Outpost: black sun - Film (2012)

Son decenni che il "Reich millenario" preannunzia la grande marcia anamorfica dei suoi sciami corazzati di kraut-zombies ma sino ad oggi i filmaker che ne han fornito una sinossi dignitosa si contano come denti in bocca ad un piorroico. Outpost-Barker torna sul luogo del relitto precedente, credendo non si sa come di poter impaccare un sequel solo con fumogeni da stadio, memorabilia da svendita eBay e una caccia al tesoro improvvisata che manco Baden-Powell sotto Salvia divinorum. La capacità zebedeica è messa a sacerrima prova dal disinteresse cosmico che affumica di valium un frame sopra l'altro. Sogni d'oro zombi belli...

Per tre quarti cincischia, si smarrisce tra i boschi delle terre slave, si appisola e si desta svogliato scordandosi quel che dovrebbe raccontare, ovvero una storia sanguinosa e soprannaturale e non una battaglia di armi in campo nemico. Quando, deo gratia, nel finale il focus finalmente torna convinto sugli zombi (compare anche una misteriosa megera nazista che oggettivamente qualche brivido lo regala) la granata esplode in mano e sparge a caso schegge di buffoneria, talento sprecato e ambizione. Poche esplosioni, tanti plof.