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La nostra recensione di Nightmare beach - La spiaggia del terrore

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Firmato Harry Kirkpatrick ma diretto quasi per intero dal nostro Umberto Lenzi, WELCOME TO SPRING BREAK è un thriller d’ambientazione balneare (girato a Miami) di produzione leggermente sopra la media. Non nella scelta del cast (i soliti teenager), nella pessima sceneggiatura (che offre dialoghi di rara banalità) né tanto meno del soggetto in sé. Ma l’aver affidato la fotografia a un professionista come Antonio Climati (fotografo di tanti mondo movies e regista di ULTIME GRIDA DALLA SAVANA) dà subito al film un'aria più presentabile, che i begli effetti speciali del figlio...Leggi tutto d'arte Alex Rambaldi (suo fratello Vittorio firma il soggetto) consolidano con scariche elettriche che fulminano un po’ tutti. Si inizia prima dei titoli con un'esecuzione (soft) sulla sedia elettrica, si continua con la baraonda di Spring Break, una sorta di Rimini d'oltreoceano dove, tra musiche rock & heavy (caratterizzeranno il film rubando spazio alle anonime musiche di Claudio Simonetti, ex Goblin), bellezze in costume, mare e drink, si fa vedere un serial killer in casco nero che viaggia su una moto capace di fulminare con la sola pressione di un bottone il passeggero posteriore: una vera sedia elettrica ambulante! I sospetti vanno su Diablo, il killer stroncato all'inizio il cui cadavere è scomparso, ma sarà davvero lui il colpevole? Al di là di una soluzione finale ridicola (e tipicamente italiana nella scelta del responsabile di tutto), il film conserva una qualche dignità che la presenza del “prezzemolo” John Saxon legittima con una bella prova d'attore. Niente sesso, a sorpresa, e scariche elettriche che finiscono in bocca, in testa, sul corpo bruciando a morte.

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Tutti i commenti e le recensioni di Nightmare beach - La spiaggia del terrore

TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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Homesick 10/07/07 18:09 - 5737 commenti

I gusti di Homesick

Sufficiente thriller all'americana con belle ragazze (sorpattutto la Baxton), teppisti motorizzati, scenette balneari e un killer in casco da motociclista che rimanda a Nude per l'assassino. Divertente come film di puro intrattenimento. Buona la prova di Saxon e di Lance Le Gault, l'implacabile colonnello che dava la caccia a quelli dell'A-Team nel telefilm omonimo.

Tomastich 13/10/08 11:34 - 1262 commenti

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Si potrebbe creare un neologismo: "Heavy Metal Thriller". Sì, proprio perché dei 90 minuti del film almeno 20 sono riempiti di riff infuocati e assoli al fulmicotone. Aggiungiamoci delle ragazze mozzafiato, motociclisti arrabbiati, una Sarah Baxton che parla con gli occhi e un Saxon svogliato. Umberto Lenzi si firma Harry Kirkpatrick...

Ale56 9/04/09 12:18 - 225 commenti

I gusti di Ale56

Nightmare Beach è un film destinato oggi alle edicole... Umberto Lenzi si firma con uno pseudonimo (Harry Kirkpatrick) che molti dizionari del cinema riportano, erroneamente, come secondo regista. E' un innocuo thriller/action che si svolge in una fantomatica cittadina balneare americana dove un serial killer si diverte a "friggere" persone con la sua moto elettrificata. Colpo di scena finale prevedibilissimo. Insomma, un film che io ho acquistato per 3 euro. Quanto basta.
MEMORABILE: Il proprietario dell'hotel "guardingo".

Herrkinski 5/11/09 14:45 - 8780 commenti

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Il film a Lenzi stesso non piace e non si può dire che sia effettivamente un granchè. Tuttavia io penso che si sia visto ben di peggio all'epoca, infatti questa pellicola ha perlomeno un impianto professionale e un discreto ritmo. Gli interpreti, a parte il sempre bravo John Saxon, sono nella media giovanilistica dell'epoca; menzione particolare per l'uso quasi eccessivo delle musiche, seppur gradevoli (tutto Pop-Rock e Hard Rock anni '80). Gli omicidi sono efficaci e la trovata della moto-sedia elettrica, seppur un po' trash, funziona. **1/2

Rambo90 20/01/10 01:04 - 8032 commenti

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Ci doveva essere un motivo se Lenzi aveva firmato questo film sotto pseudonimo. In realtà i motivi sono tanti: la sceneggiatura è pessima, i dialoghi e i personaggi ridicoli, le scene degli omicidi realizzate con una povertà incredibile e il cast è improponibile (con Saxon particolarmente inutile). Imbarazzanti scene di miss maglietta bagnata aggiunte per rendere più appetibile il tutto.

