L'uomo che volle farsi Re - Film (1975)

L'uomo che volle farsi Re
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 23/07/07 DAL BENEMERITO PUPPIGALLO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 8/08/07
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Puppigallo 23/07/07 17:46 - 5279 commenti

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Nell’India del 1880 due ex sottufficiali britannici conquistano un regno tra le montagne del Kafiristan. Eccellenti interpretazioni di Connery e Caine (bravo anche il traduttore). Sembrano iniziare per gioco, salvando un villaggio dai predoni. Ma da allora, molti li seguiranno, formando un esercito sempre più grande e scambiando Connery per il figlio di un Dio. Bella l’idea che i due lo facciano solo per accumulare ricchezze, mentre vengono visti come dei salvatori. Buon ritmo (qualche pausa narrativa qua e là), simpatiche trovate (l’amuleto) e humor tipicamente Inglese. Riuscito.
MEMORABILE: Il santone mette Connery alla prova; e lui "Digli di lasciarmi andare, o userò le loro budella come bretelle"; "Tu hai bisogno di un clistere".

Patrick78 9/02/09 17:41 - 357 commenti

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Tedioso film diretto e sceneggiato da John Huston che prende un racconto di Rudyard Kipling (The Man Who Would Be King) e lo porta sullo schermo con risultati nefasti e quasi mai coinvolgenti. Nonostante la presenza di due icone come Caine e Connery è la noia a dominare incontrastata per più di due ore, soprattutto per colpa di Huston che ammorba lo spettatore con sequenze di una lentezza fuori dal comune. Ambientato in Kafiristan (ma girato in Marocco), il film può perlomeno contare su delle location di sicuro impatto visivo.

Daniela 11/02/09 12:41 - 12671 commenti

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Bello. Da un racconto di Kipling, una storia dal ritmo lento, maestoso, ambientata in splendidi paesaggi naturali, con una coppia di attori che gareggiano in classe (Caine forse vince ai punti, ma Connery ha carisma da vendere). L'avventura di due sbruffoni avventurieri - narrata attraverso un flashback che trasforma lo stesso Kipling in personaggio - si trasforma in tragedia, mentre Huston inietta robuste dosi di ironia nella vicenda. Leggibile anche come una parabola sul colonialismo predone.
MEMORABILE: Connery sul ponte di funi.

Wonka 24/01/10 01:00 - 31 commenti

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Bellissimo film con magnifici scenari che ha per protagonisti due terribili canaglie come Caine (ottimo) e Connery (un gradino sotto) alla conquista del Kafiristan. Ne passeranno di tutti i colori prima di arrivare alla meta agognata. Può essere un po' lento come svolgimento, ma c'è tutto il resto: una storia coinvolgente, attori in parte, humor, avventura, imprevisti, tesori. Un grandioso film d'avventura; si parteggia per loro sino alla fine.
MEMORABILE: Durante la battaglia passano i monaci: tutti si fermano e si inginocchiano al loro cospetto. Appena questi sono passati, ricomincia la lotta.

Luckyboy65 12/12/10 02:37 - 143 commenti

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John Huston è stato un grande narratore di storie e un fine umorista. Questa trasposizione del romanzo di Kipling (che non ho letto) non è una delle sue opere principali, ma rimane netta la sua firma. Produzione importante dopo anni di gestazione, grandi cast e fotografia. La parabola sulla presunzione e l'avidità umana è resa in maniera efficace dal contrasto fra i toni quasi comici della prima parte e l'inesorabile svolta drammatica finale. Connery bravo, ma Caine più bravo.

Galbo 28/01/11 05:51 - 12399 commenti

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Il romanzo di Kipling viene adattato per lo schermo da John Huston che vi ritrova alcuni degli elementi più tipici del suo cinema, primo tra tutti quello dell'amicizia virile. Benchè caratterizzato da un ritmo non irresistibile, il film è interessante per il "taglio" ironico che la sceneggiatura dà alla vicenda e per il buon uso della fotografia che sfrutta a dovere paesaggi naturali di grande bellezza. Bella la prova dei due attori protagonisti.

Buiomega71 19/03/11 15:55 - 2912 commenti

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Capolavoro assoluto del cinema avventuroso degli anni 70 e monumento nella filmografia del possente John Huston. Visionario, feroce, tesissimo, folle e quasi herzoghiano. Si respira un'aria epica e Connery con Caine compongono un'ottima accoppiata "picaresca". Momenti di ironia e grande cinema, sino al ferocissimo e violentissimo finale, di una forza visiva e emotiva sconvolgenti, che mi hanno riportato alla mente (con dovute differenze) a Cannibal holocaust. Immensa la fotografia di Oswald Morris. 135 minuti di grande, fiammeggiante, cinema.
MEMORABILE: Quando l'indigena scopre che Connery sanguina, dopo che l'ha graffiato; la scoperta dei tesori sotteranei; il finale.

