Il tesoro della Sierra Madre - Film (1948)

Il tesoro della Sierra Madre
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 28/06/07 DAL BENEMERITO GIAPO
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Giapo 28/06/07 11:33 - 246 commenti

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Cinico e crudele come una parabola dell'Antico Testamento, il film parla della controversa natura umana attraverso le avventurose gesta di 3 cercatori d'oro. Sorprendente l'interpretazione di Bogart nell'inusuale ruolo di avido e abietto straccione. Diretto in maniera asciutta e incisiva sulle aspre montagne messicane, valse 3 Oscar alla famiglia Huston: 2 a John per la regia e sceneggiatura e uno al padre Walter come attore non protagonista. Tutti meritatissimi.

Galbo 23/09/07 09:16 - 12392 commenti

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Bellissimo apologo dell'avidità umana illustrata attraverso la più classica delle situazioni cinematografiche: la ricerca dell'oro e i conflitti che nascono tra gli uomini di fronte al miraggio della ricchezza. Suggestiva ambientazione tra le montagne della Sierra e grandi interpretazioni sopratutto di Walter Huston e di Humphrey Bogart. Quest'ultimo fornisce, nei panni di un delinquente pronto a tradire i suoi compagni, una delle sue migliori interpretazioni.

Matalo! 16/02/09 14:09 - 1378 commenti

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Il limite del film venne trovato nell'adattamento da manualistica del cinema del gran libro di B. Traven (scrittore dimenticato purtroppo). Però chi scrive lo ama, ama Bogart nel ruolo del cinico, Tim Holt in quello del più idealista e il vecchio Huston come saggio cercatore. Specialmente ama la risata finale di Bogart in una scena che farà scuola. Bella la scazzottata nel bar semivuoto. Un film della giovinezza di molti, che amiamo rivedere.

Mdmaster 4/05/11 00:55 - 802 commenti

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Immarcescibile storia sulla bieca natura umana, l'avidità di qualsiasi persona di fronte alle prospettive di eterna ricchezza. Tre attori splendidi se la battono, ognuno partendo da un diverso stereotipo che verrà costantemente messo in discussione nel corso del film. Huston dirige ottimamente, intervallando scenari di ampio respiro a claustrofobici spazi dove si consumano gli scontri. Ritmo sempre costante in lieve crescendo, con qualche azzeccata scena d'azione e misurati e precisi colpi di scena. Un must per ogni cinefilo.
MEMORABILE: "Badges? We don't need no stinkin' badges!"

Giùan 29/08/11 13:17 - 4559 commenti

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Memorabile allegoria sulla bramosia umana, tema caro e classico per John Huston. Formula ancor più esplicitata dal fatto che il tesoro da cercare, il Falcone cui dan famelicamente (e alfine vanamente) la caccia i protagonisti è stavolta l'oro, canone fondante della frontiera americana. Il film ha una struttura quasi western e in qualche modo già anticipa la rilettura smitizzante che negli anni '60 Peckinpah o Penn daranno dell'epopea a stelle e strisce. Ferocissimo Bogey, papà Walter grande saggio "scornato". Molto "scritto", si appesantisce con gli anni.

Daniela 10/08/14 11:19 - 12662 commenti

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Due americani allo sbando in terra messicana si uniscono ad un vecchio cercatore d'oro, ma i mesi di durissimo lavoro sulle montagne, se porta la ricchezza, scatena anche la cupidigia e la paranoia... Huston dirige il padre e Bogart, formidabile nella rappresentazione di una psiche in progressiva deriva, trasformando la più classica delle avventure - una caccia al tesoro - in un potente apologo sull'avidità, in grado di trasformare anche uomini onesti in assassini pronti a tutto. Regia vigorosa, interpretazioni memorabili, ambientazione suggestiva, bellissimo finale: un capolavoro.
MEMORABILE: L'oro degli sciocchi; Bogart vede nella pozza in cui sta bevendo il riflesso del bandito