Cotola 15/07/11 22:45 - 9586 commenti

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Ci sarà pure un motivo se Lenzi lo ha fatto firmare a terza persona e lo ha poi ripudiato. Semplice: è un film pessimo. La storia è abbastanza stupida, col solito giustiziato che promette di tornare per vendicarsi. Puntualmente i morti iniziano a spuntare come i funghi: promessa mantenuta o altro? Regia bislacca, sceneggiatura pedestre (con tanti di quei riempitivi per arrivare alla novantina di minuti), effetti speciali poveri. Anche gli amanti del genere, storceranno non poco il naso.

Ryo 14/07/13 02:37 - 2169 commenti

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Ultratrashone anni 80 dalle trovate e dai dialoghi che sfociano nel ridicolo. Inutili intermezzi che vedono ragazze mostrare i seni nudi mentre partecipano a una sorta di miss maglietta bagnata, uomini che mostrano muscoli mentre si fanno bagnare dall'olio, sono inseriti in mezzo a una trama tanto banale quanto stramba: un misterioso assassino motociclista miete vittime apparentemente a caso elettrizzandoli a morte. Buoni gli effetti gore, ma troppo presto il film si spegne, con incredibilie ovvietà
MEMORABILE: Le folgorazioni varie con effetti esagerati.

Daidae 29/10/15 19:09 - 3361 commenti

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Fiacca pellicoletta dell'orrore che a dispetto di un buon cast (Saxon, LeGault) ci propone il solito assassino che torna dall'aldilà (Sotto shock, La casa 7, Killer machine per dirne alcuni). Gli effetti speciali non pessimi si alternano tra porcate di gomma e discreti scheletri che schiumano carne fusa come plastica dopo essere stati bruciati (!). A rovinare la pellicola sono le inutili scene di nudo, gli uomini oliati... mentre mi sento di definire azzeccata la scelta del cast femminile: tutte graziose quanto mediocri nel recitare. Mediocre.
MEMORABILE: Il ridicolo e telefonatissimo finale.

Rebis 22/08/17 10:44 - 2482 commenti

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Filmaccio di Umberto Lenzi che tenta di cavalcare la voga dello slasher ottantino inventandosi un biker che va in giro per la Florida a fulminare giovani donne con una sedia elettrica portatile: a non funzionare sono proprio le sequenze horror, mentre nella pletora di personaggini che animano lo Spring Breakers stagionale, qualche trovata divertente c'è. Puritanesimo e giustizialismo di grana grossa sommergono un finale fin troppo prevedibile. John Saxon, comunque, fa sentire a casa propria ogni horror fan che si rispetti e le schitarrate di Simonetti ridestano dal torpore generale.

Pesten 10/09/18 08:59 - 833 commenti

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Stessa troupe, stessi attori e location, due film: questo e Furia primitiva. Un budget così basso dovrebbe dire tutto ma rispetto a tanti altri fratelli di genere, questo riesce ad avere un suo perché. Storia semplicissima e soluzioni ritrite, eppure quando capita di rivederlo si vuole sempre arrivare alla fine. Saxon è un mito e per gli amanti del genere rimarrà tale, la Buxton ti fa innamorare di lei senza che scopra nemmeno una spalla (ma di corpi stupendi e seni al vento se ne vedono, durante la visione) e il barcone rimane a galla.
MEMORABILE: La soundtrack a opera dei Rondinelli e Rough Cutt; La Buxton; La motocicletta usata come arma.

Sarah Buxton HA RECITATO ANCHE IN...

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Jena 13/10/18 20:31 - 1689 commenti

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Non malaccio questa trasferta americana del nostro Umberto Lenzi. Il killer che frigge le vittime su una specie di sedia elettrica innestata su una moto è piuttosto divertente; il ritmo poi non delude, con omicidi ben fatti dal sapore argentiano (crudelissimo quello della tipo arrostita viva dalle fiamme di una caldaia). Per tenere sempre alta l'attenzione non mancano le scenette in spiaggia con miss discinte. Sorpresa finale abbastanza buona. Ci sono pure John Saxon e il tarantiniano Michael Parks
MEMORABILE: All'inizio El diablo sulla sedia elettrica; I vari omicidi sempre con l'elettricità.

