Rage - Fuoco incrociato - Film (1986)

Un altro post-atomico del nostro Ricci senza molte pretese e girato sulla falsariga del precedente Rush. Dopo la terza guerra mondiale Rage -Conrad Nicholas (Bruno Minniti) nella lotta per la sopravvivenza se la dovrà vedere con esseri umani diventati cannibali. Mediocre... ma piacevole, forse, per gli appassionati del genere.

Tra i pochi postatomici realizzati bene. Valide le musiche (un po' ripetitive, ma ben realizzate), buone la prova del cast, la regia, le ambientazioni (seppur un po' irrealistiche, visto che la terra sarebbe contaminata). La trama è la solita dei postatomici: un gruppo che cerca di sopravvivere dopo lo scoppio del terzo conflitto mondiale. Nel complesso più che discreto.

Ennesima di una manciata di pellicole a cavallo tra war-movie e post-atomico (a seconda dei casi) girate in serie da Ricci nel periodo, con parte del cast in comune. Il mondo nuclearizzato si risolve in cave di sabbia e campi spogli, mostrando una povertà di mezzi evidente e una certa ripetitività; si punta sulle scene action, tra risse, sparatorie e momenti quasi da western nel finale, tuttavia il film scorre in modo abbastanza fiacco laddove si sarebbe potuto puntare di più sullo splatter o sulla componente sci-fi; sembra invece un war-movie poveristico e quindi annoia abbastanza.

Ennesimo post-atomico costretto a cavare il sangue dalle rape: giusto qualche ideuzza rimarchevole qua e la, ma per il resto è una copia in tono minore di altre pellicole del genere. Sarebbe stato più interessante approfondire la storia della guerra nucleare che viene sommariamente abbozzata nelle iniziali immagini di repertorio, invece che lasciare spazio a monotone e straviste scene d'azione (anche quella del treno è interminabile). Noioso, ma lo salvano una certa mano di Ricci che il suo mestiere lo sapeva fare e i paesaggi e i ruderi desertici, location preponderante.