Mitch Dundee è un mito nel paesino australiano di Giro in Giro Creek. E' un avventuriero astuto con la predilezione per i coccodrilli (o cocchi, come li chiama lui). Le sue gesta superano i confini nazionali e lo porteranno a New York dove lui, invece che adattarsi alla vita moderna, la reinterpreta con le regole della selvaggia Australia, con successo. Bel mix di commedia e avventura e il personaggio interpretato da Paul Hogan è veramente riuscito.
Dundee è un personaggio riuscito. E’ simpatico, senza però scivolare nella macchietta (al massimo può apparire sprovveduto, ma mai stupido). E il contorno dei paesaggi australiani è visivamente notevole. Quando Dundee e la giornalista nuotano in una conca naturale, ripresi dall’alto, viene voglia di tuffarsi nel televisore (non fatelo, non funziona). Nota di merito per "Hai le scoregge nel cervello" e "Questo è un coltello". Cala nell’ultima parte, perdendo qualche colpo, ma resta piacevole.
MEMORABILE: La giornalista vuole fare una foto a un indigeno, ma lui dice di no. "Hai paura che ti rubi l'anima, vero?". E lui "No, ha il tappo sull'obbiettivo".
Sicuramente ben riuscito grazie all'interpretazione di Paul Hogan, qui simpatico guascone nei panni di un "crocodile hunter". La prima parte fino all'arrivo a New York è esilarante: il protagonista è alle prese con i primi approcci con il progresso, e nonostante sia totalmente fuori luogo si fa valere alla grande. Poi si passa al secondo tempo dove aumenta leggermente l'azione e diminuisce un po' il divertimento.
Ottimo successo di botteghino per un film privo di originalità. Paul Hogan caratterizza bene il suo personaggio che è un mix tra Indiana Jones e Tarzan (più volte citato nel film). Le gag sono semplici semplici e fanno perno sulla differenza di contesti culturali. La particolarità è che il nostro non è l'incompreso come molti suoi colleghi, ma è il diverso che presto diventa il begnamino di tutti. Diviso in due tempi, il film si fa più vivo solo sul secondo, dopo che il primo ha descritto le basi su cui poggia la trama. Molto belle le musiche.
L'idea non è molto originale ma bisogna riconoscere al film il merito di averla sviluppata in modo divertente e al regista Peter Faiman di averla diretta con garbo. Il merito del successo ottenuto dalla pellicola è senz'altro da ascriversi a Paul Hogan, che riesce a donare al suo personaggio sfumature ironiche e molto umane. Gli è affiancata una splendida Linda Kozlowski molto funzionale per lo svolgimento delle vicende. Non siamo di fronte a niente di eccezionale ma a un gradevolissimo prodotto che resiste anche a ripetute visioni.
Grande quanto imprevisto successo dell'epoca, questa divertente commedia d'azione si regge esclusivamente sul personaggio interpretato dall'allora sconosciuto Hogan, qui in grande forma. Il personaggio dell'avventuriero simpatico e spaccone diverte e tiene avvinti allo schermo. Peccato che in seguito vi siano stati due seguiti (il terzo, in particolare) del tutto inutili. Belle scene d'azione.
Capostipite di una famosa serie, che negli altri 2 capitoli non ha mantenuto i livelli del primo, ma che risulta comunque godibile. Questo sicuramente grazie alla buona interpretazione del protagonista Paul Hogan. Divertente, la visione è consigliata.
Il già maturo Paul Hogan azzecca il personaggio della sua vita, in grado di garantirgli un tranquillo conto in banca per la vecchiaia. Mitch Dundee è un simpatico avventuriero, sbruffone ma non troppo, pacifico ed amante degli animali (coccodrilli a parte), un "buon selvaggio" a cui il provvisorio trapianto in un ambiente completamente diverso dal suo dà modo di esibirsi in una serie di gags gradevoli per quanto molto prevedibili. Il finale in chiave sentimentale è decisamente ruffiano, ma si fa perdonare. Carino, a differenza dei sequels inutili.
MEMORABILE: Il coltellaccio di Dundee, citato in Wolf Creep
In assoluto uno dei maggiori incassi di sempre nel cinema australiano, Mr. Crocodile Dundee è un film che ripropone il tema del "buon selvaggio" a contatto con la metropoli tentacolare (in questo caso New York). Nulla di originale ma il protagonista (nonchè coautore della sceneggiatura) è molto simpatico e il film scorre piacevole senza grossi cali di ritmo per tutta la visione.
All'epoca ebbe un notevole successo di pubblico (tanto da generare ben due seguiti). Rivista oggi (a più di vent'anni di distanza) questa pellicola appare abbastanza invecchiata ma soprattutto non fa ridere molto quanto al massimo sorridere (alcune gag sono un po' troppo loffie). Mr Crocodile è sicuramente simpatico, ma non basta la sua verve a fare della pellicola un buon film.
Ottimo film che regge benissimo il passare del tempo. Migliora addirittura. La trama non è particolarmente originale ma Hogan ha un carisma notevole e il personaggio gli calza come un guanto. Linda Kozlowski interagisce benissimo con il protagonista e questo giova alla credibilità della storia d'amore. Molte le scene memorabili, ottima la fotografia nella prima parte in Australia e divertente la caratterizzazione della New York anni 80.
