La bella Ryu, giocatrice d'azzardo, scopre che una donna si spaccia per lei e si trova nel mezzo di una guerra fra clan... Davvero difficile e arbitrario classificare questo bellissimo, innovativo film al crocevia fra gli yakuza-eiga in costume e quelli moderni: se abbiamo scelto le arti marziali, non è tanto per i combattimenti all'arma bianca, che pure vi sono, quanto per l'attenzione all'etica formalizzata in codici impeccabili quanto vincolanti. Allo stesso tempo dentro e fuori dal "genere", visivamente curatissimo, è un film da scoprire.
Uno dei primi esempi di yakuza-movie ad opera di un regista (per lo più sconosciuto in Italia) che ha avuto il merito di iniziare a codificare il genere. La storia è interessante così come lo svolgimento, la regia è matura ed efficace e la confezione è di gran classe. Ottima la prova di Junko Fuji che incarna un volitivo personaggio femminile che per la prima volta è protagonista di un film di questo genere. Davvero meritevole. Gli amanti del genere non devono lasciarselo scappare.
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L'ha passato ieri ghezzi (laudatur semper), ma acquistate l'ineccepibile dvd (giapponese sottotitolato italiano) della Dolmen, che contiene anche un inquadramento del regista ad opera di marco Muller e M. Roberta Novielli.