Silvio forever - Film (2011)

Silvio forever
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MMJ Davinotti jr
Anno: 2011
Genere: biografico (colore)
Cast: (n.d.)
Note: Scritto da Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella. Silvio è naturalmente Silvio Berlusconi.
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L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 26/03/11 DAL BENEMERITO RUBER POI DAVINOTTATO IL GIORNO 21/10/11
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Schramm 25/10/11 13:37 - 3490 commenti

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Straniante e singolare che l'artifex di Forza Italia! bissi 34 anni dopo la medesima operazione su chi quell'esortazione l'ha trasformata in un partito senza ideologia, creando uno stato aziendale. Stavolta però il gioco di Faenza non è di quelli limpidissimi: da una parte intende fotografare l'evidente e ci riesce egregiamente, lasciando che il potere del repertoriato faccia la sua apodittica figura, più illuminante di mille avvelenatissimi attacchi satirici. Dall'altra ruzzola nella pozzanghera del caricaturale di becera fattura, affidando il biopic a una voce off più patetica dell'imputato.

Ruber 27/03/11 01:04 - 703 commenti

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Ennesima autobiografia non autorizzata del cavaliere, ossia l'uomo più discusso d'Italia negli ultimi 30 anni. Questa volta però, a differenza di altri documentari o pseudo tali, tutto è solo incentrato sulla vita del Berlusca nazional popolare, partendo dalle sue radici più profonde (ossia chi era Berlusconi, da ragazzino della borghesia milanese a chansonnier sulle navi, palazzinaro e pioniere della tv commerciale al premier di svariati governi). Il tutto è molto ben curato con ottimo materiale di repertorio ben assemblato.
MEMORABILE: La vita da imprenditore dalla creazione di Milano2 alla costruzione della più grande tv commerciale in Italia alla discesa in politica.

Deepred89 4/09/11 22:56 - 3704 commenti

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Infanzia, ascesa e declino di Silvio Berlusconi: un film documentario impostato quasi da biopic hollywoodiano, a tratti piuttosto sbrigativo (che sia una strategia per tener desto un pubblico meno "abituato"?) ma anche ben consegnato, azzeccato nella sottile ironia di alcune soluzioni e lodevole nel suo attenersi fedelmente alle fonti. La (ovvia) sconclusionatezza è risolta con un finale in stile C'era un cinese in coma; peccato solo per la voce narrante di Marcorè, i cui toni parodistici poco c'entrano con un prodotto filologicamente serio.

Didda23 8/09/11 23:25 - 2426 commenti

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Dalla penna di Rizzo e Stella mi aspettavo qualcosa di decisamente più originale. Nel notevole materiale di repertorio non spunta nulla che non sia ormai di pubblico dominio. Nonostante questi difetti, il documentario si segue con interesse. Fuori luogo la voce di Marcorè, poiché mina la veridicità del racconto. Il miglior documentario su Berlusconi resta Citizen Berlusconi. Non male, dopotutto.

B. Legnani 9/09/11 00:53 - 5523 commenti

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Ascesa, declino e deriva del personaggio del titolo. Dalle perfette e composte dichiarazioni della discesa in campo alle attuali sguajataggini. Buon documentario che, rispetto ad altri con il medesimo "protagonista", sceglie la strada dell'assenza del commento (la biografia letta da Marcorè è tutt'altro). Si rivela opzione vincente, perché evita di cadere, come accaduto altrove, o nella palese faziosità o in erroracci ed omissioni. Montaggio ben congegnato, che non indugia troppo in nessuna fase: ***½

Cotola 8/09/11 23:53 - 9009 commenti

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Non innovativo per carità, nemmeno particolarmente originale negli assunti e nello stile, però ha dalla sua un buon ritmo dovuto all'incalzante montaggio e ad una durata più che sobria. Inoltre non esprime giudizi, poiché si limita a mettere insieme "roba" di repertorio, senza dare spazio a voci fuori campo. A tratti riesce anche a divertire e magari a far riflettere: non proprio scontato, visti i tempi che corrono.
MEMORABILE: La visita al mausoleo realizzato da Cascella. Ogni singola frase e giudizio su Berlusconi del grande Montanelli.

Tarabas 9/09/11 10:44 - 1878 commenti

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Silvio B. da zero a mito. Con un abile e curato lavoro di montaggio, gli autori costruiscono un Citizen Kane all'italiana, dalla periferia milanese alla Xanadu brianzola con tanto di mausoleo funebre. Nel mezzo, venti anni di storia italiana di cui, a occhio, rimarrà ben poco di memorabile. Il film è ben fatto e, rispetto ad altri documentari sul tema, ha qualità cinematografiche vere. Peccato la voce over che imita malamente l'originale: meglio una voce neutra o un'imitazione migliore. Personalmente trovo discutibili le parti con l'anziana madre.

