L'oeuf du sorcier ou l'oeuf magique prolifique - Corto (1903)

Fantasmagoria di Méliès che da un semplice numero d’illusionismo (la scomparsa di un uovo) ottiene effetti più complessi e prettamente cinematografici – alcuni già sperimentati in Un homme de tête - come sovrimpressione, dissolvenza e spostamento della telecamera per modificare le dimensioni degli oggetti: così l’uovo si gonfia, si trasforma in teste di donna e di clown per poi tornare piccolo e venire ingoiato dal prestigiatore… Nel tipico stile di Méliès, scherzosa virata macabra in chiusura con la comparsa di uno scheletro.

Niente di particolare in questo corto (circa due minuti) di Méliès che sfrutta solo un'idea illusionistica e la porta avanti sino in fondo senza mai arricchirla, visto che la trovata scheletrica finale pare messa lì alla meno peggio. Quasi trascurabile.

Inizia con il numero di un prestigiatore che fa apparire un piccolo uovo, che progressivamente acquista fattezze femminili. Interessante più che per la trama, per lo studio sugli effetti speciali (come l’effetto della dissolvenza) e sulle espressioni dei volti. Simpatico il macabro finale.

Méliès sembra voler fare un’antologia illusionistica, un po’ “chi più ne ha più ne metta” per sbalordire il suo uditorio. Eccolo, allora, nei panni del classico prestidigitatore con un uovo, dopodiché si passa agli effetti cinematografici: l’uovo si ingigantisce, si trasforma in testa, le teste si moltiplicano, e infine lui stesso diventa uno scheletro, tanto per non farsi mancare niente. Come sempre, un ottimo senso del ritmo e della meraviglia, anche se la densità di sorprese è più da luna park che non da cinema.

Partendo da un semplice uovo, Méliès compie una serie di trucchi illusionistici sempre più complessi, sperimentando diversi effetti per ottenere ingrandimenti, dissolvenze e sovrimpressioni. In questo modo, l'uovo si gonfia come un palloncino, si trasforma in una testa di donna e di un clown, si rimpicciolisce, scompare e ricompare. L'idea di base è molto semplice e la realizzazione fa uso di espedienti già collaudati, ma, come in un buon spettacolo di magia, il trucco funziona. Finale macabro a sorpresa.

In questo cortometraggio abbiamo l'ennesimo numero del prestigiatore che vuole incantare il pubblico con il suoi numeri di alta magia. Utilizzerà un uovo, che diventerà volto per poi tornare a essere uovo. Niente di nuovo sul fronte occidentale ma è stupefacente come Méliès riesca a usare così bene gli effetti che propone. Non manca neanche l'elemento macabro a lui tanto caro.