Due ragazze - una perché ha commesso un delitto, l'altra perché spacciatrice - finiscono diritte all'interno di una prigione femminile, condotta dalla lesbica e tiranna direttrice (con la complicità del medico e di alcuni politici corrotti) a mò di lager: ogni contesto, infatti, è valido per infliggere umiliazioni corporali alle detenute. Recitazione, regia e testi deprimenti ne fanno uno squallido W.I.P. (di stampo brasiliano). E' stato "curato" per l'edizione italiana dal produttore di Trilogia de Terror (1968) film al quale ha collaborato Mojica Marins. Ne esiste una versione hard-core.
Assieme all'orrido Condannata all'inferno è sicuramente uno dei peggiori WIP (non che gli altri brillino...) in circolazione. Ambientazione squallida, regia squallida, attrici incommentabili. E oltretutto non è neppure così "forte" come si potrebbe presumere nelle scene di sesso e violenza (che poi sono il nocciolo di filmetti come questo).
Certo, se lo avessero intitolato solo "Le detenute", con attrici brasiliane sconosciute, in pochi sarebbero andati a vederlo. Invece l'aggiunta del "porno" nel titolo ha sicuramente incrementato gli incassi di questo mediocre prodotto che all'erotismo aggiunge le tensioni di un penitenziario femminile. Il lato erotico comprende momenti lesbo e poteva essere reso più corposo, sfruttando anche la presenza di donne brasiliane (che di erotismo se ne intendono, eccome...).
Un gran galà dell’appiattimento: del w.i.p, registico, attoriale, narrativo, erotico, ritmico e chi meno ne ha più ne tolga. Sommate i momenti più bui del peggior regista col quale avete fatto i salatissimi conti, elevate alla millesima e sarete ancora bilioni di millenni luce distanti dagli apici di avolizione e alogia conseguiti da questo ghirigoro che prima ancora che un film è un ideale corso accelerato di beatificazione, qualcosa da tollerare più che da guardare. Si spera in un nanosecondo a cui appigliarsi, invano. D’altronde cos’altro attendersi da un film presieduto da Hugo Bidet?
MEMORABILE: Il freeze-frame finale: mai ci si è sentiti più sollevati!
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DiscussioneZender • 4/02/16 17:11 Capo scrivano - 48848 interventi
non so donde scappi fuori luiz castellini (imdb, I suppose), ma è del tutto assente dai credits italiani di apertura e chiusura; con quel cognome sono presenti tra le attrici maria castellini e tal there castellini quale ispettore di produzione. ma alcun luiz alla regia, accreditata al solo polo galante (senza il primo nome antonio).
mentre le musiche, che nelle curiosità undy riporta come accreditate a robertinho do acordeon, risultano qui composte da josé carlos ferraresi. copia che vai credits che trovi.
forse castellini è il regista degli inserti XXX della copia hard?? a giudicare dalla sua filmografia si direbbe proprio di sì...
non andrebbe in tal caso messo il famigerato n.c.?
DiscussioneZender • 5/02/16 08:11 Capo scrivano - 48848 interventi
Sì, a il punto è sempre quello: diverse edizioni del film magari riporteranno anche l'altro, altrimenti immagino che Imdb avrebbe messo l'uncredited...
Schramm ebbe a dire: Undying ebbe a curiosare: Le musiche, accreditate a tale Robertinho do Acordeon, sono in realtà (nell'edizione italiana) realizzate da Alessandro Alessandroni e già orecchiate in KZ9-Lager di Sterminio.
Il motivo principale tornerà nella pellicola di Lucio Fulci (Lo Squartatore di New York, 1983) nel momento in cui Alexandra Delli Colli giace a letto con Renato Rossini (aka Howard Ross).
...ecco perché mi dannavo a cercarne una ost che la comprendesse! non è di de masi! la versione che si ode qua ha un pitchbend lievemente alterato, e il brano è di una tacca più veloce.
undy conosci mica il titolo del pezzo?
È un segmento dell'album Angoscia. Il brano si intitola Disperazione (lo puoi sentire al minuto 5 del link che rimanda a Youtube)
Undying ebbe a dire: Schramm ebbe a dire: Undying ebbe a curiosare: Le musiche, accreditate a tale Robertinho do Acordeon, sono in realtà (nell'edizione italiana) realizzate da Alessandro Alessandroni e già orecchiate in KZ9-Lager di Sterminio.
Il motivo principale tornerà nella pellicola di Lucio Fulci (Lo Squartatore di New York, 1983) nel momento in cui Alexandra Delli Colli giace a letto con Renato Rossini (aka Howard Ross).
...ecco perché mi dannavo a cercarne una ost che la comprendesse! non è di de masi! la versione che si ode qua ha un pitchbend lievemente alterato, e il brano è di una tacca più veloce.
undy conosci mica il titolo del pezzo?
È un segmento dell'album Angoscia. Il brano si intitola Disperazione (lo puoi sentire al minuto 5 del link che rimanda a Youtube)
grande! la cercavo letteralmente da una vita! grazie!
tranquillo resta egualmente cosa molto gradita. sarebbe bello sapere come mai fulci interpose alessandroni a masi per quella scena. certo è che ha fatto bene.