Dove guardare Le grida del silenzio in streaming

Lo trovi su
Vai alla pagina Amazon Prime Video

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

Location LE LOCATIONLE LOCATION

La nostra recensione di Le grida del silenzio

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

L'ambientazione si rifà un po' a Crystal Lake (non c'è il lago, ma uno dei protagonisti dice di averlo incontrato lì nei pressi e che la cosa gli ha fatto per l'appunto venire in mente VENERDI' 13), il tipo di film guarda invece nella sua estetica semiamatoriale (e anche per i luoghi, certo) ai misteri della strega di Blair, con un gruppo di amici che decide di campeggiare in un bosco nel quale si odono strani suoni (o forse li sentiamo solo noi, perché i ragazzi non ci fan proprio caso). Sono tutti...Leggi tutto frequentatori di un esclusivo centro sportivo di Roma: il maestro di tennis (Avallone) con una relazione appassionata alle spalle, il suo amico (Calabrese) che pensa solo alle donne, la ex escort (Cruz) fidanzata spregiudicata di un brutto ceffo con precedenti penali ma oggi direttore di banca (!), la coppia di lesbiche (Bellagamba e Zero) e i due giovani piccioncini (Carletti e Molinari) che si guardano negli occhi, si sbaciucchiano e si scambiano affettuose coccole. Sono in sette e si dirigono (dopo un'introduzione girata quasi per intero al centro sportivo) verso un fantomatico campeggio. In realtà li vediamo fermarsi in uno spiazzo tra gli alberi dove piantano le tende e cominciano a scambiarsi frasi di circostanza. L'infoiato assalta quasi subito la escort che ci sta e con cui prende ad amoreggiare davanti a tutti appena calano le tenebre, il maestro di tennis se ne sta in disparte, le altre due coppie si scambiano tenerezze e, nel caso delle due lesbiche, si danno alla cocaina. E' difficile poterlo credere ma non succede quasi null'altro per gran parte del tempo, solo considerazioni qualsiasi sulle prime cose che passano in mente ai nostri protagonisti, che chi guarda fa oltretutto spesso fatica a comprendere per via di una presa diretta piuttosto tragica aggravata dall'uso sconsiderato del romanesco, che porta a mangiarsi le parole e a rendere incomprensibili alcuni passaggi (sarà il sonoro, sarà la dizione...). Quello a cui quindi punta la regista Sasha Alessandra Carlesi è cercare di inventarsi un clima di tensione tra gli alberi che però non si percepisce proprio, se non quando qualcuno se ne parte in solitaria per il bosco accompagnato da riprese che lo inquadrano come fosse seguito da qualcuno che si nasconde nell'ombra. Purtroppo la fotografia e le interpretazioni non aiutano proprio ad aprezzare lo sforzo e la cosa non aiuta a capire dove si voglia andare a parare. Quando scende la notte, però, qualcosa effettivamente succede, dando un'inaspettata svolta al tutto destinata però a precipitare il film in direzione del ridicolo, con spunti cui manca ogni substrato di plausibilità rappresentativa. Quando tuttavia i genitori dei nostri cominciano a preoccuparsi circa la fine dei loro figli, la scena si allarga al centro sportivo e ci dà modo di rivedere su schermo nientemeno che la Gegia (la madre di una delle due lesbiche) e Patrizia Pellegrino (immediatamente riconoscibile). Il mistero riguarda però chi è fermo nel bosco aprendo d'improvviso all'imponderabile con una sfacciataggine che lascia allibiti. L'idea (non nuova) poteva essere simpatica, ma viene svolta pedestremente e continuando a seguire una sceneggiatura fitta di frasi banali (talvolta imbarazzanti) che proprio non aiuta ad amare il film. Si può essere naturalmente indulgenti di fronte a una chiara produzione in economia, mantenere il massimo rispetto per chi cerca comunque di fare cinema con poco, ciò non toglie che il risultato lasci molto a desiderare. La chiusura, poi, ha dell'improponibile...

Chiudi

Tutti i commenti e le recensioni di Le grida del silenzio

TITOLO INSERITO IL GIORNO 22/10/20 DAL DAVINOTTI
1
1!
2
2!
3
3!
4
4!
5

Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione ( vale mezzo pallino)
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Panza 22/12/23 21:42 - 1928 commenti

I gusti di Panza

Vicino a In the market, depurato dagli ammiccamenti tarantiniani, per le mitragliate di dialoghi banali e privi di sostanza con cui è impossibile creare una qualsivoglia tensione. L'ulteriore inconveniente è quello di appiattire tutti i personaggi su superficiali stereotipi. Recitazione non sempre convincente degli attori protagonisti, mentre gli attori più noti (Gegia e la Pellegrino) sono delle partecipazioni straordinarie e niente di più. Il colpo di scena finale, che è l'unica idea degna di nota, arriva troppo tardi e la chiosa sentimentale non convince. A tratti faticoso.

NELLO STESSO GENERE PUOI TROVARE ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Red dog - L'inizioSpazio vuotoLocandina SaloméSpazio vuotoLocandina 1945Spazio vuotoLocandina Dei
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.