Matalo! 9/09/11 10:43 - 1378 commenti

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Il baldo Huston trova in Kipling la storia ideale immersa nella natura aspra, la farcisce di un prologo con Kipling medesimo (Plummer) e inverte i nomi dei personaggi. Splendido per gli occhi e per la mente, con due protagonisti formidabili; una metafora sulla presunta superiorità dell'occidentale, ansia di potere dall'intensità quasi sessuale, narrata con disillusa ironia. Certi uomini voglion diventare padroni di cose che non sanno e non vogliono conoscere.
MEMORABILE: L'indiano scagliato dal treno in corsa; la bellissima Shakira, nella vita moglie di Caine

Rambo90 26/03/12 01:15 - 7702 commenti

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Un'avventura d'ampio respiro, epica, emozionante e coinvolgente come poche. Huston sa riprendere molto bene i paesaggi e gli ottimi scenari, aiutato da una fotografia di gran classe. Connery e Caine formano una coppia straordinaria, entrambi bravissimi e affiatati fra loro, tanto che spiace abbiano fatto solo questo film insieme. Verso il finale, quando la situazione precipita, non si può fare a meno di fare il tifo per i due protagonisti, tanto si rimane coinvolti nella narrazione. Da non perdere.

Rigoletto 18/02/20 16:02 - 1787 commenti

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Divertente trasposizione del romanzo di Kipling nel quale l'ironia è dovuta all'interpretazione gigionesca e sopra le righe dei due protagonisti (Caine e Connery) i quali, oltre ed essere in stato di grazia, sembrano anche tagliati l'uno per l'altro, immersi in un'avventura (ma più che altro in un afflato di libertà) oggi impensabile. Dietro la macchina da presa quel John Huston la cui ironia graffiante trova modo di accostarsi alle altre sue qualità registiche senza sgomitare. Sottovalutato ma prezioso.

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Rocchiola 28/02/20 10:51 - 968 commenti

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Da un racconto di Kipling, che nel film diventa un personaggio attivo, un’avventura classica che mostra diverse affinità con la coeva pellicola di Milius. Semplice e coinvolgente, in perfetto equilibrio tra dramma e ironia, sembra un Tesoro della Sierra Madre più moderno e sanguigno. Ma dietro il racconto di genere si cela una gustosa critica al colonialismo e alla superstizione religiosa. Connery e Caine giganteggiano nei panni due simpatici mascalzoni reietti. Splendidi i paesaggi, ripresi con una profondità di campo da togliere il fiato.
MEMORABILE: Caine di fronte a una giovane donna nuda: “Salviamoci con una splendida battaglia”; Il morso rivelatore; Il finale sul ponte; L’idolo occhiuto.

Nicola81 28/02/20 23:57 - 2862 commenti

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Huston progettava già da tempo di trasferire sullo schermo l'omonimo racconto di Kipling (il cui personaggio è interpretato da Plummer) e si può dire che l'attesa sia stata premiata: il risultato è infatti un film avventuroso di ampio respiro, immerso in magnifici paesaggi naturali splendidamente fotografati, raccontato con una buona commistione tra leggerezza e seriosità, che nel finale diventa drammaticità vera e propria, come del resto il prologo lasciava presagire. Gara di bravura tra Caine e Connery, purtroppo mai più rivisti insieme.
MEMORABILE: Il finale.

Paulaster 10/04/24 18:01 - 4425 commenti

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Due massoni inglesi puntano a dominare una tribù per portare via le ricchezze. Racconto in flashback per criticare il colonialismo ai danni delle popolazioni indifese e l’arroganza di chi non capisce le culture altrui. Prima parte spettacolare per descrivere il viaggio impervio dei due protagonisti e seguito con l’introduzione nella vita locale. Caine ha lo humuor da lord inglese e Connery è perfettamente in parte quando si mette lo scettro. Conclusione non banale e cruda al tempo stesso.
MEMORABILE: L’uomo gettato dal treno; Il santone e il servo; Gli uomini santi; Il matrimonio; Il morso.
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  • Curiosità Ciavazzaro • 13/12/09 11:23
    Scrivano - 5591 interventi
    A Peter O' Toole fu chiesto di interpretare
    Rudyard Kipling.

    Fonte:Imdb
  • Curiosità Fauno • 7/01/17 15:58
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    Dalla collezione cartacea Fauno, il flano del film:

  • Homevideo Rocchiola • 28/02/20 10:56
    Call center Davinotti - 1255 interventi
    Il DVD della Columbia-Sony è sempre reperibile a prezzi medio-bassi. Considerato che è un prodotto risalente al 2008 non si vede male anzi a parte le solite micro-spuntinature l’immagine è piuttosto brillante. Audio italiano monofonico un pò basso ma mediamente chiaro con qualche breve spezzone sottotitolato in quanto escluso dall'edizione italiana per meri motivi di minutaggio. Nel 2011 la Warner lo ha pubblicato in bluray, un region free americano ovviamente privo dell’audio italiano, ma stando alle recensioni dal reparto video davvero ottimo. Esiste anche in versione spagnola sempre marchiato Warner ma anche in questo caso niente italiano.