Gabigol 21/12/18 18:39 - 665 commenti

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Film che più schematico e scolastico non potrebbe essere, tanto è esile la sceneggiatura su cui poggia. Discretamente godibile per il primitivo desiderio di sangue dello spettatore; oggettivamente simpatico per alcune trovate che stemperano la tensione, permettendo al film di volare basso e azzerare qualunque ambizione velleitaria. Non si eccede né sul sangue né sul sesso e forse questo garantisce una sobrietà quasi salvifica. Detto ciò, non è una visione indispensabile neanche per gli amanti del genere.

Gestarsh99 23/11/19 17:02 - 1395 commenti

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Un Lenzi "undercover" sulle coste floridiane scimmiotta svogliatamente lo slasher di casa facendo leva sul proprio passato da thrillerista italiano, oltreché unidimensionalizzando certo cinema inter-reale di Craven: il film difatti orecchia alla lontana Nightmare (nel titolo e per l'ingaggio di Saxon nel ruolo di agente) e anticipa senza volerlo Sotto shock (con la mendàce chiave di volta del detenuto giustiziato sulla sedia elettrica). Un martellamento synth-metal di colori fluo e acconciature cotonate, slippini interdentali e maglietterie bagnate, biondone da copertina e recitazioni atroci.
MEMORABILE: La ragazza chiusa in ascensore folgorata oralmente dal moto-killer; Le esecuzioni sulla Honda "pimpata" da sedia elettrica azionabile via pulsantiera.

Metakosmos 27/09/22 09:52 - 303 commenti

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Slasher italiano di ambientazione americana, più precisamente durante lo springbreak a Miami che diventerà luogo di un massacro da parte del solito killer misterioso, qui un biker che gira su una moto con sedia elettrica innestata per fulminare i suoi passeggeri. La storia certo non brilla per originalità, al di là di qualche trovata trash negli omicidi, ma il resto quando non è strettamente scolastico è bislacco e mal gestito, con una regia non sempre stabile e una sceneggiatura che gira completamente a vuoto perdendosi in numerose lungaggini inutili. Finale molto "italiano".
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  • Curiosità Undying • 24/06/08 20:56
    Comunicazione esterna - 7567 interventi
    Stralcio di una intervista ad Umberto Lenzi, a cura di Manlio Gomarasca, realizzata per Nocturno Libri.

    Parliamo della vexata quaestio sulla paternità di Nightmare Beach, la cui regia è accreditata a Harry Kirkpatrick, che non è uno pseudonimo, però...
    Le cose per quanto riguarda Nightmare Beach andarono in questo modo: era un film che io ho girato ma alla fine delle riprese ho lasciato tutto in mano alla produzione perché non volevo nè vedere nè sentire più nessuno

    Perchè, cos'è successo?
    Non è successo praticamente niente, solo che non andavo d'accordo con il produttore e il suo punto di vista perchè io avevo scritto due storie. L'accordo verbale era che avrei dovuto fare la prima che avevo scritto, alla quale tenevo moltissimo, e un altro la seconda unità. In realtà avvenne il contrario...

    Di cosa parlava la prima storia?

    Era un film sull'ingegneria genetica con una donna che per uno scambio di provette diventava una tigre... Era un pò il rifacimento del Bacio della Pantera fatto su basi scientifiche e reali. Comunque, tornando ad Harry Kirkpatrick, quello è lo pseudonimo di un americano vero che di professione fa lo sceneggiatore. L'ho incontrato una volta solo per discutere dei dettagli, poi ho avuto dei dissapori di carattere personale con il produttore; ma trovandomi già a Miami con una troupe fatta e finita e un lavoro in progressione ho trovato mio dovere portare a termine le riprese. Da lì me ne sono uscito ed è finita così.

    Il film che doveva dirigere è Rage-Furia Primitiva diretto da Vittorio Rambaldi, la cui sceneggiatura è accreditata ad Harry Kirkpatrick?
    Non mi far parlare di cose di cui non posso parlare...
    Io feci l'altro film che era un thriller banale con il prete assassino. Dissi al produttore che la storia del prete assassino l'avevo fatta già vent'anni prima in Sette Orchidee Macchiate di Rosso, ma non ci fu niente da fare. Considero quest'esperienza come una vacanza con la famiglia a Miami Beach, tutta pagata... anzi strapagata!