Rambo90 9/09/11 13:44 - 7676 commenti

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Sinceramente mi aspettavo di più da questo documentario, che in fondo non va oltre la semplice narrazione di fatti spesso già conosciuti. L'assemblamento del materiale però è buono e il film scorre fluido fino alla fine, peccato per la voce narrante palesemente fasulla e a tratti troppo parodistica. Interessanti i video con Berlusconi giovane, al limite del fastidioso quelli con i personaggi Mediaset che gli fanno propaganda nelle trasmissioni.

Gugly 18/09/11 19:36 - 1185 commenti

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Storia di Mister B. attraverso lui medesimo in immagini di repertorio: assistiamo così alla narrazione di un pezzo di storia d'Italia recentissima su cui riflettere e della quale il Cavaliere è allo stesso tempo specchio e prodotto: imprenditore self made man, creatore della tv commerciale, infine politico di primissimo piano (diciamo). Come coro, familiari (la mamma!), amici, avversari... Unica nota fastidiosa la voce davvero falsa imitata da Neri Marcorè. Conclusione? Il Cavaliere ci crede davvero.
MEMORABILE: Mamma Rosa: "Mio figlio è un santo, aiuta tutti e non lo vedrete mai in compagnia di donne!"

Galbo 14/11/11 18:58 - 12380 commenti

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Nel bene e nel male figura fondamentale dell'Italia contemporanea, Silvio Berlusconi viene raccontato in questo documentario di Faenza il cui pregio principale è l'ottimo lavoro di montaggio effettuato nel mettere insieme un'ingente mole di materiale di repertorio. Un lavoro ben fatto con alcuni limiti, primo tra tutti il fastidioso inserimento della voce di Marcorè che ,imitando la voce del protagonista,induce un effetto parodistico che stona con il resto del film.

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Ducaspezzi 9/11/11 23:49 - 222 commenti

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Il taglio di questo documentario è senz' altro apprezzabile per la sua disinvolta agilità, per il ritmo "a ruota libera" che il montaggio conferisce alla carrellata di immagini, situazioni e interviste, senza indugi ed anche in virtù di una impostazione che non prevede una voce a commento, lasciando ogni sottolineatura alla mente di chi assiste. E qui un po' casca l'asino. Perché una persona non proprio ferrata sul portato di aberrazione politica, civile e morale che il "nostro" penosamente e vanagloriosamente incarna, non coglierebbe appieno.

Toporosso 12/02/15 16:41 - 77 commenti

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Opera riuscita quella firmata da Faenza e Macelloni, impreziosita dalla scrittura di due firme importanti del giornalismo di inchiesta e di denuncia quali Rizzo e Stella. Presenta un difetto molto comune in questo genere di film: regge con difficoltà una visione differita nel tempo. Se perdono un po' di interesse le vicende personali dell'involontario protagonista, rimane tuttavia un documentato e lucido ritratto di un pezzo di storia e di costume della società italiana lungo tre decenni. Ottimo esempio di film pedagogico.

Undying 24/01/16 18:49 - 3807 commenti

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Quando si dice che la realtà supera la fantasia. Nel dramma tocca di sorridere, quando non ridere. Ospiti d'eccezione: Travaglio, Grillo, Montanelli, Benigni. Biografia realizzata estrapolando frasi dell'ex premier, talvolta lette da Marcorè. La menzogna diventa realtà e viceversa e da allora ogni distinzione politica non ha più senso. Scendere in campo per appianare tutti i contendenti. Siparietti melodrammatici che toccano l'apice con il disfacimento dei valori familiari (Veronica Lario, proposta da Tenebre). Nostra terribile storia...
MEMORABILE: "Credo di essere di gran lunga il miglior presidente del Consiglio dei 150 anni della storia italiana": alla faccia della modestia!

Bubobubo 1/01/21 12:09 - 1847 commenti

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Italia: paese di santi, navigatori e piazzisti. Il protagonista li incarna tutti e tre: figura taumaturgica in periodo elettorale, canterino sciupafemmine sulle crociere, infine alfiere della proto-post-verità con la sua corsa all'identificazione fra "ciò che è vero" e "ciò che dico io". Della pletora di documentari realizzati nel periodo del declino politico di Berlusconi questo rimane, ad oggi, il più fresco, sebbene, per soddisfare la sete di gossip rosa, il coltello non venga mai rigirato sino in fondo nelle questioni che contino davvero (la costruzione di Milano 2, ad esempio).

