Il Gigante d'argilla è una sorta di idolo scolpito nella pietra che, con i suoi straordinari poteri (spara raggi dagli occhi durante le cerimonie dei suoi adepti), è il simbolo di un gruppo di potenti stregoni che minaccia il vicinato. Per combattere questa pericolosa setta vengono chiamati Maschera Rossa e il suo collega bambino Maschera Blu (in inglese Red & Blue Shadow, tanto che alla prima presentazione i nostri doppiatori hanno un attimo di defaillance e li chiamano Ombra Rossa e Ombra Blu). Con i loro ridicoli costumi e poteri tutti da scoprire, i due intraprendono il lungo cammino per raggiungere la valle del Gigante. Inutile dice che il nemico, avvisato dell'imminente...Leggi tutto arrivo dei due, scatenerà loro contro ogni sorta di mostro in aggiunta a legioni di ninja svolazzanti (col compito di riempire gli spazi tra un mostro e l'altro). Tra i più incisivi ricordiamo il rospo gigante aizzato da un improbabile Signore dei Rospi e una serie di enormi trottole taglienti emerse dai mari. Prima del gigante finale, ovvio, che si disincaglia dalla roccia e s'improvvisa novello King Kong rapendo la belloccia di turno mentre le forze del Bene gli volano addosso moltiplicandosi e sparando raggi e bombe. C'è un tale spiegamento di follie assortite nel film (compreso l'arrivo di Maschera Bianca a bordo di un aquilone!) che alla fine, anche per via della rozzezza dei mezzi impiegati, si ride spesso di gusto.
Film di montaggio dalla serie tv Toei "Kamen no Ninja Akakage" (1967-68), una delle prime imperniate sui prodigi compiuti da super-ninja che vivono avventure sospese fra ninjitsu, fantascienza (cfr. i robot sottomarini forniti di motoseghe), fantasy (l'idolo vivente "à la Majin" del titolo italiano, streghe e stregoni) e daikaiju (il rospo gigante sputafuoco). Non differente dagli altri henshin (super-eroi) televisivi nipponici, ma ambientato in un immaginario Giappone medioevale, può divertire a condizione d'esser restati bambini dentro.
Baracconata ninja con personaggi che, da soli, valgono la visione, a cominciare dai cattivi, tra i quali spiccano, un ciccione rimbecillito, considerato persino uno dei più forti, l’uomo rospo, che usa proprio un rospo gigante contro i buoni (sembra che abbia ingoiato un lanciafiamme), il mago rubafaccia e un pierrot volante. Ecco forse perchè i buoni snobbano una tale masnada di dementi, mandandogli contro, un ragazzo dall’assurda pettinatura, un bambino casinista e l’uomo aquilone. Si ridacchia spesso e gli effetti sono da non credere (audio e video). Un’occhiatina, dopotutto, la merita.
MEMORABILE: La più brutta tromba d'aria mai vista (sembra fatta di stracci); Intrappolato nel cellophane!; Gigante d'argilla vs fuochi d'artificio.
Filmettino dedicato a un pubblico infantile, che non vanta certo chiavi di lettura differenziate a seconda dell'età dello spettatore. La trama è puerile e le interpretazioni lasciano il tempo che trovano, però se visto con il giusto spirito può anche destare un certo divertimento (unito però anche a una sensazione di noia, in molti frangenti). Prodotto assai legato all'epoca della sua produzione, lontana mille miglia da ciò a cui i bambini sono abituati al giorno d'oggi.
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