Le coffre enchanté - Corto (1904)

Un altro numero di illusionismo messo a punto da Mago Méliès, che realizza i classici trucchi da palcoscenico (sparizioni e trasformazioni) ricorrendo alle tecniche cinematografiche dell’arresto della ripresa e della dissolvenza. Gli sfondi ricreano dettagliatamente l’interno della chiesa con i suoi arredi, tra cui una bara: in essa entrano conigli e ne escono donne.

Ancora un ricco gioco illusionistico attorno a una cassa nella quale scompaiono conigli e dalla quale ricompaiono il mago, gli assistenti e gentili donzelle. Niente di nuovo, insomma, se non una variazione sul tema, neanche particolarmente originale. Tuttavia il ritmo è buono e la leggerezza complessiva del cortometraggio si fa apprezzare.

In questo corto Méliès ci mostra, senza soluzione di continuità, il suo solito numero illusionistico delle sparizioni/apparizioni, servendosi di una cassa e dell'aiuto di donzelle e portantini. Non presenta quindi niente di nuovo e dopo un po' ci si annoia.

Corto di Méliès (tre minuti) non particolarmente eccitante. Si ripetono i consueti giochi illusionistici, ma stavolta c'è una ripetitività un po' noiosa, neppure addolcita da quella coda a sorpresa che altre volte migliora in extremis il gioco magico. Non rilevante, insomma.

Regista ed interprete di questo cortometraggio, Georges Méliès vi interpreta un mago alle prese con sparizioni e trucchi vari realizzati con la tecnica della stop motion. Tema usato (ed abusato) dall'autore francese che in questo caso particolare non introduce alcun elemento di personalità e novità che lo facciano considerare più che mediocre.