteva evitare qualche scena d'azione troppo lunga e scontata, ma - come detto - alla fine ci si arriva senza voglia di cambiare.
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Non mi è dispiaciuto; a suo modo propagandistico, può contare su di un bel cast (Brosnan l'ho da sempre adorato, qui poi è pure cattivo ed inesorabile) e su una giusta atmosfera.
Nulla di trascendentale, ma è comunque un action/spionaggio più che discreto.