Se c'era una cosa riuscita in Donnie Darko era la costruzione di un'atmosfera, tutto sommato, gravosa. Questo sequel invece sembra quello che gli americani definiscono, con un po' di cattivo gusto, "chick movie" (film per pollastrelle, letteralmente). Quel genere di film con ingredienti fissi: una protagonista problematica ma dolce, un belloccio sensibile, un viaggio in macchina con l'amica del cuore. E la fine del mondo? Il countdown è quello, ma sembra secondario. E il coniglio nero? Appare poco e male. Ah, ci sono pure un serial killer e il pezzo anni 80.
MEMORABILE: I Dead can dance nella colonna sonora.
Boh. C'era bisogno di fare un seguito? Quello che c'era in Donnie Darko (pur non essendo un capolavoro) qui manca. Dai personaggi introspettivi, che attiravano l'attenzione, alle atmosfere messe bene in scena dal regista. Se lo scopo era solo guadagnare ci sono riusciti, ma gli applausi sono pari allo zero.
Questo sequel cerca in tutti i modi di sfruttare le intuizioni dell'originale, riproponendo diverse soluzioni, specialmente visive, ma al contempo distanziandosi del tutto dalla storia del primo capitolo. Purtroppo però sembra un prodotto studiato a tavolino, curato (una bella fotografia), ma la storia non ha davvero nulla da dire. Rischia persino di rovinare l'originale, costringendo ad una interpretazione univoca e cancellando quell'impalpabilità del primo capitolo che ne decretò il successo. Un pallino e 1/2.
Un affarone per la distribuzione italiana mandare in sala (sia pur il 21 agosto) questo capolavoro (?) incompreso in America dove è stato prodotto direttamente per l'home video.
Più che un se...quel (di Donnie Darko) un tel...quel. Il tal quale indica un tipo di rifiuto nella raccolta differenziata. Monnezza, in poche parole. Recensione fatta...
Pessimo film che non andava fatto. Chi ama Donnie lo eviti! Sembra la presa in giro del primo con aggiunta di stereotipi senza connessioni (il figo del paese, il prete...). Non si salva niente. L'unica speranza all'inizio era la presenza della sorella, ma nemmeno quella è stata usata a dovere e persino Frank il coniglio sembra aver voluto evitare di apparire!
MEMORABILE: Forse solo la caduta delle (insensate) meteore.
L'intero film scorre cupo e senza stimoli, silenzioso e rilassante, uno schema ben preciso che se spezzato può portare all'inevitabile alternativo schema di conseguenze: eventi catastrofici e morte. La trama è congegnata in un solo frammento ripercorribile più volte, a differenza del primo in cui il tempo era ripercorribile una sola volta. Inspiegabile la follia del nipote della “nonna morta” che nell’istante in cui viene colpito dalla meteora ride felicemente.
Sequel tanto inutile, quanto pretenzioso, che naufraga in un mare di banalità presentateci come intuizioni e che ha l’aggravante di un ritmo inesistente, di attori in stato quasi comatoso (il protagonista del primo aveva un perchè per il suo comportamento; qui invece la cosa è solo gratuitamente irritante) e di riavvolgimenti di pellicola alla comiche anni 20 (ridicolo). Non si salvano neanche le scene onirico-soprannaturali. Artefatto e senz'anima, manca di vero stile e di contenuto.
MEMORABILE: La palla di fuoco che si trasforma in uccello, stile araba fenice (ma andate a c.....!).
Film vicino al pessimo. Donnie Darko, qualora ne avesse bisogno, meritava un sequel migliore e che non prendesse in giro il pubblico. Novanta minuti di noia e non si sa dove il film voglia andare a parare. Si salva solo il finale. La produzione poteva spendere i soldi meglio...
Donnie Darko, pellicola eccellente da diversi punti di vista, probabilmente non meritava un sequel del genere che non riesce ad esserlo da nessun punto di vista. Innanzitutto per creare un'opera che riguardi la complessità del multiverso, dei viaggi del tempo e degli worm-hole serve una sinergia regia-sceneggiatura-montaggio a livelli superiori, mentre qui siamo decisamente sotto la media e il risultato è un prodotto adolescenziale e confuso, che non riesce né ad emozionare né ad intrattenere. Atmosfera molto plastificata ed SFX mediocri (con dei brutti montaggi in Chroma-key).
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DiscussioneZender • 19/05/10 14:26 Capo scrivano - 48855 interventi
Caro Danilo, io non ce l'ho affatto con te. Però se tu riconduci tutto quel che ho scritto a "un paio di accenti" evidentemente non hai letto o non hai capito. Io poi ho detto che una tua espressione non è italiano, come posso tranquillamente dirlo anche di me (e di tantissimi altri) quando sbaglio a scrivere. Quindi non equivochiamo. Sei tu che hai voluto riportare il tuo commento e io ti ho spiegato perché l'ho cancellato. A risentirci.
Come io non ce l'ho con te del resto. Ma l'idea che mi dai a prima impressione ( scrivo corsivo perché non è italiano come si fa nei libri) e che ci sia stato uno sbaglio : "scambio di commenti". Correggerò il commento come dite vossia ( questo è italiano seppur arcaico ) e ci riproverò di nuovo, vediamo se imparo a parlare l'italiano.
La mia domanda è sempre una dove e come ho fatto i complimenti al sito? Credo che rimarrà irrisolta.
DiscussioneZender • 19/05/10 14:58 Capo scrivano - 48855 interventi
Eheh, allora è vero che non leggi :)
Nessun mistero: l'avevo scritto in apertura di risposta, prima. Evidentemente colui che aveva scritto i complimenti al sito era un altro e ricordavo male (come mi capita spesso). Avevo cancelato il suo commento come il tuo (è una cosa che mi capita spesso).
Secondo: ripeto che non ho detto che non sai parlare italiano, ho detto solo che QUELLA PRECISA ESPRESSIONE non era italiano, è ben diverso non credi? Inoltre, preciso, io rispetto anche chi NON SA DEL TUTTO l'italiano, non mi permetterei di pensar male di chi ha magari mille altre qualità più importanti. Dico solo che è una cosa che mi crea dei problemi, a me e a questo modesto sito.