Il primo titolo è senz'altro più riuscito, qui nel seguito Mitch si è trasferito a New York (molto carina la scena con cui il film si annuncia). La commedia quindi non fa più perno sulla diversità culturale in grado di sfornare varie gag comiche, Paul Hogan re-interpreta il suo personaggio rappresentandolo come una sorta di supereroe che deve salvare la sua bella in un intricato caso di mafia e droga. E' un peccato perché nel secondo tempo, quando la comicità vuole lasciare spazio al genere avventuroso, il film si abbassa decisamente di tono...
Pesca con la dinamite nelle acque NewYorkesi, cammina sui cornicioni, viene scambiato per Clint Eastwood e si darà parecchio da fare (a modo suo) per proteggere la donna da un trafficante e i suoi sgherri, prima a New York e poi in Australia. Ormai non c’è più la novità e il personaggio è sempre lo stesso, simpatico, un po’ ingenuo e astuto. Il film è palesemente realizzato solo per riproporlo, tentando di bissare il successo del primo capitolo. Ma se si escludono le cadute (il nero macchietta, la banda...), il risultato non è poi così male.
MEMORABILE: L'uccello GiarraGiarra; Dundee vede il serpente di un incantatore e gli spezza il collo senza che il proprietario neanche se ne accorga.
Buon secondo capitolo del valido Mr Crocodile Dundee che ripropone la affiatata coppia Hogan-Kozlowsky accasatasi a New York. Ma si sa, Dundee è Dundee e quindi proprio non se ne parla di perdere il suo innato spirito da avventuriero australiano. Avvincente la lotta (metropolitana prima, australiana, poi) con i narcotrafficanti. Avventura e divertimento proposti con gusto e sense of humour alla australiana. Valido.
Dato l'enorme successo del film precedente, inevitabile il seguito. Nonostante un buon ritmo e qualche gag azzeccata, si naviga comunque nella più totale mediocrità. Colpa di un copione che ricicla situazioni e gag dal film precedente e gli attori sono molto meno ispirati, in particolare Hogan. Comunque, scorre liscio senza annoiare e questo è già un successo. Con un ulteriore, pessimo seguito.
Non al livello del primo. Se il capostipite della saga risultava divertente, una visione più che gradevole, il secondo capitolo della serie delude e molto. Si perde moltissimo ottenendo solo banalità e ovvietà. Qualche risata la si farà ancora, ma non basta.
Pur se meno originale rispetto al suo predecessore questa seconda parte delle avventure del "selvaggio" australiano trapiantato a New York è un prodotto gradevole. La sceneggiatura (con passaggi dagli States alla Colombia per poi tornare in Australia) consente al film un ritmo costante senza cali di tensione che possano in qualche modo allentare l'attenzione dello spettatore.
Squadra che vince non si cambia e, così, Paul Hogan e Linda Kozlowski ritornano nei panni di Mick e Sue, per la seconda avventura del cacciatore di coccodrilli. Questa volta, però, la commedia si tinge di giallo e di azione, a causa di un gruppo di terroristi che minacciano i nostri eroi. Ma non ci sono scene violente, giusto qualche sparo di cecchino e nulla più. Fra le trovate più simpatiche, quella del salvataggio del suicida da parte del nostro eroe. I protagonisti sono in forma, specie la Kozolwski, ma ci si diverte meno che nel primo.
Persa la novità dell'esordio questo secondo capitolo viaggia su livelli bassini. Nella prima parte si ripete l'incipit del primo capitolo (vale a dire Dundee alle prese con le modernità e le stranezze di una metropoli), mentre nella seconda, che avrebbe dovuto dare il guizzo in più visto che è ambientata in terra d'Australia, si cerca addirittura la vena action-avventurosa, ma i risultati sono risibili. Narcos da operetta e Dundee versione super-eroe convincono poco in una commedia che doveva avere altre peculiarità. Anche il cast non aiuta.
Un “Crocodile Dundee” imborghesito alle prese con un narcotrafficante senza scrupoli. La nuova avventura del nostro, pur confermandosi al "botteghino", manca della freschezza dell’originale; per dare nuova linfa si è cercato di articolare maggiormente la trama, ottenendo, però, risultati mediocri. Salvo la consueta simpatia del protagonista non c’è molto altro.
MEMORABILE: Scena sul cornicione: "Non voglio fermarla, voglio passare!"
Un sequel riuscito nonostante una durata un po' eccessiva, in parte giustificata da un secondo tempo action/avventuroso interamente girato in Australia, a invertire la struttura del prototipo; tutta la prima parte è infatti a New York, dove l'eroe si è trasferito e in cui non mancano le consuete gag. Rispetto al precedente il ritmo è più alto, ci sono più sequenze spettacolari ma non si lesina nemmeno sul versante da commedia; fa piacere anche ritrovare tutti i personaggi che abbiamo già conosciuto, qui in ruoli più consistenti e legati alla vicenda. Meglio dell'originale.
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CuriositàBuiomega71 • 14/02/22 19:45 Pianificazione e progetti - 25040 interventi
Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv ( lunedì 21 ottobre 1991) di Mr. Crocodile Dundee II: