Suore in fuga - Film (1990)

Banale, triste commedia inglese che sfrutta i peggiori luoghi comuni del travestitismo e li mescola con un po’ d'ironia sulla religione ottenendo un risultato sconfortante (incredibilmente premiato dal pubblico, in patria). L'anima dissacrante dei Monty Python la ritroviamo nel volto imperturbabile del bravo Eric Idle, uno dei due protagonisti (l'altro è Robbie Coltrane), costretto a travestirsi da suora e nascondersi col socio in un convento per evitare di essere arrestato dalla polizia o fatto fuori dalla banda di gangster per cui entrambi lavoravano prima di tentare la classica "fuga col malloppo". Voci in falsetto, imbarazzo sotto le docce, chili di cerone in faccia,...Leggi tutto lezioni improvvisate sul mistero della trinità... A tutto si ricorre nel vano tentativo di far ridere, ma I’opaca regia di Jonathan Lynn (quello del già poco riuscito SIGNORI, IL DELITTO E’ SERVITO) non sa tenere desta l'attenzione, e l'entrata in scena di una ragazzotta ingenua e mezza orba (Camille Coduri) non fa che peggiorare le cose rammollendo ulteriormente il già poco vispo Eric Idle. Il tipo di gag è sempre lo stesso, dall'inizio (o quasi, visto che la breve parentesi da gangster puri prometteva meglio) alla fine, con personaggi secondari squallidi e un doppiaggio italiano che inevitabilmente penalizza ancor di più la comicità dei due protagonisti. L'ex Beatles George Harrison, da sempre amante e “finanziatore” dei Python, ci mette i soldi come produttore esecutivo. Gli era andata meglio altre volte, perché qui si ride davvero poco.

Chiudi