I film di Michael Crichton (prima romanziere che regista) hanno se non altro un pregio: difficilmente sono banali, soprattutto nelle intenzioni. Perfino questo LOOKER, thriller moscio confezionato come un qualsiasi tv movie, ha momenti interessanti. Non perché il suo protagonista (uno spento Albert Finney) di mestiere fa il chirurgo plastico, quanto piuttosto per l'approccio sempre realistico e impegnato a una sorta di fantascienza tecnologica che ha la caratteristica di essere particolarmente lungimirante. Ancora oggi non esiste la possibilità di generare tanto perfettamente dei cloni televisivi in grado di sostituire senza fallo la persona fisica (evitando così di pagare le attrici per i “commercials”),...Leggi tutto tuttavia ci si sta avvicinando sempre di più e non siamo lontani dal vedere realizzato quanto immaginato da Crichton nel 1981. L'estetica, le musiche, il feeling classicamente Anni Ottanta che pervade la pellicola la fa apparire più datata di quanto meriterebbe (anche per via della modestia nella messa in scena e la mancanza di un budget adeguato). Il cast è deludente, nonostante la buona performance del vecchio James Coburn (una parte marginale, in ogni caso), lo sviluppo troppo tendente al thriller di serie B per la difficoltà evidente di Crichton nel proporre uno stile personale. A sorpresa, invece, il finale con la realtà è il trucco televisivo che si sovrappongono è pervaso da un gustoso black humour che ci fa pensare a come sarebbe potuto essere il film se a dirigerlo e a interpretarlo avessero chiamato qualche nome importante. Così, purtroppo, è impossibile al contrario non rilevare la quantità di incongruenze, leggerezze, particolari mal chiariti che affossano tristemente i buoni propositi.
Un cirurgo plastico (un fiacco Albert Finney) è sospettato di avere ucciso alcune pazienti. Con l'aiuto di Cindy (Susan Dey) prossimo obiettivo del killer, il dottore approda dietro ad una misteriosa compagnia specializzata in nuove tecnologie. Poco riuscito thriller d'impianto televisivo, che ha però il merito di aggirare i cliché inserendo una sottotrama di tipo fantastico (il regista è - non a caso - un esperto romanziere in questo settore) ed implementando una musica in grado di far dimenticare la pochezza delle immagini.
Sebbene detesti Jurassic Park & co., ho quasi sempre gradito Michael Chrichton come scrittore, non male neppure come regista. Questo misconosciuto thriller fantascientico, secondo me, è assolutamente da riscoprire. Impreziosito poi dalla presenza (oltre alla deliziosa attrice Susan Dey) di alcune fra le più belle playmate dell'epoca come per esempio Terri Welles, miss dicembre 1980 e "playmate dell'anno 1981" che, qui doppiata da Serena Verdirosi, sui titoli di testa si lamenta (fintamente) del suo bel seno, in realtà alquanto intrigante...
Thriller dalle venature fantascientifiche, non male nell'idea di partenza ma un po' scialbo nello sviluppo. La prima parte ci mette molto a ingranare e la fotografia sa un po' di telefilm. Comunque si lascia vedere, anche per via del ritmo abbastanza sostenuto e per le bizzarrie di una sceneggiatura sicuramente particolare. Bravo Finney, sottotono Coburn.
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