Da un'eroica storia vera, che nel febbraio del 1952 vide una piccola imbarcazione della guardia costiera di Cape Cod, in New England, partire per raggiungere la poppa di una petroliera distrutta durante una terribile tempesta, un film costruito seguendo tutti i canoni del catastrofico americano più tipico. Ma con gusto, misura, raffinata eleganza nello stile e una buona dose di spettacolarità. Dopo un breve prologo che ha l'unica funzione di mostrare il nascente, felice rapporto tra il protagonista Bernie Webber (Pine) e quella che dovrebbe diventare sua moglie (Grainger), Gillespie non impiega molto a condurci tra le onde e il mare in tempesta. Il dramma della petroliera che si spezza in due è vissuto...Leggi tutto senza che si calchi troppo la mano sugli effetti speciali (niente Titanic che s'impenna verso il cielo insomma) puntando invece a tratteggiare bene il personaggio di Ray Sybert (Affleck), un solitario non amato dal resto dell'equipaggio ma in possesso di una conoscenza della nave che nessun altro ha. Quello che accade è facilmente immaginabile e già visto nei tanti film che trattano l'argomento, ma intanto la piccola imbarcazione guidata da Webber è già salpata dal porto sotto la neve, spinta all'operazione di recupero da chi alla guardia costiera (Bana) ha il dovere di decidere, nonostante sia appena stato assunto lì e si ritrovi un po' spaesato. Sono in tre sulla barca ad affrontare le alte onde in quelle che restano le scene più spettacolari del film, girato sempre con bella mano da Gillespie, capace di trasmettere la drammaticità del momento molto aiutato da una fotografia che restituisce perfettamente i colori plumbei di cielo e mare. Non c'è nulla che sembri fuori posto, nel film, a cominciare dalla recitazione di un cast senza grandissime star ma scelto bene e diretto meglio. Forse poteva essere limata qualche parte con la Grainger, fidanzata spaventata dall'idea di perdere il futuro sposo, ma a dire il vero non si esagera mai (non dimentichiamo in fondo che produce la Disney) ed è anzi apprezzabile il finale, che chiude una volta tanto senza stupidi epiloghi a testimonianza di una sceneggiatura scritta con cura, che sa dosare intelligentemente ogni componente. Non sarà certo un'opera memorabile, ci si incanala presto sui binari sicuri di una formula ampiamente testata e tuttavia è forse proprio questa la dimostrazione di come lo schema funzioni, se sfruttato a dovere. Tecnicamente Gillespie stupisce con scelte d'inquadratura pregevoli, panoramiche mozzafiato alternate a primi piani intensi in un montaggio di grande qualità. Il suo dovere, insomma, il film lo fa e la tensione è quella giusta. Solidissimo cinema di genere per un'avventura in mare girata per la sua gran parte tra le onde in un clima da tregenda. Negli attori la giusta intensità, negli effetti un'apprezzabile via di mezzo tra la grande produzione e i budget minori.
Quando all'inizio si vede il castello incantato del produttore già si capisce come finirà la storia; e infatti finisce come deve finire. I momenti più avvincenti sono senza dubbio quelli nel mare in tempesta, veramente ben fatti, nei quali si percepisce nettamente la piccolezza dell'uomo davanti alla natura. Dove invece il film fa acqua da tutte le parti è nel resto: personaggi monodimensionali ed emozioni plastificate intrisi in un tappetone musicale degno di una prima serata di Rai 1. Senza troppe pretese intrattiene decentemente.
Come non di rado accade nei film di questo genere, un catastrofico che sta a galla finché naviga in acque agitate, ma fa acqua da tutte le parti sulla terraferma. La cronaca fornisce un solido canovaccio, la confezione è lussuosa, gli effetti speciali garantiscono scene spettacolari, il cast fa quasi tutto il suo dovere: a far naufragare la pellicola nella mediocrità non è tanto la regia pur anonima quanto una sceneggiatura fra il retorico pompieristico e il melenso sentimentale, di cui fanno le spese soprattutto i personaggi del povero Pine e dell'inespressiva Grainger, fidanzatina in ambasce
MEMORABILE: L'attraversamento delle secche con la barchetta che a un certo punto diventa sottomarina
Uno tribolato salvataggio nautico, realmente avvenuto, è il soggetto di un film di che ne ripropone abbastanza fedelmente la vicenda sottolineando l'eroismo dei soccorritori e la tenacia dei sopravvissuti. Opera meritevole di visione per la resa davvero spettacolare delle scene ambientate in mare aperto, segnate da un notevole realismo e da effetti speciali di alto livello. Non altrettanto riuscita la storia sentimentale a margine, che vede protagonista un personaggio femminile di spessore limitato ed è segnata da una notevole banalità.
Buona la ricostruzione del contesto e la prima parte del film, dove i personaggi si muovono bene e l'azione si incanala nel giusto percorso. Ma quando si inizia a ballare sul serio la patina di eroismo e i troppi episodi fortunati (gente presa al volo, le luci delle macchine, il riscatto del mite ed eroico Pine) diventano a tratti indigeribili rovinando, almeno parzialmente, il risultato.
