Dal sapore neorealista, una pellicola che verrà ricordata principalmente per la strepitosa interpretazione di Melina Mercouri, vitale e verace quasi come la nostrana Magnani. Nel film interpreta una donna di vita che ama giocare con la vita e con gli uomini e vi si racconta del suo incontro con uno di questi il quale crede di vedere in lei qualcosa che è anche dentro di lei ma che non può snaturare la sua natura né tantomeno il suo stile di vita. Molto interessante il soggetto, mentre il doppiaggio italiano lascia a desiderare. Una leggenda lo vuole a colori.
Turista appena giunto in Grecia cerca di "redimere" una prostituta che va solo con gli uomini di suo gradimento, ma gli sforzi del novello Pigmalione sono destinati ad infrangersi di fronte alla gioiosa vitalità erotica di lei... Regista di alcuni capolavori del genere noir, Dassin ha diretto anche alcune commedie di successo, quasi tutte interpretate dalla moglie Mercouri, la cui recitazione impetuosa e verace permea totalmente anche queste spiritosa riproposizione della pièce teatrale di G.B.Shaw. Nonostante indulga troppo nel pittoresco e risulti piuttosto datato, un film gradevole.
MEMORABILE: All'inizio, il tuffo collettivo dei pescatori ammaliati dalla sirena a mollo
Omero, un americano che ha idealizzato la Grecia attraverso la lente deformante dei classici, sbarca nella Grecia reale, istintiva e dissoluta, incarnata da Ilya, una prostituta che esercita la professione con epicureo ardore. Lui tenta di ricondurla al suo ideale utopico, ma Ilya e la Grecia sono proprio così, e forse lo sono sempre stati. La Merkouri giganteggia prendendosi tutta la scena con animalesca sensualità: una proto Zorba, selvatica per scelta. Anello debole Jules Dassin: ridotto in maniera eccessiva a ridicola macchietta turistica; ma probabilmente lui si sentiva così.
MEMORABILE: Ilya che canta e balla "Ta pediá tou Pireá": da brividi; Ilya che scatena la rivolta delle prostitute mettendosi la maglia dell'Olympiakos Pireo.
La vitalità e la bellezza di Ilya, insieme alla sua libertà di scegliere a chi concedersi e chi amare, conquista e ammalia tutti, compreso un turista americano che però vorrebbe riportarla sulla retta via e acculturarla secondo l'astratto modello della Grecia classica. Il regista confeziona una specie di cartolina animata di un ambiente vivace e con pochi pregiudizi, pieno di senso della comunità tra bicchieri di Ouzo, musica e balli, dominato dalla sorprendente personalità di Mercouri, fiera e indomita che sovrasta il resto di un cast "popolare" ma efficace. Ancora valido.
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CuriositàDaniela • 16/10/19 12:14 Gran Burattinaio - 5945 interventi
La protagonista Melina Merkouri vinse infatti il premio per la migliore interpretazione femminile nell'edizione in cui il film venne presentato in concorso.
Inoltre il film raccolse un buon numero di candidature agli Oscar: regia, sceneggiatura, migliori costumi, migliore attrice protagonista, aggiudicandosi quello per la migliore canzone.