    Fonte: Nocturno Libri - Umberto Lenzi, terza parte.
  • Curiosità Undying • 31/03/09 02:23
    Comunicazione esterna - 7567 interventi
    Nicholas De Toth, presente nel film di Lenzi, appare in uno dei suoi rarissimi ruoli d'attore.
    Costui è figlio d'arte, ovvero di quel Andrè De Toth particolarmente conosciuto dagli appassionati di horror poiché ha diretto uno dei più interessanti remake de La maschera di cera (versione del 1953).

    Nicholas avrebbe continuato poi la sua attività dietro le quinte dei set cinematografici, divenendo un esperto montatore (ad esempio è all'opera anche Underworld: Evolution)
  • Musiche Tomastich • 15/07/09 10:12
    Call center Davinotti - 117 interventi
    La canzone che torna spesso,soprattutto nell'inquadratura dei motociclisti, è ROCK LIKE AN ANIMAL, di una band che all'epoca fu formata dal chitarrista Randy Piper, appena uscito dalla heavy metal band WASP.

    All'epoca del film (1989) questa canzone non era edita da nessuna parte, circolava solo nelle radio americane (KNAC in primis) e a livello di demo tape, perchè un disco ufficiale con questa canzone non è stato mai edito.
    Ultima modifica: 5/02/10 09:14 da Zender
  • Homevideo Herrkinski • 1/12/09 19:41
    Consigliere avanzato - 2663 interventi
    Disponibile in DVD per la DVD Storm/Millenium Storm dal 2004. Le specifiche:

    Video: 1.85:1 / 16:9 anamorfico
    Audio: Italiano 5.1 Dolby e DTS ; Italiano/Inglese Dolby 2.0
    Sottotitoli: Italiano
    Extra: Filmografie; trailer originale.
    Ultima modifica: 11/11/18 09:54 da Zender
  • Musiche Zender • 5/02/10 09:15
    Capo scrivano - 49120 interventi
    Le musiche di Claudio Simonetti composte per il film sono contenute in una compilation uscita nel 1991 per la Rca e intitolata "Evil tracks", che comprende anche suoi pezzi da "Demoni", "Rage" e "Love threat". I pezzi da Nightmare beach sono:

    01. Running On the Beach (01:14)
    02. Detective's Theme (02:40)
    03. The Party Is Gone (01:24)
    04. Dark Mood (01:37)
    05. Revenge's Beach (01:19)

    per un totale di circa 8 miseri minuti...

  • Curiosità Undying • 8/02/10 19:02
    Comunicazione esterna - 7567 interventi
    La sceneggiatura del film è equamente da ripartire tra Vittorio Rambaldi e il fantomatico Harry Kirkpatrick (imdb, erroneamente, attribuisce a Lenzi questo nome "alternativo").

    La produzione, di tipo ibrido (italo-americano) impose al film uno stile "bikini movies" tardo anni Sessanta e caratteristico delle produzioni USA.

    Gli effetti speciali, ad onor del vero pressoché invisibili causa forte censura, sono attribuiti a Alessandro (Alex) Rambaldi, figlio del più dotato Carlo.
  • Musiche Tomastich • 8/07/11 14:29
    Call center Davinotti - 117 interventi
    Tomastich ebbe a dire:
    La canzone che torna spesso,soprattutto nell'inquadratura dei motociclisti, è ROCK LIKE AN ANIMAL, di una band che all'epoca fu formata dal chitarrista Randy Piper, appena uscito dalla heavy metal band WASP.

    All'epoca del film (1989) questa canzone non era edita da nessuna parte, circolava solo nelle radio americane (KNAC in primis) e a livello di demo tape, perchè un disco ufficiale con questa canzone non è stato mai edito.


    ecco il brano:

    http://www.youtube.com/watch?v=20Fsh0CU2pw
  • Discussione Gestarsh99 • 25/11/19 17:06
    Scrivano - 21543 interventi
    Su Imdb lo pseudonimo registico di Harry Kirkpatrick, oltre che a Lenzi, viene co-accreditato anche a tal James Justice, cosa già avvenuta per la sceneggiatura del precedente
    Rage - Furia primitiva (1988).

    All'inizio credevo si trattasse di un ulteriore nom de plume lenziano, ma a questo nominativo viene ascritta anche la sceneggiatura di un tv-movie canadese del 2006, Lesser evil, ergo dovrebbe riferirsi a persona realmente esistente.
    Ultima modifica: 26/04/23 18:45 da Zender