La breve infatuazione degli US of A con l'Australia ebbe il suo massimo picco proprio in corrispondenza dell'uscita di Mr. Crocodile Dundee: una commedia furbetta e molto ben girata (soprattutto per il target). Paul Hogan è davvero simpatico come pesce fuor d'acqua che risolve i problemi d'adattamento in maniera sardonica e con un sorriso, riuscendo ovviamente anche a rimorchiare nel frattempo. Tra le migliori commedie degli anni 80, si rivela ancora divertente e, tutto sommato, attuale. Chi non si sentirebbe perso a New York?
MEMORABILE: La mia personale preferita: "Serve per lavarsi il culo, vero?"
Notevole film australiano che narra la storia di un autentico selvaggio prima in Australia con una giornalista e più tardi nella moderna New York. Mick Dundee è un uomo di carattere e carismatico che si trova a suo agio nella foresta australiana dove ha vissuto tutta la vita; d'altra parte quando si trasferirà a NY dovrà fare i conti con tutte le tecnologie moderne che non conosce e non mancherà di stupire. Davvero una buona commedia, e la fotografia è ottima (considerando che è di 25 anni fa). Da consigliare.
Senza dubbio una delle più belle commedie degli anni 80. Merito di un soggetto nuovo ed accattivante e di un Paul Hogan veramente strepitoso nei panni di un mezzo-selvaggio alla prese con le modernità ed il caos di una metropoli come New York. Tante le gag divertenti che sono rimaste nella memoria collettiva: la festa, il ristorante, il bidet, lo scambio di identità tra Mal (suo amico) e Mel Gibson (volontariamente citato per i suoi trascorsi australiani). Bella anche la fotografia. Nel complesso un allegro omaggio alla terra d'Australia.
Film costato un nonnulla ma di discreta riuscita grazie alle sue trovate comiche. La variazione sul mito del "buon selvaggio" calato in ambiente estraneo qui funziona davvero e molto meglio che nei due stiracchiati seguiti, prodotti per sfruttare l'onda lunga dell'inaspettato successo. Linda Kozlowski che si spoglia restando in perizoma (che negli anni Ottanta era incosueto) ha provocato turbamenti in decine di adolescenti.
MEMORABILE: La Kozlowski che si spoglia allo stagno; Mitch Dundee al bar col travestito; "QUESTO è un coltello".
Quando uscì nelle sale, molti giornalisti dichiarano che questo film era un simpatico antidoto al rambismo e forse era così. Paul Hogan diventa una star grazie alle sue trovate geniali e al suo sorriso accattivante. Avventura, emozioni, commedia, colpi di scena e anche una storia d'amore, per un film bizzarro che, ancora oggi, diverte e fa divertire. Un bel "giringiro" da tre.
Il personaggio del “diverso” funziona, contrapponendo la selvaggia Australia alla concitata New York. Sceneggiatura però frammentata nella prima parte tanto da sembrare una sequela di sketch incollati; migliora in città dove domina il buonismo (a parte le battute sui gay). Finale di una banalità sconcertante, con una romanticheria fuori luogo solo per mettere le basi dei sequel. Hogan ha il piglio giusto e non eccede nella sbruffonaggine.
MEMORABILE: Il ballo dei maori; In negativo: lei che si toglie le scarpe per correre più forte e quando in villa dice che hanno sciolto i cani.
Exploit internazionale di Hogan, già noto comico in patria, che qui dà vita a un personaggio da "duro" ma non privo d'ironia. Rivisto a distanza di 30 anni il film mostra tutti i suoi limiti a livello di trama, veramente poca cosa; virtualmente diviso in due parti, quella nell'outback australiano e quella a New York, risulta più divertente nella seconda dove si mette in scena il classico scontro culturale tra l'uomo rude della giungla e la modernità urbana, con varie gag riuscite. Tutto sommato un passatempo spassoso e ben confezionato, seppur privo di autentici contenuti.
Poca spesa tanta resa. Il trucco più vecchio del mondo: osservare l'ovvio con gli occhi dell'alieno (già vecchio all'epoca di Montesquieu). Documentario sui luoghi comuni di New York negli anni Ottanta visti attraverso lo sguardo non-smaliziato e non-assuefatto (letteralmente) di un Topo di Campagna (stereotipi più antichi di Esopo, ma funzionano sempre). Bravissimo e trascinante Hogan, bellissima e così "tipicamente-80" Kozlowski, azzeccatissimi i ritratti newyorchesi. Non a caso un film cult, citato frase per frase dagli appassionati. Ottimo, divertente ma anche meditativo.
MEMORABILE: "Dagli il portafogli, ha un coltello!"; La metropolitana.
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In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
Paul Hogan (1939) era già un attore famoso, in Australia, e nel 1984 fu scelto dalla Commissione Australiana per il Turismo per una serie di brevi spot finalizzati ad attirare turisti statunitensi. Indossava già il famoso cappello con i denti di coccodrillo e, ovviamente, l'accento marcato per sottolineare l'accoglienza, l'esotismo e la generosità degli australiani. Oltre ai beni culturali, oltre alle spiagge e ai bikini, uno degli spot mostrava un barbecue su cui Hogan si offriva di mettere a grigliare un gamberone anche per te ( "Wonders Down Under" Australian Tourism Ad 1984, vedi anche su wikipedia "Shrimp on the barbie").
Il successo degli spot fu tale che l'Australia passò dal 78° posto come "meta più desiderata" al settimo posto in soli tre mesi. Nel 1986 fu distribuito il primo Mr. Crocodile Dundee, cavalcando la simpatia che il pubblico americano aveva maturato verso questo simpatico scapolo Australiano. Come è noto, fu uno dei maggiori campioni d'incassi di quel decennio. Sul set Hogan conobbe Linda Kozlowski (1987), con la quale si sposò tre anni dopo (1990).