Tratto da una storia vera il film si segnala per le affascinanti scene marine, che appaiono molto veritiere e suggestive. Il resto vede una consueta storia d'amore non differente da altre aventi canoni tipicamente statunitensi. Buona ricostruzione ambientale. Cast non propriamente memorabile ma sicuramente ben in parte.
Un gran bel film che dosa perfettamente le parti più intimiste (il senso del dovere e del rispetto delle regole) a quelle più da intrattenimento con le scene della petroliera che sta affondando che lasciano senza fiato. Gillespie, dopo il buon Lars e una ragazza tutta sua, non spreca gli ingenti mezzi a disposizione e dirige amabilmente gli attori con un Affleck perfetto nella parte (uno dei volti cinematografici migliori prodotti da Hollywood ultimamamente) e con un protagonista (Pine) che è adatto al ruolo. Un gran bel lavoro.
MEMORABILE: Affleck che cerca in ogni modo di affondare la nave; Pine che "subisce" l'esuberanza della propria amata; Il viaggio per raggiungere la petroliera.
Mediocre trasposizione di un fatto realmente accaduto: tanta buona volontà ma pochi fatti. Senza nulla togliere alle bellissime scene dei marosi e delle navi in balia della furia della tempesta resta il fatto che il film purtroppo si ferma a questo. Perché i plot secondari o la descrizione dell'ambiente circostante e degli uomini lascia molto a desiderare limitandosi a essere puro riempitivo. Sottotono anche le prove attoriali in generale su cui spicca, per negatività, la prova esageratamente dismessa di Pine e quella troppo algida di Affleck.
MEMORABILE: L'onda che solleva la petroliera e poi la sbatte giù spezzandola in due con "volo dell'equipaggio" all'interno delle cabine; La terribile scoperta.
Storia di coraggio e sfida alle avversità contro le quali l'uomo pare non potere nulla o quasi. Il film, che racconta un fatto realmente accaduto, ha i suoi punti di forza nelle scene d' azione ben realizzate che scaraventano lo spettatore nel mare in burrasca. Debole invece il comparto emozionale, colpa forse di un cast opaco e di una sceneggiatura con momenti di retorica americana triti e ritriti. Grandi pacche sulle spalle finali.
Uno dei live action migliori prodotti dalla Disney negli ultimi anni. Un catastrofico ben girato, con effetti speciali buoni ma non invadenti, una bella costruzione dei personaggi e una tensione che non ti lascia mai, con le sequenze in mare aperto a comunicare un'ansia incredibile. Bene il cast: Pine e Affleck interpretano due eroi simili e lo fanno con naturalezza, affiancati da tutti caratteristi ben scelti. Un po' posticcia la storia d'amore, ma ci si passa sopra, affascinati da una storia che ha dell'incredibile (eppure è vera).
Siamo di fronte al solito alibi di salvare la mediocrità di un soggetto ricorrendo alla scusa del "realmente accaduto". Raffazzonata ricostruzione adatta per un pubblico assuefatto ai virtuosismi e agli effetti fini a se stessi. Eroismo e retorica all'americana, con predicozzi moralistici conditi con altrettanta melensa storiella d'amore, con una lei aggressiva e decisionista fuori contesto. Cast opaco conformemente a una sceneggiatura senza capo né coda. Viene il mal di mare, ma non per la tempesta.
Casey Affleck HA RECITATO ANCHE IN...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
@Daniela Ho visto il film e sono in gran parte d'accordo con te; forse darò mezzo pallino in più perché le scene "acquatiche" sono davvero ben fatte....
DiscussioneDaniela • 1/07/16 17:04 Gran Burattinaio - 5944 interventi
Galbo ebbe a dire: @Daniela Ho visto il film e sono in gran parte d'accordo con te; forse darò mezzo pallino in più perché le scene "acquatiche" sono davvero ben fatte....
E' vero, davvero ben fatte e, se mi consenti il termine al limite del gioco di parole, anche "immersive", nel senso che trasmettono una empatica sensazione di affogamento.
I 2 pallini e mezzo e pure i 3 del maestro, tenendo presenti queste scene, sono più che comprensibili. Però la buona fattura delle scene di azione acquatica mette a mio parere ancora più in evidenza la banalità della sceneggiatura ambientata sulla terraferma, in particolare la pochezza uggiosa delle parti sentimentali. Il personaggio femminile, in particolare, è uno dei più insulsi e irritanti visti ultimamente - ed è pure un poco sciocchina: basti pensare che va in giro in pelliccia in una sala da ballo, mentre in auto nella tormenta veste un abitino smanicato...
Ti confesso che, come donna, mi sento offesa quando mi imbatto in personaggi femminili simili in un contesto che vorrebbe essere realisticamente drammatico :o(