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Tutti i commenti e le recensioni di Pentimento

TITOLO INSERITO IL GIORNO 30/08/15 DAL BENEMERITO COTOLA
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Cotola 30/08/15 11:16 - 9637 commenti

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Pur ambientato in un tempo ed un luogo indeterminato, il film è un chiarissimo atto d'accusa contro lo Stalinismo, i suoi orrori ed i suoi metodi che tanto dolore e disperazione hanno causato a milioni di persone. All'inizio il tono sembra essere leggero, beffardo e comunque surreale e grottesco. Ben presto però si scende sulla terra, le cose inspiegabili si chiariscono e si fanno sempre più strada il dolore e l'amarezza per una società che continua a negare pervicacemente gli sbagli passati, generando ancora altro dolore. Molto bello e importante.

Daniela 31/10/15 00:38 - 13468 commenti

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Una donna viene processata perché per tre volte ha dissepolto la salma del sindaco, dominatore per decenni della vita cittadina: una figura in cui confluiscono i tratti fisici e morali di Hitler, Mussolini e Stalin, descritta da A. con uno stile multiforme, dal surrealismo onirico alla farsa grottesca, dalla commedia ilare alla denuncia politica allegorica, fino ad un finale "riparatore" ma amarissimo, dato che è un innocente a pagare il conto del passato. Opera ricchissima di suggestioni, potente, originale: un capolavoro che fonde satira e dolorosa riflessione sull'uso distorto del potere.
MEMORABILE: Il comizio sotto la pioggia artificiale; La visita alla casa del pittore; l'anziana donna che parla ed abbraccia il tronco inciso; la lisca di pesce

Rufus68 20/03/16 16:26 - 3993 commenti

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Il film vien visto, a ragione, come un’accusa contro lo stalinismo. Il protagonista negativo, però (baffi da Hitler, divisa da fascista e pretoriani con armature cinquecentesche), incarna, piuttosto, la feroce mediocrità di un potere che si invera per una delle tante degenerazioni della Storia. Un potere che non esita, in un'ansia ottusa di sopraffazione, a sacrificare il patrimonio spirituale di un popolo (la cattedrale); non è un caso che il suo nemico, simile a un Cristo di Andrej Rublëv, difenda le comuni radici sacre della comunità.

Bubobubo 24/07/21 13:56 - 1847 commenti

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È padre magnanimo e spietato tiranno, governatore illuminato e sanguinario autocrate Varlam Aravidze (Macharadze), sindaco di una piccola città georgiana per tre volte disseppellito dall'anti-Antigone Ketevan Barateli (Bocvadze), figlia di una coppia di artisti caduti vittime della sua repressione. Farsesca, oceanica tragicommedia dall'affilatissimo contour politico (Macharadze interpreta un provocatorio mash up fra Stalin e Hitler) e dagli evidenti rimandi classici (l'andirivieni dialettico del processo), che compensa in dramma (e coraggio!) quanto talvolta difetta in dinamismo.
MEMORABILE: Esplodono le tubature; Conversazione sulla cattedrale; Nomi incisi sui tronchi; Il doppio, amaro finale.

Paulaster 19/01/23 18:01 - 4986 commenti

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Donna disseppellisce tre volte il corpo del sindaco reo di aver istituito un regime. Incipit buñueliano tra il grottesco e il macabro che svela la ribellione del popolo per ciò che non può essere perdonato. Attacco allo stalinismo (col limite macchiettistico dei tratti, tra Hitler e Mussolini), mostra quanto sia grande il pericolo che le vicende storiche possano ripetersi. Ben inserite le componenti culturali fondamento delle persone comuni e quelle religiose che i potenti usano a loro favore. La compensazione finale lascia tutti sconfitti ma serve a far riflettere.
MEMORABILE: La difesa in aula; I nomi sui tronchi; La salma gettata dal dirupo; La cattedrale abbattuta.

Kinodrop 16/12/23 18:58 - 3510 commenti

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Ultimo della trilogia dedicata alla Georgia, questo dramma dall'aspetto multiforme, dalla commedia al grottesco e con punte di metafisico, si concentra sulla figura di un dittatore che simboleggia in sé tutto il peggio della storia del '900 e su una comunità che oscilla tra sottomissione e negazione. Una narrazione interessante dal messaggio amaro e ricorrente, ma a volte stracarica di allusioni e di sottotesti che rendono un po' pesante la lunghezza fiume della pellicola, con bravi attori di stampo teatrale e una colonna sonora colta e opportuna negli snodi principali. Originale.

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