Bizzarro e morboso convivono in questo indefinibile film. Teatro dell'assurdo con sagra di nefandezze sessuali, atmosfere noir, espedienti di meta-cinema ed allegorie simboliche tanto fantasiose quanto grottesche. Recitazione barocca (la Valley alterna a piacer suo l'inglese al francese, la Herold infantilmente squilibrata), un folle e pretenzioso esercizio stilistico eppure raffinato, nella sua atmosfera da tragedia greca. Anello di congiunzione tra Preminger e Waters passando per Lynch. Film di mezzanotte, diretto discendente di Thundercrack!
Per sintetizzare un tal psicotronico weirdario multitask ci vorrebbe un seminario o un tirocinio, e non è detto che possa bastare. In una diacronia di forma e contenuti, stili e linguaggi perennemente cangianti a dispetto del rigoroso b/n, si suda a capire se il noir è omaggiato, sbeffeggiato, postmodernizzato, ecceduto, tutto questo assieme o niente di tutto questo: si salta di polar in farsa, di palo olisticamente parafilo in frasca subparaneoneoclassica chandleriana, in una trama che finge di esserci. Come un Makavejev nonsense, o dei Kern&Zedd tutti raffinatezza, o un Waters più artycolato
MEMORABILE: Il padre-mummia che copula con la figlia ; la masturbazione col kiwi
Ineccepibile sul piano stilistico-visivo col suo b/n ben fotografato e con una cura per le immagini, le inquadrature ed i particolari che non sempre si trovano nei film e raramente in quelli di genere. Interessante anche
l'operazione di lavoro sul genere, in questo caso noir, di cui vengono ribaltati molti dei topoi e di cui forse la pellicola è una parodia oltre che un omaggio. Però la storia quasi non esiste e prosegue in modo del tutto ripetitivo battendo
sempre sullo stesso tasto: quello del sesso di cui vengono declinate tutte le bizzarrie. Ad alto tasso di weird e quindi non per tutti.
In una villa lussuosa, madre e figlia allupate coinvolgono un detective privato in giochi erotici sadomaso... Molto difficile da giudicare: la messa in scena di stupefacente bellezza fa godere la vista, ma il cervello rischia di annoiarsi per l'assenza di una trama che possa dirsi tale, mentre lo stomaco ogni tanto dà segnali di disgusto e le zone erogene gettano la spugna per eccesso di stramberia. Troppo elegante per disturbare davvero ma abbastanza provocatorio da spiazzare: certo originale ma in modo auto-referenziale, fine a se stesso. Il voto è la media tra forma e sostanza.
MEMORABILE: La prima sequenza notturna sotto la pioggia con la fossa scavata nella terra fangosa.
La rivoluzione non sarà forse un pranzo di gala, ma in quanto a potenziale radicalità la perversione non è certo da meno, e ben si sa che chi destabilizza paura non ne ha: assunto che, per proprietà transitiva, rende Nikolaidis l'uomo più coraggioso del mondo e il suo approccio barocchespressionista all'eccesso corporale neo-desadiano l'autentico fantasma che si aggira per (quel che rimane dell') Europa. 110' di strabordanti weirdismi grandguignoleschi anestetizzerebbero anche un cavallo, ma la sottile ironia del disgusto che pervade l'intera operazione esercita un fascino magnetico.
MEMORABILE: Smembramenti in cucina; Cinquanta sfumature di tortura sessuale; Il finale.
Nikos Nikolaidis HA DIRETTO ANCHE...
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Non ricordo esattamente. Mi pare che trovai un canale youtube con il film intero, sub in english. Comunque è anche vero, come fa notare Gestarsh99, che gira una copia.
ne girano diverse, da sempre. e a tal proposito è bene ricordare che non va confuso col suo omonimo interpretato da Shannon Tweed, da noi giunto come Amicizie pericolose.
proverò a spremere il tubetto, a questo punto...
Con esattezza non saprei dirtelo. Ricordo che dapprima trovai una versione dove non erano sottotitolati i monologhi interiori del tipo (invece il resto del film lo era). Poi incappai in un'altra versione tutta sottotitolata (sempre in inglese) che al 90% potrei dire sia questa di cui stiamo parlando.
Ad ogni modo, non ricordo un inglese difficile da seguire, per chi ha già l'orecchio avvezzo.
io ne ho solo uno e non perfettamente in quadro. quindi o così o pomì, immagino.
DiscussioneDaniela • 4/11/20 01:55 Gran Burattinaio - 5946 interventi
Ho scoperto che Singapore Sling, oltre ad essere il nome del personaggio maschile, è anche quello di un celebre cocktail creato nel 1915 da un barman che lavorava a Singapore. Il cocktail si ottiene mescolando vari liquori con i succhi di ananas e di lime. Non viene invece coinvolto nella preparazione il kiwi, che pure svolge un certo ruolo nel film - chi l'ha visto, sa a cosa alludo ;oP
DiscussioneRaremirko • 4/11/20 10:01 Call center Davinotti - 3863 interventi
Schramm ha ragione sul fatto che l'ìopera sia perennemente in bilico tra arty ed explotation ma, chissà, il suo interesse magari sta proprio in questo.