Ottima miniserie tv, fatta bene che rispetta anche in senso cronologico la vita del santo che inventò l'oratorio e che fece della carità verso i poveri il suo credo e la sua vita; molto bravo Proietti a calarsi nei panni del santo della gioia, facilitato anche dalla sua enorme capacità nel ridere e far ridere con bontà e leggerezza; la sceneggiatura riesce appieno a far rivivere i tempi della vita del santo senza scendere mai nel "mieloso" come tante volte queste miniserie invece fanno.
Non so voi, ma guardando questa comunque discreta fiction sulla vita di San Filippo Neri (impersonato da uno straordinario Gigi Proietti), mi è ritornato in mente anche il film che uscì negli anni '80, State buoni se potete, diretto da Luigi Magni, con le musica di Angelo Branduardi, dove il sacerdote era impersonato dal "peccatore" Johnny Dorelli. Questa fiction è stata, quindi, come un ritorno alla mia adolescenza. Oltre a Proietti, sono da elogiare le prove di Francesco Salvi e Sergio Fiorentini.
MEMORABILE: I bimbi che, davanti al papa (un Paolo Paoloni anche qui Megapresidente Galattico fantozziano), intonano la canzone che dà il titolo a questa fiction.
La vita del fondatore dell'Oratorio e che fece della carità la regola primaria delle sue azioni. Proietti interpreta un bonario Neri pronto sempre alla battuta e alla predica pacata. Prodotto televisivo di discreta fattura grazie anche al valido lavoro di Campiotti, che stilisticamente ha validi numeri.
Da due scafati come Campiotti e Mariuzzo sarebbe lecito aspettarsi di più, vista anche la semplicità del tema: Santi e bambini. E invece una regia deludente e un cast meno che mediocre ne fanno l'ennesima fiction mancata. Persino Proietti sembra navigare in acque insicure, in alcuni passaggi. Non che la sceneggiatura brilli, ma almeno nella sua linearità qualche spunto riesce a tirarlo fuori. Inoltre la ricostruzione storica è troppo superficiale e così si rimane sospesi nel tempo senza cognizione. Poteva essere il 500 come il 700.
Dopo il film con Johnny Dorelli, anche la televisione italiana fa propria la figura di San Filippo Neri, trattato in una miniserie di due puntate. La scelta di Proietti si rivela ottima, grazie alla sua aria sempre simpatica e accomodante; in parte anche il cast secondario (tra cui Paolo Paoloni). Si evita il classico effetto "santino" in cui tutto risulta inevitabilmente incolore ed eternamente noioso. Ci si riesce ad appassionare alle vicende del santo seppur la seconda puntata soffra di qualche lungaggine. Curate le ambientazioni.
Discreta fiction incentrata sulla figura di San Filippo Neri, presbitero del periodo rinascimentale e fondatore dell'Oratorio. Gigi Proietti è ben calato nella parte e regala una prova matura, a metà tra la serietà e l'ironia. Nel cast figurano anche giovani attori del piccolo schermo, ma anche caratteristi assai maturi come Sergio Fiorentini (sempre molto bravo). Buone le location. Consigliato.
Non male, nonostante le consistenti differenze con la vera storia del fondatore dell'Oratorio (qui vediamo Filippo Neri arrivare a Roma in età matura e compiere la sua opera in meno di vent'anni quando nella realtà vi giunse da giovane). Il compianto Gigi Proietti si rivela azzeccato per la parte, conferendo al suo personaggio una vena umoristica che fa la differenza; risulta comunque migliore la versione ridotta a un'unica puntata, giacché rende il ritmo più consistente, soffermandosi sui fatti più importanti.
MEMORABILE: Il bambino sgama il miracolo della zuppa.
Sergio Fiorentini HA RECITATO ANCHE IN...
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DiscussioneGugly • 24/09/10 14:18 Archivista in seconda - 4712 interventi
In qualità di proiettologa davinottiana, prima che me lo chieda Zender rispondo io: non ho ancora visto questa fiction perchè il lunedì sera sono sempre via...o meglio, ho visto qualche frammento della seconda parte: non mi ha invogliato a seguirla, devo concordare con Aldo Grasso quando sostiene che Proietti è oramai straripante rispetto ai personaggi che interpreta, e non si tratta di un complimento.
Dichiaro aperto il dibattito.
DiscussioneZender • 24/09/10 14:47 Capo scrivano - 48848 interventi
Gigiotraditirice!
DiscussioneGugly • 24/09/10 14:53 Archivista in seconda - 4712 interventi
Ma no, anzi...so' leale!
:-p
Però lo vado dicendo da tempo: oramai Gigi ripete sè stesso, e pure tu caro archivista dovresti saperne qualcosa...
DiscussioneZender • 24/09/10 18:04 Capo scrivano - 48848 interventi
A me non ha mai fatto impazzire Proietti. Lo sto riscoprendo solo ultimamente.
Discussione124c • 24/09/10 18:16 Contatti col mondo - 5193 interventi
Zender ebbe a dire: A me non ha mai fatto impazzire Proietti. Lo sto riscoprendo solo ultimamente.
Ti capisco, sai. Luigi Proietti è più un attore teatrale, che tv, cinematografico e doppiatore.
DiscussioneGugly • 25/09/10 09:26 Archivista in seconda - 4712 interventi
Alla fine non è lui che si cala nei personaggi, ma il contrario.
DiscussioneDisorder • 25/09/10 11:11 Call center Davinotti - 380 interventi
Ho visto solo metà della seconda puntata,ma mi è sembrato tutt'altro che brutto. Sarà vero che Proietti si impone sui personaggi,ma resta un attore superiore alla media,quindi ben venga nella fiction.
Ma esiste qualcuno che Aldo Grasso abbia mai approvato?
Discussione124c • 25/09/10 12:18 Contatti col mondo - 5193 interventi
Disorder ebbe a dire: Ho visto solo metà della seconda puntata,ma mi è sembrato tutt'altro che brutto. Sarà vero che Proietti si impone sui personaggi,ma resta un attore superiore alla media,quindi ben venga nella fiction.
Ma esiste qualcuno che Aldo Grasso abbia mai approvato?
Come fiction è discreta, ma non è il film di Luigi Magni del 1983, con Johnny Dorelli, che, secondo me, dovrebbe essere riscoperto oggi! Proietti è sinonimo di buona qualità, anche se persino lui si butta, talvolta, in film osceni!