Jandileida 14/09/14 12:09 - 1565 commenti

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Sembrerà scontato dirlo ma è veramente un avventuroso come non se ne fanno più: coinvolgente dal primo all'ultimo minuto, girato con rigore ma non per questo senza ritmo, interpretato alla grandissima da un amarissimo Bogart e un giovialissimo Houston padre e capace di riflessioni non banali sull'universalità dell'avidità e sul modo in cui essa inacidisce l'animo degli uomini. La polverosa ambientazione messicana fa il resto regalandoci un grande esempio di cinema in cui l'epica della corsa all'oro si trasforma in aspra e dura lotta tra uomini.

Jdelarge 23/10/14 19:02 - 1000 commenti

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Film eccezionale e incredibilmente attuale, almeno per quanto riguarda la tematica trattata. Grazie all'espediente dell'oro Huston mette in luce pregi e debolezze dell'essere umano, incarnati dai vari protagonisti della storia. I caratteri dei personaggi sono delineati con incredibile attenzione e la trama presenta in ogni sequenza spunti veramente interessanti. Le inquadrature, la cura dei particolari (soprattutto sui volti) e i dialoghi seguono perfettamente l'andamento della storia, contribuendo, così, ad amplificare la tensione.
MEMORABILE: Dobbs (Humprey Bogart) a Curtin (Tim Holt): "Scommetto 105.000 dollari che tu ti addormenti prima di me".

Alex1988 28/02/15 19:19 - 728 commenti

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Lontanissimo dal mito americano creato da Ford, Huston, coadiuvato da suo padre Walter e da Bogart e Holt, gira questo grande film mostrando fino a che punto l'avidità umana, di fronte alle prospettive di ricchezza create dall'oro, possa arrivare. Peckinpah, che si definiva erede di Ford, credo che in realtà, per il suo cinema, abbia attinto molto di più da questo film. 3 Oscar (regia, sceneggiatura non originale e attore non protagonista).

Paulaster 16/11/21 10:10 - 4419 commenti

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Trio di americani cerca l'oro in Messico. Tra ambienti polverosi anni Venti le psicologie umane, tutte al maschile, son ben delineate: dall'onesto al navigato, dal bandito all'accecato dai soldi, con un memorabile Huston sr. e un Bogart senza ammiccamenti. Regia con buone soluzioni anche negli interni e che evita l'effetto cartonato tra le montagne. Sceneggiatura che sottolinea la febbre dell'oro che dà alla testa, ma anche aspetti d'amicizia e un filo di sentimentalismo (la lettera della moglie).
MEMORABILE: Le botte al truffatore del lavoro; Gli spari ai banditi; La guarigione del bambino; Il vento finale.

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Rambo90 18/03/24 00:49 - 7697 commenti

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Grande avventura coinvolgente che, al di là dei classici momenti previsti dal genere tra sparatorie e banditi, propone un ottimo studio dei caratteri e un apologo di quello che può fare l'avidità. Huston figlio dirige con gran senso del ritmo, dei luoghi e del lavoro degli attori. Proprio il terzetto di protagonisti infatti risulta diretto talmente bene da offrire le interpretazioni della vita, con un Huston padre indimenticabile. Da non perdere.
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  • Musiche Columbo • 22/08/11 09:19
    Pulizia ai piani - 1098 interventi
    Splendida colonna sonora di Max Steiner, incisa, su disco Marco Polo/Naxos da William Stromberg, a prezzo economico:

    Ultima modifica: 22/08/11 09:20 da Columbo
  • Curiosità Maxspur • 11/03/12 11:50
    Galoppino - 208 interventi
    Paul Muni non ne poteva più di ruoli da gangster dopo le esperienze di "Scarface" e "Io sono un evaso" e così quando gli proposero la parte di protagonista ne "Il Tesoro della Sierra Madre" declinò l'offerta.La parte passò ad Humphrey Bogart che ne fece una delle più belle interpretazioni della sua carriera.

    fonte: "Ciak".