Pop black posta - Film (2019)

Alcuni sconosciuti vengono tenuti in ostaggio da un'impiegata delle poste dal passato tenebroso. Start energico sin dai titoli di testa, poi gli attori cominciano a conversare e si palesano subito i limiti oggettivi dell'opera. E si prosegue con dialoghi troppo risibili (l'immigrato africano che usa i verbi all'infinito eppure non sbaglia un congiuntivo), idee troppo ritrite (i "peccatori" riuniti da un giustiziere), buchi di plot troppo vasti (gli ostaggi sono sorprendentemente obbedienti anche dopo le prime esecuzioni sommarie), troppi stereotipi. Le buone intenzioni non bastano.

Sconcertante e demoralizzante thriller italiano, caratterizzato dalla solita storiellina di vendetta con tanto di pazza psicopatica che si improvvisa giustiziera di turno. Il problema non è la derivatività del plot ma la sceneggiatura risibile che presenta buchi neri di proporzioni epiche. E non aiutano i dialoghi che affondano troppo spesso nel ridicolo nonché interpretazioni non all'altezza. Persino la Truppo, altrove molto brava, affonda pesantemente. Tirato via il finale che vorrebbe sollevare profondi interrogativi etico-morali e ridicolo il "colpo di scena" sui titoli di coda.