Gottardi 26/05/21 18:29 - 395 commenti

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Documentario sulla vita e le tribolazioni di Berlusconi, raccontato dalla nascita all’affermazione imprenditoriale e politica fino agli scandali sessuali tramite spezzoni di repertorio, interviste, interventi a comizi, apparizioni televisive e dichiarazioni riportate dalla voce imitante di Neri Marcorè. Un’opera più satirica che storica sul fenomeno politico più devastante nella storia italiana. Nella disputa che ha diviso per decenni gli italiani tra pro Silvio e “comunisti”, il film si sforza di evitare una visione di parte, ma il quadro che ne esce è forzatamente sarcastico.
MEMORABILE: Berlusconi che dichiara: "Per difendermi in tribunale in questi anni ho speso 200 milioni di euro per i giudici... scusate, per gli avvocati".
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  • Discussione Cotola • 8/09/11 23:39
    Consigliere avanzato - 3842 interventi
    Guarda Didda, sulla tv normale (non so però su
    sky) è praticamente impossibile vedere quella
    scena. Ricordo di vari passaggi rai dell'epoca
    da cui mancavano la suddetta scena, ma anche
    quella dell'uccisione di Lara Wendel era censurata, così come quelle che riguardavano
    Eva Robbins. Insomma era ben massacrato di
    tagli. Forse Zender e gli altri ricordano e
    possono confermare.
  • Discussione Didda23 • 8/09/11 23:41
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Non lo metto in dubbio.Sicuramente se lo passeranno su sky sarà senza tagli..Comunque davvero bella come scena!
  • Discussione Gestarsh99 • 9/09/11 00:12
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Cotola ebbe a dire:
    ...Forse Zender e gli altri ricordano e
    possono confermare.


    Sui canali Mediaset la scena del braccio amputato è sempre stata espunta dal film, non so però se la stessa cosa è avvenuta durante gli eventuali passaggi Rai.
  • Discussione Cotola • 9/09/11 00:20
    Consigliere avanzato - 3842 interventi
    Ti assicuro che in quelle che ho visto io era
    espunta. Credo che forse nel film in questione
    già ne parlammo e se non ricordo male arguimmo
    che rai e mediaset usano probabilmente lo stesso master.
  • Discussione Deepred89 • 9/09/11 00:23
    Comunicazione esterna - 1601 interventi
    Come direbbe (giustamente) Buio: Tenebre è VM18 e in tv passa tagliato, Silvio forever è "per tutti" e in tv passa integrale. Questo a prescindere che ci siano dei brani provenienti da film VM18.

    Il film comunque nei passaggi vecchi è sempre passato censurato (oltre alla scena del braccio mancavano quasi tutti gli omicidi). Nell'ultimo passaggio su Rai1 invece era uncut: forse leggendo il fasullo "Film per tutti" sul retro del dvd si sono sentiti autorizzati a trasmetterlo integrale (comunque ben vengano queste sviste).
  • Discussione Gestarsh99 • 9/09/11 00:30
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Deepred89 ebbe a dire:
    ...Nell'ultimo passaggio su Rai1 invece era uncut: forse leggendo il fasullo "Film per tutti" sul retro del dvd si sono sentiti autorizzati a trasmetterlo integrale (comunque ben vengano queste sviste).

    Ah ecco, quindi i miei dubbi erano fondati (anche perchè quando lo registrai da Raiuno notai che si trattava della stessa copia che avevo acquistato in edicola per la serie "I maestri della paura", della De Agostini).
  • Discussione Zender • 9/09/11 08:56
    Capo scrivano - 47726 interventi
    La storia della scena della Lario tagliata in tv, Didda, è una delle più diffuse notizie che si leggano in rete da secoli riguardo Argento. Si diceva che fosse dovuta al fatto che la Lario era moglie di Silvio, ma la verità è che appunto il film è un VM18 e che quella scena è tra le più forti del film: normale che fosse tagliata, dopotutto, Lario o non Lario.
  • Discussione Cotola • 9/09/11 15:10
    Consigliere avanzato - 3842 interventi
    Zender ma gli altri tagli li ricordo solo io?
    Un tempo avevo una vhs presa dalla rai 1 che solo dopo tempo scoprii essere massacrata, come
    segnalato nel mio post precedente.
  • Discussione Zender • 9/09/11 16:33
    Capo scrivano - 47726 interventi
    Ma sai, il fatto è che personalmente io non l'ho mai visto in tv. Avevo la vhs Mondadori VM18 e mi son sempre guardato quella (che peraltro è una delle poche edizioni davvero integrali del film), per cui neanche il taglio della Lario l'ho mai effettivamente "visto"...
  • Discussione Buiomega71 • 9/09/11 19:25
    Consigliere - 25934 interventi
    Deep ha colto nel segno(come sempre, riguardo le copie cut/uncut). Io ho la vhs della Creazioni(uncut), ma sapevo del dvd della De Agostini con il visto censura PER TUTTI(credo me ne abbia accennato Gestar in passato, su qualche discussione). Ragionissima Zender, la scena del braccio(e non solo) non fù tagliata perchè la Veronica era la moglie del Berlusca, ma proprio perchè una delle scene incriminate dal vm 18.