La strada verso casa - Film (1999)

Storia di un grande amore passato, ma anche la dura realtà del presente. L’utilizzo della fotografia accompagna di pari passo la narrazione: colori caldi e saturi a manifestare un senso di felicità interiore e il gelido e torbido b/n che ci catapulta in un’elaborazione del tutto di una madre e di un figlio. Laddove quasi stucchevole negli squarci sentimentali, il cineasta cinese riesce sempre ad essere espressivo e a sopperire grazie alla delicatezza, che è senza dubbio uno dei suoi tratti distintivi. Intimo e commovente il finale.

L’eterno contrasto (ambientale, sociale e di mentalità) tra la Cina rurale delle campagne e quella metropolitana, già evidente nel bel Non uno di meno, ritorna in questo film di Zhang Yimou, realizzato negli stessi luoghi del precedente e nello stesso anno. Rispetto a quello, qui è più spiccata la componente sentimentale con il rischio di stucchevolezza che il regista evita brillantemente, realizzando un opera coinvolgente ma nello stesso tempo sobria, segnata da una suggestiva fotografia e dalla bella interpretazione degli attori.

Tornato al suo villaggio natio dopo la morte improvvisa del padre che per quarant'anni è stato l'insegnante dell'unica scuola locale ora in stato di abbandono, un uomo si trova di fronte alla volontà della madre di celebrare il funerale secondo una antica tradizione da tempo in disuso... Girato nello stesso anno di Non uno di meno, ne riprende le tematiche declinandole in chiave sentimentale ma mantenendo gli stessi toni rievocativo sempre sul filo dell'elogia. Visivamente ammaliante la parte a colori ambientata nel passato, più sobria e commovente quella nel b/n del presente.